Rivista tecnico-scientifica ambientale dell'Arma dei Carabinieri                                                            ISSN 2532-7828

TECNOLOGIA 
IN VIAGGIO VERSO IRIDE - 1° Puntata
07/08/2024

Marco Di Fonzo
Gen. B. Arma dei Carabinieri (ris)


IRIDE è un ambizioso progetto italiano per l’osservazione della Terra, considerato uno dei più importanti programmi spaziali europei degli ultimi anni. Sviluppato dall’ESA con il supporto dell’ASI, il progetto è stato avviato dal governo italiano nel dicembre 2021. Con un budget di circa 1,1 miliardi di euro, finanziato principalmente dal PNRR, IRIDE prevede il lancio di una costellazione di 70 satelliti entro il 2026.

Il progetto coinvolge 47 aziende italiane e oltre 10 amministrazioni pubbliche, tra cui il Ministero della Difesa e la Protezione Civile. I Carabinieri forestali avranno un ruolo chiave nell’utilizzo dei servizi per monitorare illeciti ambientali e incendi boschivi.

IRIDE offrirà dati grezzi e servizi pronti all’uso per monitorare vari aspetti ambientali e infrastrutturali. La sostenibilità economica futura sarà garantita attraverso la diversificazione dei servizi e collaborazioni con il settore privato della space economy.

IRIDE is an ambitious Italian project for Earth observation, considered one of the most important European space programs of recent years. Developed by ESA with the support of ASI, the project was launched by the Italian government in December 2021. With a budget of around 1.1 billion euros, mainly financed by the PNRR, IRIDE envisages the launch of a constellation of 70 satellites by 2026.

The project involves 47 Italian companies and over 10 public administrations, including the Ministry of Defense and Civil Protection. The Forestry Carabinieri will have a key role in using services to monitor environmental crimes and forest fires.

IRIDE will offer raw data and ready-to-use services to monitor various environmental and infrastructure aspects. Future economic sustainability will be guaranteed through the diversification of services and collaborations with the private sector of the space economy.


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Foto 1: Satellite della costellazione Iride realizzato da Argotec HEO

IRIDE è il nome di un progetto tutto italiano, dedicato all’Osservazione della Terra, molto ambizioso ed innovativo, giudicato da tutta la comunità scientifica come uno dei più importanti programmi spaziali europei di questi ultimi anni che coinvolge, nella sua realizzazione, l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) con il supporto di ASI (Agenzia Spaziale Italiana).

Nel dicembre 2021, il Governo italiano, guidato da Mario Draghi, ha preso la decisione di affidare all’ESA il compito di sviluppare il sistema IRIDE. L’ESA, nota per la sua eccellenza amministrativa e tecnologica, ha lavorato diligentemente per aggiudicare i bandi relativi alla realizzazione dei diversi lotti di satelliti previsti per IRIDE. Questi bandi sono stati aperti solo alle aziende italiane, garantendo una partecipazione nazionale. L’obiettivo era chiaro: completare l’aggiudicazione entro il 31 marzo 2023.

Il programma ha un budget complessivo di assoluto rilievo pari a circa 1,1 miliardi di euro, la maggior parte del quale a valere sui fondi del PNRR e dovrà essere necessariamente completato entro la metà del 2026.

Ben quarantasette sono le aziende italiane, appartenenti alla filiera industriale della Space economy nazionale, coinvolte nella realizzazione del progetto e più di 10 le Amministrazioni italiane destinatarie dell’iniziativa. Tra queste le più rilevanti sono il Ministero della Difesa, la Protezione Civile, il Ministero dell’Interno, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, ma anche le P.A. locali.

Un ruolo particolare rivestono anche i Carabinieri forestali in questa fase del progetto, in qualità di utilizzatori finali, nella messa a punto dei servizi che saranno erogati da IRIDE, per il supporto all’individuazione degli illeciti ambientali e degli incendi boschivi.

Altra caratteristica peculiare di IRIDE è che renderà disponibili, non solo i dati grezzi rilevati, ma soprattutto una serie di servizi dedicati alla P.A. “pronti all’uso” secondo le specifiche fornite dalla stessa, nei due anni antecedenti l’avvio del progetto, finalizzati a monitorare il dissesto idrogeologico, l’ambiente, le foreste, l’agricoltura, gli incendi boschivi, le coste e le aree marine limitrofe, le infrastrutture critiche, la qualità dell’aria e le condizioni meteorologiche.

La sostenibilità economica futura di IRIDE, terminata la fase di messa in orbita dei satelliti e di realizzazione dei sistemi di governo e controllo degli stessi, è un aspetto cruciale per garantire la continuità e il successo del progetto. Il raggiungimento di questo obiettivo si baserà sulla diversificazione dei servizi basati su un’ampia gamma di dati di osservazione della Terra, corredati da analisi ambientali e informazioni geospaziali.

La diversificazione dei servizi consentirà di raggiungere più clienti e di generare entrate da diverse fonti. Altro punto cruciale è la prevista collaborazione con il settore privato della space economy, composto da aziende private, start-up e industrie per sviluppare applicazioni commerciali basate sui dati raccolti. Queste partnership potranno generare entrate attraverso licenze, servizi personalizzati e soluzioni innovative. In sintesi, la sostenibilità economica di IRIDE sarà garantita attraverso una combinazione di servizi diversificati, collaborazioni strategiche, standard di sostenibilità, efficienza energetica e accesso a ulteriori finanziamenti pubblici europei.

Le macro specifiche tecniche riguardanti IRIDE sono le seguenti:

  • IRIDE è un progetto italiano che prevede la messa in orbita di una costellazione di satelliti dedicati all’ambiente e all’osservazione del suolo nazionale;
  • -ogni satellite di IRIDE è concepito come parte di questa costellazione;
  • questi satelliti utilizzeranno tecnologie di osservazione diverse;
  • la costellazione IRIDE sarà dotata di sensori ottici a varie risoluzioni spaziali. Queste risoluzioni spaziali variano dall’alta alla media risoluzione;
  • i sensori ottici copriranno diverse gamme di frequenza, inclusi il pancromatico, il multispettrale, l’iperspettrale e le bande dell’infrarosso;
  • -vanto dell’industria italiana, i satelliti IRIDE saranno dotati anche di sensori SAR. Questi sensori utilizzano il radar ad apertura sintetica per esaminare il suolo terrestre e potranno ottenere immagini a grande risoluzione, con pixel al centimetro, anche in presenza di copertura nuvolosa;
  • IRIDE supererà il semplice “tempo di rivisita” sulla stessa porzione di territorio. Rispetto ai satelliti della Costellazione di Copernicus, l’efficacia di IRIDE sarà notevolmente migliorata. Questo parametro cruciale rappresenta solo uno degli elementi distintivi ed innovativi di IRIDE;
  • complessivamente si parla della messa in orbita di circa 70 nuovi satelliti italiani, della classe LEO (Low Earth Orbit), che ruotano attorno alla Terra su orbite molto basse, dell'ordine delle centinaia di km (tra 500 e 1000 km). Ciascuno di essi eseguirà un intero giro della Terra in circa 90 minuti.

 

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Foto 2: Satellite SAR della costellazione Iride Realizzato da D-Orbit

L’Associazione italiana delle Industrie per lo Spazio (AIPAS) ha valutato il potenziale futuro mercato dei servizi di IRIDE nell’ordine di circa 300 milioni di euro nel solo 2026. Gran parte di questi servizi è destinata alla Pubblica Amministrazione, seguendo una ripartizione simile a quella su scala europea e globale.

Allo stesso tempo, negli Stati Uniti, sta emergendo un ruolo crescente delle attività commerciali nel settore spaziale. Queste attività, che si aggiungono alle attività spaziali pubbliche e di ricerca fondamentale, sono significative per l’industria spaziale in un contesto globalmente competitivo e rispetto alla posizione dell’Europa.

Favorire lo sviluppo delle attività commerciali nel settore spaziale implica una maggiore collaborazione tra enti pubblici, industria privata e istituzioni di ricerca.

Questo approccio sinergico può portare a nuove opportunità, innovazioni e crescita economica nel settore spaziale, ma soprattutto occupazionale per le nostre nuove generazioni.

L’industria spaziale italiana è in continua crescita e richiede una forza lavoro altamente qualificata per affrontare le sfide tecnologiche e le opportunità emergenti di IRIDE.

Il nostro Ministero dell'Università e della Ricerca ha stimato che l’industria spaziale avrà bisogno di circa 36.000 nuovi tecnici nei prossimi anni. Questi professionisti saranno fondamentali per lo sviluppo, la produzione e la gestione di sistemi spaziali avanzati.

Le Università italiane dovranno quindi svolgere un ruolo cruciale nel preparare i giovani laureati per l’industria spaziale. È necessario offrire corsi specializzati nelle discipline scientifiche rilevanti, a favore di ingegneri ambientali, informatici, fisici, matematici, forestali, agronomi, biologi, ma anche ingegneri civili per il minitoraggio delle infrastrutture critiche ed architetti per sviluppare servizi per la tutela del patrimonio storico e monumentale del nostro Paese.