Page 6 - Forestale N. 67 marzo - aprile 2012
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Una buona legge ancora da
          applicare pienamente
          Quella sulla caccia è stata una legge “di compro-
          messo”, che ha tentato di salvaguardare sia la fauna
          selvatica e le  istanze delle  norme europee ed inter-
          nazionali, sia le istanze del mondo venatorio.
          Il suo fondamento è quello che in Italia non esi-
          ste un “diritto alla caccia”: l’esercizio dell’attività
          venatoria concreta solamente un interesse del
          cacciatore a non vedersi negato il rilascio della
          licenza  di caccia nel caso in cui possieda tutti i
          requisiti richiesti dalla legge.
          La legge 157, oltre a definire specie, tempi, luoghi
          e modalità in cui è consentita la caccia, con le rela-
          tive sanzioni  penali  ed amministrative  per i casi
          di violazione delle regole poste, ordina la materia
          fissando anche le modalità a cui si devono attene-
          re le Regioni nella stesura delle leggi regionali, dei
          calendari venatori, dei piani faunistici e della piani-
          ficazione del territorio. La normativa regionale
          può regolamentare la materia solo in maniera più                                        © Ufficio Stampa CfS
          restrittiva rispetto alle disposizioni della legislazio-
          ne nazionale ed internazionale. Tali principi sono
          poi stati, nel corso  di questi venti anni, appro-
          fonditi e migliorati dalla Corte di Cassazione e  007
          dalla Corte  Costituzionale. In tal  senso  la  giuri-
          sprudenza della Consulta ha ormai costantemente  contro i bracconieri
          affermato  che : “(...) in tema di rapporto tra nor-  l Nucleo Operativo Antibracconaggio
          mativa statale  e  regionale  in materia di caccia,  (N.O.A.) del Corpo forestale dello Stato è
          esistono limiti alla competenza regionale, nel  I stato istituito con 2005 anche se il Corpo
          senso che la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema,  svolge l’attività di contrasto agli illeciti vena-
          di competenza esclusiva statale, debba essere con-  tori già dalla sua fondazione nel 1822
          siderata  un  valore costituzionalmente  protetto in  Oggi l’attività antibracconaggio è disciplina-
                                                       ta dalla Legge n. 157 dell’11 febbraio 1992
          relazione al quale si rinviene l’esigenza  insoppri-  (Norme per la protezione della fauna selvati-
          mibile  di  garantire su  tutto  il territorio nazionale  ca omeoterma e per il prelievo venatorio) che
          soglie di protezione della fauna che  si  qualificano  affida al Corpo forestale dello Stato un ruolo
          come «minime», nel senso che costituiscono un  di primo piano nella tutela degli animali sel-
          vincolo rigido che  preclude ogni diminuzione del-  vatici sul territorio nazionale.
          l’intensità  della tutela”.
          Occorre anche ricordare che, solamente  nel  Il N.O.A. ha il compito di organizzare e diri-
          2010 l’Italia ha colmato la distanza con l’Unione  gere operazioni particolarmente impegnative
          Europea, approvando  la Legge 4.6.2010, n. 96  per combattere il fenomeno del bracconag-
          (“legge comunitaria 2009”), che modifica la  gio nelle zone maggiormente colpite,
                                                       collaborando con le strutture periferiche.
          Legge 157/1992, recependo finalmente  i principi  L’organizzazione logistica delle operazioni
          fondamentali delle Direttive europee sulla tutela  prevede la composizione di Reparti Operativi
          della  fauna. L’Italia, con “qualche” anno di ritar-  costituiti da personale Forestale, in gran
          do, dopo numerose condanne della Corte di    parte specializzato, proveniente sia dal
          Giustizia europea, denunce e mobilitazioni del  Nucleo centrale sia dai Comandi periferici, in
          WWF e molte altre associazioni ambientaliste ed  numero variabile a seconda delle esigenze
                                                       che richiede la situazione.

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