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Tiro

Se c'è una disciplina sportiva congeniale all'Arma è indubbiamente il tiro.
MedagliereEssa, infatti, rientra tra le nozioni fondamentali d'istruzione di tutti gli allievi Carabinieri: la capacità di usare un'arma con la massima sicurezza e precisione è indispensabile nell'esercizio dei compiti istituzionali.

Il tiro necessita di allenamento ma anche di esperienza e autocontrollo: saper gestire la propria tensione nei momenti importanti è essenziale per vincere una gara, ma anche per superare momenti difficili nella vita. I nervi saldi sono un elemento inderogabile sia nella carabina che nella pistola, in tutte le diverse specialità previste.

Ezio Cini (disegno di Walter Molino).La sezione Tiro a segno del Centro Sportivo dell'Arma nacque nel 1959 per iniziativa di un piccolo nucleo di militari, scelti nell'ambito dell'allora Legione Allievi di Roma. Vanta tradizioni prestigiose, che risalgono agli anni Trenta, quando gli atleti di maggior spicco erano il brigadiere Ugo Cantelli, il carabiniere Mario Zorzi (che fu il più giovane atleta della rappresentativa italiana alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1932) e il carabiniere Amedeo Bruni (divenuto poi il più attendibile storico della specialità).

Paolo Ranno olimpionico a Sidney nella pistola a 10m metri.Giuseppe Fent, il più forte specialista a 300 metri.Nel 1976, alle Olimpiadi di Montreal, il Carabiniere Ferraris vinse il bronzo nella pistola automatica.

Il tiro al bersaglio mobile è una specialità che la Sezione non ha mai trascurato, dalla memorabile medaglia d'oro a squadre ai campionati del mondo del 1978 a Seul in Corea. Allora il brigadiere Ezio Cini (attuale comandante del Distaccamento Atleti di Roma) conquistò il terzo posto individuale (della squadra faceva parte anche il carabiniere Fiorenzo Zanella).

Attualmente la Sezione è composta da tiratori di carabina, di pistola e di bersaglio mobile. 

Il brigadiere Roberto Vitobello vanta importanti successi nella carabina libera a terra: i più recenti sono una medaglia di bronzo a squadre nei Campionati del Mondo di Barcellona nel 1998 e d'argento nel 1999 agli Europei di Bordeaux nel tiro a 300 metri.

Massimo Ciccioli, pistola grosso calibro.Nicola Manca, bersaglio mobile.Il carabiniere scelto Giuseppe Fent è - da qualche anno - il protagonista indiscusso nelle specialità a 300 metri: nel 1999 ha vinto tutti i titoli italiani disponibili da quella distanza. Atleta polivalente come quasi tutti gli appartenenti alla sezione, ha ottenuto successi a livello internazionale anche a distanze minori.

Il maresciallo Alfonso Ricci è il migliore specialista nella disciplina di carabina a metri 10, nella carabina libera a terra e nella carabina libera 3 posizioni. 

Il carabiniere Filippo Padovani (categoria juniores) ha conquistato nei Campionati europei di Zagabria del 2001 la medaglia di bronzo a squadre nella specialità di carabina libera 3 posizioni.

Roberto Vitobello, bronzo a squadre nei Mondiali del 1998, carabina libera a terra.Nel tiro al bersaglio mobile Nicola Manca, Vincenzo Pellecchia ed Antonio Esposito sono sempre presenti ai vertici delle competizioni.
Il vice brigadiere Paolo Ranno ha partecipato alle Olimpiadi di Sidney nella specialità di pistola a metri 10. A Zagabria ha conquistato la medaglia d'argento nella specialità di pistola libera a squadre. 
Il carabiniere Alessandro Mantero è stato uno dei migliori juniores nella specialità di pistola: campione europeo a squadre, si è classificato terzo individuale nella pistola a metri 10 nel 1998 a Tallin; nello stesso anno, ai Campionati del Mondo di Barcellona ha vinto la medaglia d'argento a squadre nella pistola standard a metri 10 e la medaglia di bronzo a squadre nella pistola libera.
L'appuntato Massimo Ciccioli, specialista della pistola grosso calibro, è l'erede naturale di grandi tiratori dell'Arma - come Renato Zambon e Vincenzo Spilotro - che dominarono a lungo le competizioni nella specialità (memorabile il loro secondo posto a Pechino nel 1982 e il terzo posto nel 1983 a Fort Benning ai Mondiali Militari, insieme con Pietro D'Aquino e Mauro Quarchioni).

Vincenzo Pellecchia, attuale tecnico della sezione Tiro, Ezio Cini, comandante del Distaccamento Attleti, Giuseppe Ungherani attuale comandante della Sezione.Il carabiniere Marco Liberato - che completa il terzetto della squadra campione d'Italia dell'anno 2000 nel grosso calibro - ha gareggiato nella pistola automatica e ha avuto grosse soddisfazioni nel tiro celere militare, una specialità di tiro esclusivamente militare nella quale ha conquistato due titoli italiani.
Il tecnico della sezione (e della nazionale italiana di bersaglio mobile) è il brigadiere capo Vincenzo Pellecchia.
Il vice brigadiere Stefano Bonacina - che è stato un buon atleta di pistola automatica e standard - segue e allena il promettente gruppo di pistola, mentre il brigadiere Vitobello - ancora impegnato come valido atleta di carabina - segue la preparazione del gruppo di carabina.
Attualmente la Sezione è comandata dal maresciallo capo Giuseppe Ugherani che ha iniziato la sua attività come atleta di carabina vincendo numerosi titoli italiani interforze e - nel 1993 e 1996 - due titoli di campione italiano assoluto nella specialità di fucile standard.