Page 4 - Forestale N. 71 novembre - dicembre 2012
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Il Forestale n. 71  21-11-2012  9:38  Pagina 5








                 AMBIENTE / Legalità

                 NUOVE FORZE






                 IN CAMPO CONTRO





                 L’ECOMAFIA







                 Il Corpo forestale dello Stato entra a far parte della Direzione
                 Investigativa Antimafia. La naturale evoluzione dei compiti di
                 istituto verso i nuovi confini della criminalità organizzata
                 di Sergio Costa



                        el corso degli anni trascorsi dal momento  Supera, per “peso specifico criminale”, le scom-
                        dell’istituzione della Direzione Nazionale  messe clandestine, la gestione della prostituzione
                        Antimafia e della Direzione Investigativa  e l’usura. Occuparsi, dunque, di illecito traffico
                 N Antimafia, si è potuto osservare, in parti-  organizzato di rifiuti significa toccare direttamen-
                 colare dallo studio delle relazioni semestrali  te i gangli centrali e periferici del sistema
                 depositate in Parlamento presso la Commissione  affaristico di una significativa parte della crimina-
                 parlamentare antimafia e dagli atti giudiziari dei  lità organizzata.
                 molteplici procedimenti penali andati in giudizio,  L’interesse da parte della malavita organizzata
                 che oltre alle attività storiche di particolare rilievo  verso il sistema illecito di gestione dei rifiuti e
                 della malavita organizzata sono presenti anche  verso il traffico organizzato di rifiuti si evidenzia
                 nuovi filoni affaristici e gestionali quali, in parti-  dallo studio dei dati nazionali in possesso. Infatti,
                 colare, la gestione illecita dei rifiuti solidi urbani e  i Rifiuti Solidi Urbani prodotti annualmente in
                 il traffico organizzato di rifiuti speciali.  Italia ammontano a poco più di 32,5 milioni di
                 Infatti, emerge con evidenza che uno fra gli affa-  tonnellate. Dallo studio dei Modelli Unici di
                 ri più redditizi per la malavita organizzata a livello  Dichiarazione – MUD – depositati dalle aziende,
                 nazionale ed in particolare nelle regioni del sud  si rinviene che i rifiuti speciali, sempre a livello
                 dell’Italia, è rappresentato dall’illecita costituzio-  nazionale, sono 138,4 milioni di tonnellate su
                 ne e gestione delle discariche di R.S.U., dalla  base annua. Gli atti giudiziari e le operazioni di
                 raccolta dei rifiuti urbani e dal traffico organizza-  polizia condotte ci dicono che il dato MUD è
                 to dei rifiuti speciali che talvolta sono anche  parzialmente significativo, in quanto non risulte-
                 rifiuti speciali pericolosi per la salute dell’uomo e  rebbero circa 30 milioni di tonnellate di rifiuti
                 per l’ecosistema in genere. Attualmente, sulla  speciali ordinari e pericolosi. Tale consistente dif-
                 base di stime investigative, il “Sistema Rifiuti”  ferenza tra il dato dichiarato ed il dato reale è
                 illecitamente gestito dalla criminalità organizzata  presumibilmente collegata con una filiera “ in
                 si posiziona al 4° posto complessivo della gra-  nero” della produzione che, necessariamente,
                 duatoria degli affari illegali, subito dopo il  deve terminare con uno smaltimento “in nero”
                 narcotraffico, il traffico di armi ed il riciclaggio.  del rifiuto derivante.


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