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affrontare e superare il problema della eventualmente già adottate, individuino
coesistenza, influenzata da diversi fattori nel loro territorio una o più aree
ambientali, territoriali e produttivi. Nel omogenee, tenendo conto dei principali
nostro Paese - in assenza di un elementi caratterizzanti ai fini della
riferimento normativo nazionale - sono coesistenza.
state le regioni a farsi carico di intervenire Le principali variabili da considerare sono:
con iniziative sia legislative che politiche. le caratteristiche produttive dei territori
Ma non è più sufficiente, visto che la interessati (in particolare la presenza di
Commissione UE, con propria decisione produzioni di qualità regolamentata); le
dell’8 settembre 2004, ha autorizzato caratteristiche strutturali delle imprese
l’inserimento di 17 nuove varietà di mais agricole e il loro grado di frammentazione;
e e e e transgenico nel registro comunitario delle le condizioni climatiche, orografiche,
sementi. All’interno del decreto Alemanno
pedologiche, strutturali, organizzative e
r r r r è stata finalmente indicata la definizione logistiche rilevanti ai fini della separazione
dei principi in riferimento ai quali può e
tra filiere convenzionali, biologiche e
a a a a deve essere realizzata l’eventuale transgeniche; la presenza di attività
finalizzate alla produzione di sementi e di
coesistenza.
t t t t In particolare il decreto prevede che: altri materiali di moltiplicazione non
n n n n - ogni forma di agricoltura possa essere transgenici. Sempre le regioni e le
praticata, senza che l’esercizio di una di
province autonome sono tenute ad
esse comprometta lo svolgimento delle
adottare, con proprio provvedimento, un
e e e e altre, o comporti, per esse, l’obbligo di piano in cui siano definite le regole
modificare o adeguare le normali tecniche
tecniche, le condizioni e le modalità per la
m m m m di coltivazione e allevamento; realizzazione della coesistenza,
prevedendo strumenti che assicurino la
- la coesistenza debba essere realizzata in
i i i i modo tale da tutelare le peculiarità partecipazione degli enti territoriali locali,
produttive delle diverse forme di
delle organizzazioni professionali agricole
l l l l agricoltura e da evitare ogni forma di e delle organizzazioni presenti nel
a a a a contaminazione delle sementi; Consiglio Nazionale dei consumatori e
degli utenti. È inoltre previsto che
- le coltivazioni transgeniche debbano
o o o o essere praticate all’interno di filiere di all’interno di queste aree omogenee
venga favorito il raggiungimento, su base
produzione separate rispetto a quelle
r r r r convenzionali e biologiche. volontaria, di accordi tra imprenditori
agricoli, finalizzati ad escludere il rischio di
È previsto inoltre che le regioni e le
g g g g province autonome, nel rispetto delle commistione tra colture transgeniche e
non transgeniche. Chiaramente,
leggi
a a a a all’interno del provvedimento, non viene
trascurato il quadro delle responsabilità e,
in particolare, viene previsto che gli oneri
conseguenti all’attuazione delle
misure necessarie ad assicurare la
coesistenza gravino su coloro che
espongono altri soggetti al
rischio di danni diretti ed
indiretti.
Nelle norme transitorie viene
altresì esplicitamente
indicato il divieto di praticare
le coltivazioni transgeniche
destinate all’immissione sul
mercato, fino all’attuazione
delle misure necessarie per
assicurare la coesistenza tra
Il Forestale n. 25/2004 equilibrato. Un importante passo
le diverse forme di agricoltura.
Si tratta dunque di un
provvedimento coraggioso ed
innovativo, ma allo stesso tempo
Etichettare gli OGM è un’esigenza sempre più urgente per dare
l’opportunità al consumatore di effettuare una scelta informata e
sistema agroalimentare italiano.
consapevole. avanti verso la difesa della qualità del
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