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Il Forestale n. 81 60 pagine 25-07-2014 16:36 Pagina 3
EDITORIALE
La cultura delle tre “A”
Italia, per ciò che rappresenta in termini di quantità e qualità del patrimonio naturale non può
affrontare la difesa ambientale e la gestione del territorio in modo superficiale; e nemmeno può pen-
L’ sare ad un ritorno utopistico-bucolico di un improbabile bel tempo che fu. È vero che durante un
prolungato boom economico abbiamo devastato chilometri di coste, costruito nei letti dei torrenti, incen-
diato ed abbattuto migliaia di ettari di boschi e vegetazione ferendo tutto il territorio nazionale, tuttavia
questo non ci esime dal considerare come, l’unica strada che abbiamo, quella dello sviluppo sostenibile,
consista nel “riordinare” e riconquistare al bene e al bello il territorio e ciò che esso custodisce poiché rap-
presenta il primo importante “scenario” per la nostra vita.
No, dunque, a regressioni culturali e semplificazioni vetero-ecologiche. Ciò che caratterizza i decenni tra-
scorsi e quelli futuri sono le enormi potenzialità di cambiamento che gli uomini ed i governi hanno ed
avranno. Si tratta ovviamente di progredire, di migliorare per il bene comune, di non fare scelte scriteriate
che escludano i nostri figli ed i figli dei figli dall’usufruire e dal godere del patrimonio naturale consegna-
toci dai nostri padri.
Il Corpo forestale dello Stato può essere lo strumento per percorrere questa strada. Lo sta dimostrando
quotidianamente come moderno Corpo di polizia che tutela l’ambiente, l’agricoltura e l’alimentazione
avendone i presupposti culturali e la preparazione scientifica. Sempre, al centro dei suoi interventi, c’è la
finalità di risanamento sociale, specialmente per alcuni reati che non possono essere affrontati e risolti con
la semplice repressione, particolarmente nelle zone emarginate, laddove la cultura della legalità non è pie-
namente riconosciuta. La cultura delle tre “A” - ambiente, agricoltura e alimentazione - cardine delle
tradizioni e dell’economia del nostro Paese, va difesa e salvaguardata ad ogni costo.
Il Corpo forestale, tradizionalmente impegnato nella difesa dell’ambiente, ha arricchito le proprie funzio-
ni in questo ultimo decennio attraverso un percorso finalizzato alla formazione di una moderna polizia
ambientale. È stata la legge del riordino del 2004 che ha permesso il punto di svolta e di progressiva tra-
sformazione del Corpo, resa comunque possibile da collaudate conoscenze tecniche e da un indiscutibile
bagaglio di valori ecologici che affonda in una storia lunga quasi due secoli.
Questo percorso è stato e sarà possibile grazie anche al rapporto preziosissimo che la Forestale ha con i
cittadini attraverso le Associazioni ambientaliste, gli Enti di ricerca, le Associazioni di categoria che rap-
presentano il modo migliore per favorire scambi d’informazioni, stimoli e legame con il territorio in tutte
le sue caratteristiche. L’attenzione e l’ascolto, oltre alle capacità tecnico-scientifiche, sono da sempre alla
base del suo dell’agire.