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Roberto Iezzi - NDN/CFS i
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Squadre del Corpo Forestale dello Stato a terra durante le operazioni di bonifica del territorio invaso dalle fiamme. n
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propositiva nella guerra alle fiamme, quella potere di ascolto, trasformando le i
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che invece di scontrarsi con i nemici della segnalazioni nel primo fondamentale
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natura, incontra i suoi alleati, i cittadini, con anello della filiera dello spegnimento. b

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La lotta agli incendi boschivi può oggi contare su un nuovo e sofisticato sistema messo
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a punto dagli esperti del Corpo Forestale dello Stato per agire su alcune delle principali s
cause di incendio doloso. La legge quadro in materia di prevenzione e lotta agli incendi
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n.353/2000, obbliga i Comuni e gli Enti Locali a censire annualmente i terreni percorsi c
dal fuoco, creando un apposito catasto, in modo da applicare con esattezza e rapidità
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le sanzioni e i vincoli del caso, che vanno dal divieto di modificare la destinazione d’uso h
dell’area per 15 anni, all’impossibilità di realizzare edifici, esercitare la caccia o la
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pastorizia, per un periodo di dieci anni. i
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Facendo propri lo spirito e le prerogative della legge, e le indicazioni del legislatore - v
che ha identificato nel Corpo Forestale dello Stato un interlocutore degli enti locali che
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devono predisporre il servizio -, nell’agosto del 2003, a seguito di un accordo di i
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programma con le Regioni Marche e Puglia, sono stati completati i rilievi dei boschi
percorsi dal fuoco durante il periodo estivo. Le coordinate di tutte le aree incendiate
sono state rilevate dai forestali tramite tecnologia G.P.S. e i dati ricavati sono stati
riportati automaticamente su cartografia, grazie a uno specifico programma di
gestione delle informazioni geografiche integrate nei Servizi Territoriali del Sistema
Informativo della Montagna (SIM). Risultato, vere e proprie mappe delle aree bruciate,
complete di ogni informazione sulla proprietà - dalle particelle catastali al nome
dell’intestatario - e sulle tipologie forestali danneggiate pronte per essere consegnate
dalle Regioni alle singole amministrazioni. L’estate del 2004 è stata la volta del Lazio,
Molise e Calabria.
I dati che emergono, rappresentano un’occasione per analizzare il fenomeno degli
incendi boschivi in modo nuovo, offrendo una pluralità di chiavi di lettura che vanno
dal giudiziario all’amministrativo al sociologico, fornendo nel contempo la possibilità
di interventi differenziati e mirati in termine di informazione, prevenzione e repressione.
La conoscenza approfondita del territorio, resa ancor più dettagliata dal progetto
permetterà al Corpo Forestale di terminare entro il 2005 l’Inventario Nazionale Il Forestale n. 23/2004
Forestale dello Stato, richiesto dalla convenzione di Kioto, per censire le superfici
forestali nazionali e le quantità di biomasse totali.
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