1917 - 1919 e 1918 - 1921. In Palestina: due diversi distaccamenti.

 

L'ingresso dei Carabinieri a Gerusalemme l'11 dicembre del 1917.La presenza dei Carabinieri Reali in Palestina è stata distinta, secondo i documenti d'archivio che sono pervenuti fino ai nostri giorni, dalla costituzione di due diversi distaccamenti, seppure in soluzione di continuità: un primo periodo di presenza fu dal 1917 al 1919.
Un distaccamento di Carabinieri Reali, denominato Distaccamento della Palestina, fu costituito il 24 aprile del 1917, destinato ad operare presso il Corpo di Spedizione Italiano in Palestina, al comando del tenente colonnello dei Bersaglieri Francesco D'Agostino. La Sezione mobilitata era di circa 100 carabinieri; facevano parte della forza organica 3 ufficiali, 3 marescialli, 4 brigadieri e 6 vicebrigadieri, 2 appuntati e 85 carabinieri, dei quali 60 provenienti dalla Legione Allievi; in seguito il Distaccamento fu rinforzato con altri 10 carabinieri a piedi, che si imbarcarono nel febbraio 1918; il 14 agosto altri 5 militari si aggiunsero alla forza presente.
Il Distaccamento partì da Napoli il 6 maggio 1917, per giungere a Tripoli il 10 successivo. Da lì si imbarcò il 13 dello stesso mese, sostando a Tobruk il 17 e arrivando a Porto Said il 19. Comandava il Distaccamento il capitano Angelo Scalfi. Questo ufficiale era in forza alla Legione di Bologna, quando fu mobilitato per il servizio in Palestina. Passò quindi alla Legione di Napoli. Il 1° maggio del 1917 fu destinato al Comando dei Carabinieri Reali del Corpo di Spedizione Italiano in Palestina, da dove rientrò solo allo scioglimento del reparto, il 22 agosto 1919. Quando vi fu l'avvicendamento dei Comandanti italiani del Corpo di Spedizione, resse per tre mesi il comando del Corpo stesso ad interim. Fu insignito dal Governo inglese della Military Cross of the British Empire. Ebbe anche una Croce di Guerra al Valor Militare come riconoscimento di alcune azioni nei pressi di Gaza durante l'avanzata verso Gerusalemme.
Il capitano Scalfi fu coadiuvato dal capitano Giuseppe Micheletta Tità, dal tenente Alessandro Zorzoli (il quale, in particolare, fu il Comandante della "Guardia Italiana" in Gerusalemme dal 6 dicembre 1917 alla fine di dicembre del 1918) e dal sottotenente Angelo D'Agostino.
I carabinieri ebbero dal Comando della Piazza militare l'incarico di polizia della città e svolsero alcuni servizi unitamente ai militari inglesi e a quelli francesi. Tra i militari che operarono a Porto Said si distinse il brigadiere a piedi Giovanni Ramorino, che ottenne una Medaglia di Bronzo al Valor Militare, mentre altri suoi colleghi ricevettero encomi solenni e riconoscimenti anche dal Comando della Piazza.
Alla metà di luglio del 1917 il Distaccamento partì da Porto Said in ferrovia per Raffa, una località 20 chilometri a sud di Gaza e dietro la linea dell'esercito inglese. Occupata Gaza, il Corpo di Spedizione seguì l'avanzata inglese, e il Distaccamento, destinato a presidiare Gerusalemme e aggregato alla forza britannica, da Raffa si trasferì, nel mese di novembre, a Beit Hanun, da dove i militari italiani raggiunsero a tappe e a piedi Gerusalemme. I carabinieri entrarono solennemente nella Città Santa l'11 dicembre e presero alloggio nella Casa Nova, un rifugio per i pellegrini appartenente alla Custodia Francescana di Terra Santa.
Adibiti alla protezione delle ferrovie, dei depositi di materiale bellico, di viveri, a Gerusalemme i militari dell'Arma svolsero anche servizio d'ordine e servizio d'onore presso il Santo Sepolcro, a turno con gli altri Corpi di Spedizione. Provvidero inoltre al delicato compito del rimpatrio di 300 italiani: fatti prigionieri sul fronte austriaco e ceduti dall'Austria ai turchi per la costruzione di fortificazioni, erano stati liberati durante l'offensiva su Damasco, il 30 settembre 1918. Il Distaccamento venne rimpatriato a Napoli, ove si sciolse, nell'agosto del 1919, ma rimase in terra di Palestina una presenza di 2 ufficiali e 50 carabinieri, i quali rientrarono in Italia nel dicembre dello stesso anno.

Alcuni ufficiali del Distaccamento italiano della Palestina.Il 16 ottobre del 1918, intanto, il Ministero della Guerra, allo scopo di rinforzare le truppe italiane operanti con le truppe alleate in Siria e Palestina, determinò la costituzione di un nuovo Corpo di Spedizione, che sarebbe rimasto operativo fino al 6 marzo 1919. Il Comando di questo Corpo, precedendo le truppe stesse, partì da Roma il 22 ottobre e giunse a Rodi il 26 dello stesso mese, ponendovi la sua sede. Durante il mese di novembre da Napoli e da Tripoli giunsero le truppe e i servizi appartenenti al nuovo Corpo, sbarcando anch'esse a Rodi, in attesa di trasferirsi in Palestina; la spedizione era composta, oltre che dal Comando del Corpo di Spedizione e da una Compagnia di carabinieri a piedi, dal 4° Reggimento speciale su tre Battaglioni, due Compagnie di bersaglieri, una Compagnia di cacciatori della Palestina (reclutati fra i giovani della Colonia Italiana d'Egitto): complessivamente, 500 militari circa. Comandante era stato designato il maggior generale Mario Riveri.

Un gruppo di Carabinieri a cavallo, parte del corpo di spedizione italiano, in Palestina, nel deserto. Molti militari accusarono i disagi del clima della regione, oltretutto ''fortemente malarica''Quasi identica forza aveva, a quel momento, il Distaccamento francese in Siria e in Palestina. L'Inghilterra invece era stata ed era presente in modo molto più massiccio, disponendo di una intera Armata, con imponenti mezzi bellici e una importante base di rifornimento ad El-Kantara, sul Canale di Suez. Comandava l'Armata inglese il generale Edmund Henry Allenby e da lui dipendevano anche i Distaccamenti italiano e francese, per quanto riguardava l'impiego e le dislocazioni. L'interesse inglese per la Palestina post-bellica era evidentissimo e assolutamente in linea con la politica perseguita dal Governo di Londra in quello scacchiere strategico. Infatti l'Inghilterra sarebbe rimasta in Palestina fino alla fine del secondo conflitto mondiale, e nell'area fino al 1956, anno della nazionalizzazione del Canale di Suez.
Il 6 marzo 1919, come detto, iniziarono le operazioni per lo scioglimento del Corpo, che terminarono il 12 dello stesso mese, sanzionandone la fine.
Intanto, il 7 aprile 1918 il Comando Generale dell'Arma aveva costituito un Drappello di militari a cavallo dell'Arma per la Palestina. Era composto da un ufficiale, un maresciallo, un brigadiere, 2 vicebrigadieri e 26 carabinieri. Al loro comando era stato designato l'allora tenente Alberto Faedda. I militari costituirono così un secondo Distaccamento, ufficialmente nominato dei Carabinieri Reali di Gerusalemme, che fu rimpatriato solamente nel marzo 1921, via Napoli, e definitivamente sciolto per quella data.
Secondo la relazione del Faedda e dai documenti conservati nel Museo Storico dell'Arma, il Drappello a cavallo giunse in Palestina nel maggio del 1918, integrandosi con i commilitoni già presenti in quella terra. In realtà si costituirono due Distaccamenti con rientri separati in Italia: agosto 1919 e marzo 1921. Ai carabinieri a cavallo venne affidata la protezione di un tratto di linea ferroviaria Junction-el-Tinek. Era quest'ultimo un villaggio arabo, di poche centinaia di abitanti, lontano 20 chilometri dall'accampamento, situato nell'area nota con il nome Junction, vicina alla ferrovia a sud di Gerusalemme: lì fu distaccato anche un nucleo di carabinieri a piedi al comando di un ufficiale, per la vigilanza di un deposito di munizioni catturato ai turchi. Ai militari a cavallo furono ulteriormente assegnati alcuni servizi perlustrativi nella zona amministrata dal Distaccamento. Fu loro affidata l'opera di prevenzione contro furti e saccheggi e furono indicati compiti di polizia da svolgere nel campo, in collaborazione con i colleghi carabinieri a piedi.