Page 8 - n_30
P. 8
L L’’aarrcchhiitteettttuurraa ddeell
L L’’aarrcchhiitteettttuurraa ddeell
p paaeessaaggggiioo:: iill vvaalloorree
p paaeessaaggggiioo:: iill vvaalloorree
a ammbbiieennttaallee nneeii
a ammbbiieennttaallee nneeii
di Francesca Latini
anno viaggiato mercanti, Continente Nero agli esploratori dell’età
missionari ed esploratori in moderna, che nei loro resoconti di viaggio
H passato; viaggiano oggi esprimono non solo l’anomalia
imprenditori, pellegrini e turisti; ognuno paesaggistica ma anche la topografia del
a a a a per scopi diversi e spesso divergenti ma luogo: le loro coordinate letterarie
propongono una prima lettura del
tutti indistintamente viaggiatori, partecipi
r r r r di quella esperienza che irrompe nella territorio, rimasto sconosciuto perché
inesplorato. Anche l’Italia era lontana al
monotonia della vita, favorendo il contatto
u u u u fugace ma attento con il diverso. È quella viaggiatore europeo del ‘700 e può
esserlo ancora oggi al lettore disattento,
diversità che, costante nelle menti e nei
t t t t cuori dei viaggiatori, si offre nelle pagine troppo abituato a considerare come
l l l l dei loro resoconti attraverso colori tenui e normalità quella diversità che invece
soprattutto l’Italia, colta nella singolarità
toni insoliti. Diversità di cultura, di costumi,
u u u u di lingua ma anche di paesaggi: luoghi del suo paesaggio, può offrire.
che, colti nella loro apparente immobilità di
Artisti, letterati e uomini di cultura hanno
c c c c scenari, nelle lunghe descrizioni letterarie lasciato del loro viaggio in Italia una
si trasformano in lampanti e repentine
testimonianza dall’indubbio valore, insito
fotografie. non nella descrizione del paesaggio ma
Gli ultimi reportage giornalistici hanno nell’importanza che il paesaggio assume
descritto le realtà lontane dell’India, del nella dinamica del racconto. Il paesaggio
Pakistan e dell’Afghanistan, dando la non è solo tema letterario, né è solo
possibilità all’occhio ignaro del lettore oggetto della componente descrittiva, e
occidentale di conoscere la diversità nemmeno il solo sfondo degli
paesaggistica e culturale di quel mondo innumerevoli brani di letteratura: il
distante. Allo stesso modo lontano era il paesaggio italiano nei resoconti di viaggio
mondo oltre le Colonne d’Ercole e costituisce l’incontro con quel diverso,
impenetrabile appariva il cuore del che i viaggiatori si apprestavano a visitare
e a descrivere.
Nel Grand Tour d’Europa,
l’Italia rappresentava una
meta privilegiata
soprattutto dal punto di
vista artistico. Eppure è
proprio l’aspetto
paesaggistico a catturare
attenzione ed è il suo
spazio descrittivo ad
assumere spettacolarità.
L’occhio del viaggiatore è
Il Forestale n. 30/2005 architetture della natura,
attratto anche dalle
trovandole spettacolari e
degne di nota: le cime
delle Alpi sono viste
“splendenti nel sole, ora
cinte di nebbie o fasciate
P Paagg.. 88