PROTEZIONE CIVILE E PUBBLICO SERVIZIO
IN ABRUZZO SI COSTRUISCE IL FUTURO DELLA PROTEZIONE CIVILE
29/01/2016
di Salvatore Santangelo

La software house aquilana NRGSYS in partnership con HRS (azienda all’avanguardia nella...

Fig. 1 Robot a expo

La software house aquilana NRGSYS in partnership con HRS (azienda all’avanguardia nella realizzazione di biosensori) e in collaborazione con la Oncoxx (spin-off dell’università di Chieti-Pescara) ha realizzato, un Robot in grado di intervenire in situazioni di elevato rischio biochimico: Star (Strong arm, visto che il progetto ruota attorno a un braccio robotico particolarmente performante).
Il progetto è stato finanziato del Polo Capitank della regione Abruzzo ed è stato presentato nella prestigiosa vetrina dell'Expo lo scorso 26 agosto, prima a Casa Abruzzo e poi nel Paglione Italia.
Nico Ciambrone - fondatore di NRGSYS (che negli ultimi anni si è ritagliata un ruolo internazionale nella ricerca e nella applicazione di nuove tecnologie nel campo medico e dell’immagine radiologico) ha così presentato il progetto: "La funzione del Robot, grazie al complesso di sensori realizzato da noi e da HRS, è quella di valutare velocemente e senza rischio per l’operatore medico lo stato del paziente. L'evoluzione di questa iniziativa sarà un robot in grado anche di 'intervenire' sul paziente con terapie di efficacia immediata. Stiamo aprendo una nuova frontiera nella medicina d’urgenza e nella assistenza domiciliare".
Infatti il robot può essere controllato virtualmente da qualsiasi parte del mondo; uno stesso operatore potrà controllare e/o intervenire su molti pazienti: in questo modo Starm potrà sostituire efficacemente una infermiere che assiste persone anziane o comunque malate abbattendo sia i costi sociali che i costi che debbono essere sostenuti dalle famiglie.
Il presidente di HRS, Giorgio Noera ha affermato che "Nelle modalità operative di Star emergono con chiarezza alcuni assunti fondamentali: la ricerca come opportunità, la centralità del trasferimento tecnologico e dell’innovazione, la necessità di un’attenta gestione della dimensione del 'rischio' a cui sono sempre più esposte le nostre società complesse".
Come dicevamo, il progetto è maturato nell'ambito del Polo Capitank che ha visto la luce nel 2012, stabilendo il suo quartier generale all’Aquila, capoluogo della Regione Abruzzo. Questo polo conta molto sulla possibilità di utilizzare le risorse provenienti anche dai quasi 300 milioni di euro corrispondenti al 4% degli oltre 6 miliardi della delibera Cipe sulla ricostruzione post-sisma, quota destinata al rilancio economico e produttivo.
Tra le adesioni a Capitank ci sono le quattro maggiori imprese farmaceutiche, Dompé, Menarini, Sanofi e Alfa Wassermann, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, centri di ricerca, le Università degli Studi dell’Aquila, di Chieti-Pescara e di Teramo, spin-off universitari, e numerose imprese dei settori chimico, farmaceutico, biomedicale, ambientale, logistico, informatico e tecnologico.