Page 7 - Forestale N. 67 marzo - aprile 2012
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titi sull’opportunità di modificarla o rafforzarla, in
                                                    realtà sarebbe più corretto affermare che l’unica
                                                    strada è quella di sollecitare le Regioni ed i gover-
                                                    ni affinché ne attuino il rispetto e l’applicazione
                                                    nell’ottica della protezione e conservazione del
                                                    patrimonio faunistico e naturale, della  concreta
                                                    tutela della biodiversità. Questo l’auspicio del
                                                    WWF Italia che, per il 2012, vorrebbe un impor-
                                                    tante segnale anche dal Parlamento: l’abrogazione
                                                    dell’art. 842 del Codice Civile.
                                                    La questione della caccia libera nei terreni privati
                                                    non recintati rappresenta uno dei tanti gravi pro-
                                                    blemi legati all’esercizio dell’attività venatoria nel
                                                    nostro Paese ed il WWF da sempre ne sostiene
                                                    l’illegittimità costituzionale.
                                                                                Patrizia Santilli,
                                                              Responsabile Ufficio Legale WWF Italia


                                                    Dall’unità dei cacciatori
                                                    una legge ancora attuale
       © Ufficio Stampa CfS                         della fauna selvatica e la disciplina dell’attività
                                                    La Legge sulle aree protette e quella per la tutela

                                                    venatoria sono un parto quasi “gemellare” della
                                                    X Legislatura. Significativo che prima di scioglie-
                                                    re anticipatamente e traumaticamente le
                                                    “Camere” l’ultimo atto dell’ultima ora, l’11 feb-
          animaliste, si è finalmente adeguata alle regole  braio 1992, è stato quello di approvare la legge
          europee, approvando l’art. 42 della Legge  n. 157. Infatti siamo a vent’anni dalla sua appro-
          96/2010. Questa modifica normativa è un impor-  vazione.
          tante, anche se molto tardivo, passo avanti per la  Ambedue le leggi “caccia e parchi” sono state
          concreta e corretta applicazione della Direttiva  molto sofferte. C’è voluto un lungo iter di elabora-
          Uccelli e delle altre leggi a tutela della biodiversità.  zione per provare ad uscire da anni di scontri tra
          Dobbiamo sempre ricordarci che  la  Penisola ita-  “opposte fazioni”. Così da una parte, contro le aree
          liana è un importantissimo “corridoio biologico”,  protette, proliferavano manifestazioni, comitati
          una sorta di autostrada attraversata ogni anno da  antiparchi sostenuti da cittadini preoccupati
          oltre un   miliardo di uccelli  migratori che si spo-  per i tanti “vincoli” che avrebbero caratterizza-
          stano tra l’Africa, l’Europa e l’Asia per riprodursi  to la futura vita delle loro comunità e talvolta
          e svernare. E purtroppo ogni anno milioni di ani-  strumentalmente affiancati da “addetti alla
          mali, compresi molti appartenenti a specie  cementificazione”. Contro la caccia, invece, si era
          protette, trovano la morte nei nostri cieli, dopo  arrivati ai Referendum, prima quello dell’Emilia
          viaggi che durano anche migliaia di chilometri.  Romagna e poi quelli Nazionali del 1990 che pro-
          Questi fatti evidenziano come  la legge 157, a ven-  ponevano di abolire la caccia e l’uso dei pesticidi in
          ta’anni dalla sua approvazione, non funziona  agricoltura. I Referendum non raggiunsero il quo-
          ancora  come dovrebbe. Sebbene la legge possa  rum, quindi niente abolizione. I problemi, però,
          tuttora essere considerata una buona legge, è  rimanevano irrisolti: vuoi tra cacciatori delle gran-
          necessario segnalare e stigmatizzare la sua manca-  di città e quelli residenti nelle campagne, ma anche
          ta o distorta applicazione da parte di molte, se  quelli con gli agricoltori che contestavano il libero
          non tutte le regioni italiane. Le soventi violazioni  accesso dei cacciatori nei fondi agricoli e, infine,
          della legge quadro hanno portato ad accesi dibat-  quelli con l’opinione pubblica e gli ambientalisti


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