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montagne 2002
getto coerente allo spirito della tagna ad una
legge quadro della montagna, e sorta di “riser-
realizza il collegamento telematico va indiana” o
tra tutte le Comunità Montane e le di vetrina delle
Amministrazioni centrali per l’ero- proprie partico-
gazione di una serie di servizi atte- larità; l’altro
si soprattutto dal mondo agricolo. rischio è di la-
Questa sensibilità trova riscontro sciare la mon-
oggi nelle linee di intervento che il tagna troppo
Governo italiano e il mio Dica- esposta a forme R. Iezzi - NDN CFS
stero in modo particolare, sono di “colonizza-
impegnati ad attuare e che deriva- zione” dall’e-
no dall’analisi dei tanti aspetti che sterno, conse-
caratterizzano il rapporto fra uomo guenti non solo
e territorio. al crescente
È allarmante constatare che, con la flusso di immi-
progressiva rarefazione degli inse- grati, ma anche
diamenti umani nei territori monta- al diffondersi di insediamenti turi- duttivi e potranno gettarsi le pre-
ni, anche la continuità delle tradi- stici e abitativi destinati a presenze messe, non solo per restare, ma
zioni e delle identità culturali tenda stagionali di popolazioni non resi- anche per tornare in montagna.
a scomparire e che vengano meno denti. Oggi affrontiamo i problemi dello
una serie di microattività legate alla In sintesi, si tratta di consolidare, sviluppo della montagna con una
presenza dell’uomo. rivitalizzare e, in alcuni casi, addi- maggiore consapevolezza, avendo
Per questi motivi, riteniamo di rittura ricostituire il tessuto sociale come indicazione i criteri definiti a
assumere come punto di riferimen- ed economico dei nostri territori livello internazionale in materia di
to per le politiche di salvaguardia montani, riconoscendo, innanzitut- sviluppo sostenibile e di sviluppo
del nostro patrimonio montano, il to, il nuovo ruolo che assumuno le rurale.
ritorno dell’uomo e delle sue atti- attività tradizionali e guardando, al Abbiamo il compito di attuare
vità, come garanzia di continuità tempo stesso, con fiducia anche al impegni assunti a livello interna-
non solo della cultura e delle tradi- maggior valore economico che zionale, come la Convenzione
zioni, ma anche della conoscenza oggi possono assumere i prodotti delle Alpi, e di realizzare progetti
del territorio e dei modi per gover- di tali attività, siano esse forestali, sistemici a livello nazionale, come
narlo. agricole, zootecniche o artigianali, il progetto APE e il “Progetto
Un approccio che, pur apparendo a in virtù della loro tipicità e della Foresta Appenninica”.
prima vista conservativo, richiede certificazione ecologica che deve L’impegno del Governo nazionale
invece un grande sforzo in termini essere attribuita al processo pro- e delle Giunte regionali deve esse-
di ricerca di soluzioni innovative duttivo. re innanzitutto quello di adeguare
sul piano economico e sociale, per Solo in questo modo potranno il quadro legislativo per rendere
individuare percorsi ottimali contro essere garantite le condizioni per il coerente l’applicazione dei principi
due rischi di natura opposta. consolidamento delle popolazioni e dei criteri appena richiamati.
Il primo è quello di ridurre la mon- residenti e degli insediamenti pro- È, insomma, necessario un impe-
gno straordinario in termini politi-
R. Iezzi - NDN CFS ci, economici e culturali a cui sono
chiamate tutte le Amministrazioni
nazionali, siano esse centrali,
regionali o locali.
La montagna rappresenta un patri-
monio culturale, naturale ed etnico
che è patrimonio non solo naziona-
le, ma dell’umanità; dobbiamo
costruire un percorso tale che, se
un tempo la montagna divideva, in
un futuro, il più prossimo possibi-
le, possa invece unire uomini, terri-
tori, natura e città.
GIANNI ALEMANNO
Intervento del Ministro delle Politiche Agricole
e Forestali in occasione della cerimonia di aper-
tura dell’Anno Internazionale delle Montagne
celebrato dalla FAO il 15 febbraio 2002.
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