Dopo le olimpiadi di Rio per lo sport dell’Arma è il momento di stilare il bilancio di una spedizione che agli occhi di chi a lavorato duramente per quattro lunghi anni nelle Sezioni Sportive appare complessivamente positiva anche se alcune delle medaglie attese non sono arrivate. I 15 atleti del Centro Sportivo Carabinieri facenti parte del contingente azzurro ai Giochi, meritano sicuramente il plauso e l’onore di chi li ha visti gareggiare con tenacia, determinazione, voglia di centrare il grande risultato: una medaglia d’argento, 3 quarti posti, 2 quinti, 1 sesto, un ottavo e 2 noni posti la dicono lunga su una prestazione globale ad altissimo livello, certo mancano alcune medaglie all’appello ma parliamo di Olimpiadi, dove l’incidenza episodica delle normali situazioni di gara aumenta e si può rimanere fuori dal podio per un’inezia. Per citare i casi più eclatanti, è successo a Riccardo De Luca nel pentathlon, che ha chiuso in quinta piazza ad 1 solo punto (sui 1467 totalizzati alla fine) di distanza dal bronzo, a 5 dall’argento e a 12 dall’oro. Pure la tiratrice Petra Zublasing, prima con il nuovo record olimpico dopo 60 colpi di gara, ha visto sfumare le medaglie al primo tiro imperfetto nella finale chiudendo al 4° posto. Destino simile per la sciabolatrice Rossella Gregorio, fermata in semifinale e rimasta ai piedi del podio nella gara a squadre a sole 3 stoccate (su 45) da quello che poteva essere un oro o un argento. Stessa posizione per il fiorettista Andrea Cassarà, campione olimpico uscente: per lui, dopo due ori e un bronzo in 4 quattro olimpiadi, un’amara quarta piazza con il team azzurro. E che dire del 5° posto del judoka Matteo Marconcini nella categoria -81 Kg? Sicuramente un capolavoro, un risultato eccellente per lui che non partiva con i favori del pronostico e che sulla sua strada ha dovuto eliminare avversari fortissimi, come il numero 7 ed il numero 4 del ranking mondiale. Sconfitti entrambi, il sogno del podio è rimasto vivo fino ad infrangersi però prima nei quarti contro il leader mondiale, il georgiano Tchrikishvili e poi nella finale per il bronzo poi contro l’ostico Sergiu Toma, bronzo iridato e argento europeo nel 2011.
Di assoluto valore tecnico la prestazione di Matteo Giupponi, ottavo nella 20 Km di marcia con il record personale migliorato di una trentina secondi, migliore anche dell’oro di Londra 2012 e del campione del mondo in carica, solo 39° e 11°. Anche il 14° posto di Rio dopo il 10° di Londra 2012 del triatleta Alessandro Fabian, ha innalzato nettamente la competitività dell’Italia alle Olimpiadi considerato che prima di lui in tutta la sua storia il triathlon azzurro maschile poteva vantare solo un misero 32° posto come migliore risultato ai Giochi (Sydney 2000).
Chi invece mastica amaro è sicuramente Massimo Fabbrizi nel tiro a volo, specialità Trap: l’argento di Londra 2012 e oro europeo solo un mese prima di Rio è sempre stato considerato, alla stregua della Zublasing, un predestinato al podio; la sua forza si è purtroppo espressa al top solo nella fase eliminatoria, quando nonostante un vento infernale Massimo era riuscito comunque a spaccare più piattelli degli altri presentandosi in testa con l’en nella prima giornata di gara. Rientrato tra i migliori 6 tiratori per la fase finale, le cose si sono complicate e i quattro errori sui 15 piattelli sparati lo hanno escluso per un punto dal medal match per il bronzo.
Certamente non si può neanche puntare eccessivamente il dito sulla fiorettista Arianna Errigo che a Rio ha smarrito nervosamente e all’improvviso la sua classe smisurata deludendo le ambiziosissime aspettative di tutti, lei per prima, con un’uscita di scena a dir poco prematura. Tuttavia non si può crocifiggere un’atleta che a Rio è incappata in una giornata storta e ha sbagliato per la prima volta dopo una serie innumerevole di successi nei grandi appuntamenti degli ultimi anni. Lei che dopo l’argento individuale e l’oro a squadre di Londra 2012, nel corso di questo quadriennio a livello individuale ha vinto due titoli ed un bronzo sui tre mondiali disputati, un bronzo e un oro agli europei, e ben tre Coppe del Mondo su quattro (13 vittorie di tappa). Arianna è giovane e avrà tempo per rifarsi nel 2020.
Alla fine dei giochi Enrico Garozzo con la sua medaglia d’argento nella spada è quindi l’unico che si è potuto fregiare della gloria del podio olimpico, l’unico esente da inaspettate controprestazioni, l’unico che è stato in parte risparmiato da quella serie di piccoli eventi sfavorevoli determinanti però a decretare la differenza tra una medaglia o un comunque lodevole, autorevole e difficilissimo risultato di vertice. I sopra citati ottimi piazzamenti degli altri dimostrano la forza dei nostri campioni; ciascuno di loro è rientrato in Italia consapevole di quello che vale in valore assoluto anche un quarto, un quinto o un sesto posto all’olimpiade; sia che in loro prevalga l’entusiasmo o la frustrazione per una medaglia mancata, questo deve essere il punto di partenza per affrontare i prossimi quattro anni che porteranno a Tokyo 2020. Qualcuno di loro potrà riscattarsi, altri per limiti di età forse non ci saranno e potranno essere rimpiazzati dai giovani ricambi che di recente sono entrati a far parte del Centro Sportivo. Questo potenziale atletico, unito a quello dei tecnici di altissimo livello che lavorano all’interno delle Sezioni Sportive è un valore aggiunto notevole, che dovrà essere la forza e l’elemento su cui fare leva per i futuri successi olimpici targati Carabinieri.
Atleti e Tecnici del Centro Sportivo Carabinieri componenti la Delegazione Azzurra ai Giochi Olimpici di Rio 2016
SCHERMA
Atleti
Enrico GAROZZO (Spada)
Rossella GREGORIO (Sciabola)
Andrea CASSARA’ (Fioretto)
Arianna ERRIGO (Fioretto)
Tecnici
Giovanni SIROVICH
Lucio LANDI
Fabio GALLI
PENTATHLON MODERNO E TRIATHLON
Atleti
Riccardo DE LUCA (Pentathlon)
Pier Paolo PETRONI (Pentathlon)
Alessandro FABIAN (Triathlon)
Tecnici
Luciano LAURICELLA
Luigi FILIPPONI
JUDO
Atleti
Matteo MARCONCINI ( categoria -81 Kg)
Tecnici
Paolo BIANCHESSI
TIRO A SEGNO E TIRO A VOLO
Atleti
Petra ZUBLASING (Tiro a Segno)
Massimo FABBRIZI (Tiro a Volo)
Tecnici
Giuseppe UGHERANI (Tiro Paralimpico)
ATLETICA LEGGERA
Atleti
Matteo GIUPPONI (Marcia, 20 Km e 50 Km)
Stefano LA ROSA (10000 metri)
EQUITAZIONE
Atleti
Valentina TRUPPA (Dressage)
Stefano BRECCIAROLI (Concorso Completo)
NUOTO
Atleti
Luca PIZZINI (200 rana)
RISULTATI OLIMPICI
SCHERMA
ENRICO GAROZZO (1989)
RIO 2016: MEDAGLIA D’ARGENTO A SQUADRE, 9° Individuale
esordiente alle olimpiadi
ARIANNA ERRIGO (1988)
RIO 2016: 9°
2 olimpiadi (ORO + ARGENTO nel 2012)
ROSSELLA GREGORIO (1990)
RIO 2016: 21° IND, 4^ SQ
esordiente alle olimpiadi
ANDREA CASSARA’ (1984)
RIO 2016: 16°, 4° a squadre
4 olimpiadi (2 0RI, 2004 e 2012, 1 BRONZO nel 2004)
JUDO
MATTEO MARCONCINI (1989)
RIO 2016: 5° Individuale
esordiente alle olimpiadi
PENTATHLON MODERNO
RICCARDO DE LUCA (1986)
RIO 2016: 5° IND
2 olimpiadi (9° nel 2012)
PIERPAOLO PETRONI (1987)
RIO 2016: 23°
esordiente alle olimpiadi (qualificato nel 2012 ma non selezionato)
TIRO A SEGNO
PETRA ZUBLASING (1989)
RIO 2016: 4^ specialità 3 Posizioni, 33^ Carabina a 10 metri
RECORD OLIMPICO A RIO 2016
2 olimpiadi (12^ nel 2012)
TIRO A VOLO
MASSIMO FABBRIZI (1977)
RIO 2016: 6°
2 olimpiadi (2° nel 2012, qualificato nel 2008 ma non selezionato)
ATLETICA LEGGERA
MATTEO GIUPPONI (1988)
RIO 2016: 8° nella 20 Km, Ritirato nella 50 Km
Esordiente alle olimpiadi
STEFANO LA ROSA (1985)
RIO 2016: 57
Esordiente alle olimpiadi
NUOTO
LUCA PIZZINI (1989)
RIO 2016: 16°
Esordiente alle olimpiadi
EQUITAZIONE
STEFANO BRECCIAROLI (1974)
RIO 2016: ELIM.
4 olimpiadi (35° nel 2004, 40° nel 2008, 19° nel 2012)
VALENTINA TRUPPA (1986)
RIO 2016: 52^
2 olimpiadi (15^ nel 2012)
TRIATHLON
ALESSANDRO FABIAN (1988)
RIO 2016: 14°
2 olimpiadi (10° nel 2012)