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di molluschi e prodotti del mare provenienti da fonti agricole in aree
contaminati e si manifestano con sintomi vulnerabili, cioè laghi naturali, estuari,
diversi a livello intestinale (sindrome acque costiere e marine che risultano
diarroica) o a livello neurologico (sindrome eutrofiche o possono diventarlo. Le
paralitica e neurotossica). predette direttive non sono state ancora
La patologia più grave e più rara per le recepite nell’ordinamento nazionale
gravi conseguenze che può produrre comunque è già stato predisposto un
sull’uomo è la sindrome amnesica. documento sul codice di buona condotta
Sembra, infatti, che le tossine responsabili di pratica agricola. La normativa italiana
di tale sindrome agiscano sul sistema sulle acque di balneazione è disciplinata
nervoso centrale e precisamente sui dal Dpr 470/82 modificato dai decreti
processi legati alla memoria. legge 155/88 e 109/93 ma riguarda
Alcuni studiosi affermano che i dati a l’obbligo di eseguire analisi sui batteri e i
disposizione e gli studi effettuati non sono non sulle tossine. I valori soglia italiani delle
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sufficienti ad evidenziare una correlazione tossine attualmente elaborati per le acque n
tra la patogenicità dei diversi tipi di tossine di balneazione sono invece espressi nella
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sintetizzate dalle alghe tossiche e le circolare del Ministero della Sanità del q
sindromi citate e che spesso si manifesta 31/7/1998. Per quanto riguarda l’aspetto
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un atteggiamento troppo allarmistico nei delle acque potabili, la prima legge che u
confronti della nocività delle tossine sulla menzionava l’eventuale necessità di u
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salute umana. Inoltre, poiché le controllo era il decreto legge n. 236/88 i
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intossicazioni non sono sempre collegate che definiva le alghe come un parametro
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a determinati stadi di fioritura e condizioni accessorio su cui andavano eseguiti dei n
climatiche, la valutazione della pericolosità controlli occasionali e per le quali non era
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è assai complessa. previsto nessun limite. Questo decreto sta a
al momento per essere sostituito dal
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N Noorrmmaattiivvee vviiggeennttii recepimento della direttiva comunitaria in
Purtroppo, in materia di alghe tossiche, i merito. Il decreto legge n. 530/92 che m
riferimenti normativi sono carenti e a volte recepisce la direttiva comunitaria 492 del
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vaghi. Tuttavia, alcuni interventi legislativi 15 luglio 1991, stabilisce invece le norme e
regolano il problema dell’eutrofizzazione sanitarie applicabili all’allevamento ed alla e
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delle acque legato al fenomeno delle commercializzazione dei molluschi bivalvi
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fioriture come la legge n. 319 del vivi. n
10/05/1976 che stabilisce i limiti di fosforo
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e azoto contenuti negli scarichi di origine C Coonncclluussiioonnii t
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umana, agricola e zootecnica nelle acque Come si può evincere, la situazione della o
superficiali. A livello comunitario, la trofia delle acque e delle fioriture algali
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direttiva 91/271 Cee prevede invece che tossiche nel nostro paese, si annuncia
siano definite le aree sensibili cioè le zone non preoccupante ma certamente già
esposte ad eutrofizzazione e che le acque seria. È opportuno quindi dedicare
reflue urbane affluenti in tale aree, un’attenzione particolare a questi
debbano essere sottoposte ad un fenomeni che si pensa diventeranno
trattamento più spinto di quello richiesto sempre più frequenti in Italia a causa
per le zone a basso rischio di soprattutto dell’effetto serra che influenza
eutrofizzazione. La direttiva 91/676/Cee il clima generale del globo terrestre e
riguarda invece la protezione dell’acqua dell’immissione nelle acque di scarichi
dall’inquinamento provocato da nitrati urbani, industriali ed agricoli.
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I metodi per rilevare la presenza di tossine algali comprendono anche saggi su batteri
come il Vibrio fisheri. Questo microrganismo è in grado di produrre luminescenza
nell’organo luminoso di un calamaro di profondità. Numerosi studi hanno mostrato che
tale reazione risente delle variazioni del PH, della salinità e del livello di inquinamento delle
acque. Sulla base di queste conoscenze, è stato ideato uno strumento (di cui esiste
anche una versione portatile per saggi su campo) che permette di utilizzare tali batteri per
saggiare l’intensità tossica delle acque. I batteri, tenuti a contatto con campioni di acqua Il Forestale n. 30/2005
contaminata diminuiscono l’attività luminescente proporzionalmente al livello di tossicità
del campione. Un software analizza successivamente i dati e stabilisce il tasso di
inquinamento da tossine algali.
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