Il Regolamento del 1832

Carabiniere a cavallo in tenuta da parata, raffigurato in un'antica litografia della ditta Foudraz di Torino.
A distanza di 10 anni dal Regolamento Generale del 1822, apparve un Regolamento, del tutto autonomo, esclusivamente dedicato alle "Divise per gli Uffiziali, Bass'Uffiziali Carabinieri ed Allievi". Le innovazioni sono molte rispetto alla normativa precedente in materia e, probabilmente, non tutte attuate se si pensa che un anno dopo, come vedremo, venne emanato il più importante ed innovativo Regolamento sulle uniformi, da cui derivano molte particolarità ancora in uso. Colpisce soprattutto l'uso eccessivo che viene fatto della terminologia francese, d'altronde già presente negli atti anche ufficiali del Governo Sardopiemontese. Basti pensare che nei primi anni della restaurazione addirittura i decreti e le ben note Regie Patenti spesso venivano redatti in francese. Cosicché troviamo i termini boutonnières, parements, aiguillette, ganse, chaperons, ed altri. È particolarmente interessante rilevare che la parola coccarda, di origine francese, che stava ad indicare la nappa del cappello, appare per la prima volta in un Regolamento sulle uniformi e non sarà più abbandonata.