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controllo del territorio


          ri degli impianti c’è l’assicurazione civile obbligatoria,  si fa qualche contravvenzione, adesso l’azione princi-
          che molti comunque avevano già prima, e l’obbligo di  pale, non solo nostra, è quella di informare, di preveni-
          mettere in sicurezza la pista”. Questo non significa ab-  re”. In certe zone passano anche 10mila persone, come
          battere ogni albero intorno alla discesa per evitare inci-  Porta Vescovo, ad Arabba, con austriaci, tedeschi, po-
          denti, ma evitare ostacoli in pista. Colleselli chiarisce me-  lacchi, sloveni. “La norma che vale in Italia vale anche
          glio la questione: “il concetto di ostacolo lo abbiamo di-  per loro, quindi anche l’informazione alla partenza de-
          viso in ostacolo naturale, come le piante o i sassi intorno  gli impianti, agli skipass, sui giornali, sarà fondamenta-
          alla pista, e l’ostacolo imprevisto, chiamato anche “insi-  le”. “Innanzitutto sono molto importanti le dieci regole,
          dia” dal punto di vista giuridico. Questi ultimi, come i  bisogna metterle alla partenza e all’arrivo di ogni im-
          cannoni per l’innevamento artificiale o i cumuli di neve,  pianto, su dei tabelloni belli grandi. Devi fare di tutto per
          devono essere segnalati o protetti, oppure, la legge lo pre-  informare la gente, prima di multarla”, sottolinea Mau-
          vede, compito del gestore è chiudere la pista”. I respon-  rizio Iori, maestro di sci che da Corvara organizza giri
          sabili dei comprensori più famosi affermano di essere  con gli sci ai piedi nello splendido panorama delle Do-
          pronti da tempo. “Da parte nostra grossi problemi non ce  lomiti. Poi è anche compito dei maestri insegnare ai pro-
          ne sono. Già da anni abbiamo adottato autonomamente,  pri clienti la sicurezza sulle piste: “Una persona non de-
          in mancanza di una legge nazionale o regionale, un codi-  ve solo saper sciare, ma saper guardare”. “Noi maestri di
          ce di autoregolamentazione e di procedura sulle piste per  sci nelle scuole lavoriamo al 70/80% con i bambini, il
          quanto riguarda segnaletica, sicurezza e prevenzione” af-  che è molto positivo, perché saranno i nostri futuri scia-
          ferma Roberto Termini direttore generale del Sestriere  tori, che si ritroveranno in giro per le piste”, dice Diego
          s.p.a. e promette che “non ci saranno aumenti sul cliente  Bernardi, “sicuramente siamo molto attenti a educare i
          legati alla nuova legge e ai suoi obblighi”.        nostri allievi, non solamente dal punto di vista tecnico,
             Lo stesso concetto è ribadito da Franz Perathoner, di-  ma anche dal punto di vista del comportamento in pista
          rettore generale Dolomiti Superski, che sottolinea l’im-  e sugli sci”. Prima regola dunque il buonsenso e l’intel-
          portanza dell’informazione: “come c’è l’educazione  ligenza di chi scia. E vale per lo sciatore quello che ci ri-
          stradale nelle scuole, sarebbe molto opportuno fare un’e-  corda la nostra Stefania Belmondo: il grande campione
          ducazione per quanto riguarda la montagna e lo sci”. “Già  si vede dalla testa. Soprattutto in montagna.
          in passato abbiamo informato la clientela sull’opportu-
          nità di osservare le norme previste nel decalogo dello                               ROBERTO CHINZARI
          sciatore. Ora vengono anche messi a disposizione mez-
          zi finanziari per informare di più”, commenta Peratho-
          ner. La nuova legge dà anche norme per il fuoripista, per
          lo sci alpinismo, come l’obbligo dell’Arva al seguito, e
          norme, consigli sull’informazione e la preparazione de-
          gli scialpinisti. Inoltre definisce bene anche gli ambiti di
          sci e snowboard, con l’obbligo di attrezzare aree dedi-
          cate alla tavola da neve nei comprensori più grandi.  Lo
          sciatore presto troverà anche una nuova cartellonistica,
          che definirà meglio la pista come difficile, media, peri-
          colosa, e dovrà saper valutare in base alle proprie capa-
          cità. La segnaletica sarà pronta entro sei mesi ed arrive-
          rà nella prossima stagione, insieme al caschetto protet-
          tivo obbligatorio per i minori di 14 anni. Un attrezzo che
          già oggi il 90% dei bambini indossa e che presto potreb-
          be diventare uno strumento di sicurezza diffuso anche
          tra gli adulti. L’obbligo della protezione è sia per gli scia-
          tori che per gli snowboarder. C’è chi ci ricorda che gli
          italiani sciano come guidano, cioè non rispettano le re-
          gole. Ma ora per chi non rispetta alcuni comportamenti,
          come la precedenza a destra agli incroci, il divieto di sta-
          zionare in mezzo alla pista, la traiettoria dello sciatore a
          monte, il sorpasso a distanza di sicurezza e la velocità
          controllata, arriva una multa che va da 20 a 250 euro. Vie-
          ne introdotta anche l’omissione di soccorso: fatto im-
          portante, perché il primo aiuto ad un infortunato talvol-
          ta può anche salvargli la vita.  Le sanzioni vengono ele-                                              Roberto Iezzi - NDN/CFS
          vate dalle forze dell’ordine, ma sono i maestri di sci
          chiamati direttamente a segnalare irregolarità. In questo
          c’è molta teoria, ma la pratica è diversa. “Questa legge  La nuova legge per la sicurezza in montagna costituisce un rinnovato impe-
          ha un problema, che deve essere pubblicizzata sugli im-  gno per il Corpo Forestale, che vigilerà sul rispetto delle norme insieme al-
          pianti, presso gli sciatori”, afferma Colleselli, “anche se  le altre forze dell’ordine.


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