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L L’’aarrcchhiitteettttuurraa ddeell
                           L L’’aarrcchhiitteettttuurraa ddeell


                           p paaeessaaggggiioo:: iill vvaalloorree
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                           a ammbbiieennttaallee nneeii
                           a ammbbiieennttaallee nneeii





                                                                                                 di Francesca Latini

                                  anno viaggiato mercanti,             Continente Nero agli esploratori dell’età
                                  missionari ed esploratori in         moderna, che nei loro resoconti di viaggio
                           H passato; viaggiano oggi                   esprimono non solo l’anomalia
                           imprenditori, pellegrini e turisti; ognuno  paesaggistica ma anche la topografia del
              a  a  a  a   per scopi diversi e spesso divergenti ma    luogo: le loro coordinate letterarie
                                                                       propongono una prima lettura del
                           tutti indistintamente viaggiatori, partecipi
              r  r  r  r   di quella esperienza che irrompe nella      territorio, rimasto sconosciuto perché
                                                                       inesplorato. Anche l’Italia era lontana al
                           monotonia della vita,  favorendo il contatto
              u  u  u  u   fugace ma attento con il diverso. È quella  viaggiatore europeo del ‘700 e può
                                                                       esserlo ancora oggi al lettore disattento,
                           diversità che, costante nelle menti e nei
              t  t  t  t   cuori dei viaggiatori, si offre nelle pagine  troppo abituato a considerare come
              l  l  l  l   dei loro resoconti attraverso colori tenui e  normalità quella diversità che invece
                                                                       soprattutto l’Italia, colta nella singolarità
                           toni insoliti. Diversità di cultura, di costumi,
              u  u  u  u   di lingua ma anche di paesaggi: luoghi      del suo paesaggio, può offrire.
                           che, colti nella loro apparente immobilità di
                                                                       Artisti, letterati e uomini di cultura hanno
              c  c  c  c   scenari, nelle lunghe descrizioni letterarie  lasciato del loro viaggio in Italia una
                           si trasformano in lampanti e repentine
                                                                       testimonianza dall’indubbio valore, insito
                           fotografie.                                 non nella descrizione del paesaggio ma
                           Gli ultimi reportage giornalistici hanno    nell’importanza che il paesaggio assume
                           descritto le realtà lontane dell’India, del  nella dinamica del racconto. Il paesaggio
                           Pakistan e dell’Afghanistan, dando la       non è solo tema letterario, né è solo
                           possibilità all’occhio ignaro del lettore   oggetto della componente descrittiva, e
                           occidentale di conoscere la diversità       nemmeno il solo sfondo degli
                           paesaggistica e culturale di quel mondo     innumerevoli brani di letteratura: il
                           distante. Allo stesso modo lontano era il   paesaggio italiano nei resoconti di viaggio
                           mondo oltre le Colonne d’Ercole e           costituisce l’incontro con quel diverso,
                           impenetrabile appariva il cuore del         che i viaggiatori si apprestavano a visitare
                                                                                     e a descrivere.
                                                                                      Nel Grand Tour d’Europa,
                                                                                      l’Italia rappresentava una
                                                                                      meta privilegiata
                                                                                      soprattutto dal punto di
                                                                                      vista artistico. Eppure è
                                                                                      proprio l’aspetto
                                                                                      paesaggistico a catturare
                                                                                      attenzione ed è il suo
                                                                                      spazio descrittivo ad
                                                                                      assumere spettacolarità.
                                                                                      L’occhio del viaggiatore è
           Il Forestale n. 30/2005                                                    architetture della natura,
                                                                                      attratto anche dalle

                                                                                      trovandole spettacolari e
                                                                                      degne di nota: le cime
                                                                                      delle Alpi sono viste
                                                                                      “splendenti nel sole, ora
                                                                                      cinte di nebbie o fasciate

               P Paagg.. 88
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