Page 11 - Forestale N. 58 settembre - ottobre 2010
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ANIMALI / Il lupo
COME
COME
SALVAMMO
SALVAMMO
I LUPI
I LUPI
© Ufficio Stampa CfS
a sera prima aveva nevicato moltissimo. Il San Francesco” in ricordo del Santo che aveva
gruppo di ricercatori del Wwf e del parco instaurato un rapporto di amicizia e di tolleran-
nazionale d’Abruzzo con cui mi trovavo za con il lupo di Gubbio.
L sulla Majella per avviare un censimento Il mattino dopo fu una giornata bellissima e il
sulla presenza degli ultimi lupi italiani (censi- sole faceva risplendere la grande coltre nevosa
mento in base al quale si scoprì che in tutta che si era accumulata sul valico.
Italia di questi splendidi animali non restavano Il conducente di uno spazzaneve giunto per
più di cento esemplari asserragliati tra l’Abruzzo riaprire la strada che da Pacentro porta a
e la Sila) fu investito, dopo il tramonto, da una Caramanico venne ad avvertirci di aver trovato
tremenda bufera di neve, col pericolo di per- la carreggiata attraversata da una profonda trac-
dersi. E di non poter raggiungere, causa la cia del passaggio notturno di grandi animali.
tormenta, il rifugio sul passo di Santa Eufemia Con le racchette ai piedi, la comitiva - formata,
dove alloggiavamo. Era il mese di marzo del oltre che da me, dallo zoologo Luigi Boitani, da
1973. attivisti del Wwf, da guardie del parco naziona-
le e da Erik Zimen, uno studioso svedese che in
Operazione San Francesco Germania aveva realizzato numerose ricerche
L’associazione che allora presiedevo aveva dato etologiche su un branco di lupi in un recinto del
vita, proprio in quell’anno, a un grande proget- parco nazionale della Baviera - si mise a segui-
to di salvataggio del lupo, intitolato “Operazione re la profonda trincea scavata nella neve fresca
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