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aspettava solo che la nevicata cessasse continuava a nevicare, e nel pomeriggio
per poter raggiungere le piste da sci. del 22 dicembre Asiago rimase isolato. Le
Nella notte ci fu una pausa alla due strade che portavano in pianura
precipitazione: se ne accorsero con un furono chiuse ed arrivò la notizia che una
sospiro di sollievo quelli che lavoravano valanga era caduta sul ristorante
con gli spartineve, che continuavano ad Barricata, lungo una di queste.
operare senza sosta. Alla sera del 23 era vera e propria
Ma la mattina del 22 ricominciò a nevicare. emergenza. I forestali erano
“Ispettore, è arrivata l’allerta della continuamente chiamati a prestare
prefettura, sono previsti almeno altri due soccorso a gente rimasta bloccata,
giorni di precipitazioni intense!”, infortunati che non sapevano come
e e e e “Gli spartineve non riescono a garantire raggiungere l’ospedale, anziani che non si
fidavano di uscire di casa neppure per fare
l’apertura di tutte le strade, alcune
l l l l contrade sono già isolate e chiedono il la spesa… il punto
di maggiore crisi si
nostro intervento”,
a a a a “C’è il sindaco al telefono, chiede la nostra raggiunse verso le
t t t t collaborazione per affrontare otto di sera,
quando mancò la
l’emergenza: la neve accumulata sui tetti
a a a a rischia di far cedere la copertura e bisogna corrente elettrica in
tutto il paese, ed
buttarla giù. Dobbiamo assicurare che
n n n n non ci siano persone nelle vicinanze Asiago rimase al
mentre gli operai faranno l’operazione”.
buio.
Quel pomeriggio, lungo le strade di La mattina
seguente la neve
Asiago, alla neve già caduta si aggiunsero
i i i i gli enormi mucchi che venivano spinti giù cessò, ritornò la
d d d d dai tetti… in breve la via del corso, la corrente, e gli
principale del paese, dove i turisti erano
spazzaneve
soliti passeggiare guardando le vetrine, si ripresero a lavorare
a pieno ritmo.
era trasformata in un cunicolo largo poco
a a a a più di un metro, tra due alte pareti di neve. C’erano tante
contrade isolate,
Per entrare in certi negozi si doveva
b b b b passare sotto un tunnel, mentre altri si dove comunque
tutto sembrava
erano arresi e avevano deciso di chiudere.
a a a a Usare l’auto era diventato impossibile, essere sotto controllo. Alcuni forestali
salirono con il gatto delle nevi al rifugio
anche perché gli spazzaneve non
i i i i riuscivano più a garantire l’apertura delle Larici, dove una famiglia era rimasta
f f f f strade; qualche forestale aveva deciso di bloccata, altri si avventurarono per le
contrade di Foza, dove gli spazzaneve
venire al lavoro con gli sci da fondo, imitato
presto da altre persone. non riuscivano ad operare per la troppa
Quella nevicata aveva trasformato il paese neve. Verso mezzogiorno il capo ufficio
in un regno incantato, con le case avvolte radunò il personale per una breve
nella neve che rifletteva le luci natalizie e le riunione, e tutti riferirono che la situazione
stelle dell’albero, ed un silenzio quasi era sì critica, ma che non c’era più
ovattato attraverso l’aria… nessuno in pericolo e ogni casa, anche la
Ma più isolata, era stata raggiunta almeno
telefonicamente.
Tutte, tranne una.
Era una casa sopra Monte Zovetto, dove
viveva una coppia con cinque figli, tra
cui un bimbo di pochi mesi. A
Cesuna, il paese più vicino, in un sol
giorno erano caduti 180 cm di
neve, ma nei giorni seguenti se ne
Il Forestale n. 25/2004 Don Valentino - Parroco di Foza che nevicava, per la necessità di
erano accumulati oltre due metri e
mezzo e lassù era ancora più alta.
La stradina che portava alla casa era
rimasta chiusa già il secondo giorno
Altopiano di Asiago - Inverno ‘85-’86: un uomo spala la neve
principali e la famiglia era rimasta isolata.
dal tetto della propria abitazione. concentrare i mezzi sulle strade
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