Rivista tecnico-scientifica ambientale dell'Arma dei Carabinieri                                                            ISSN 2532-7828

EDUCAZIONE AMBIENTALE
LE ORIGINI DELL’ARBORETO DIDATTICO DELLA SCUOLA FORESTALE CARABINIERI DI CITTADUCALE
24/03/2023
di Silvia MORONTI[1]

 


L’arboreto didattico della Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale, in provincia di Rieti, ha delle origini molto antiche. Nato come orto dei frati del convento francescano nel quale sono collocati attualmente gli Uffici della Scuola forestale Carabinieri, successivamente utilizzato come vivaio di sperimentazione e coltivazione di nuove piante agrarie e ornamentali, conta oggi più di 700 esemplari di specie arboree e arbustive rappresentando una vera e propria palestra didattica sia per i corsisti che svolgono presso questo Istituto di formazione corsi della specialità forestale, sia per gli studenti degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado che aderiscono ai progetti di educazione ambientale presentati dall’Ufficio Divulgazione Naturalistica all’inizio dell’Anno Scolastico.

 

The educational arboretum of the Carabinieri Forest School of Cittaducale, in the province of Rieti, has very ancient origins. Born as a garden of the friars of the Franciscan convent where the offices of the Forestry School are currently located and subsequently used as a nursery to experiment and cultivate new agricultural and ornamental plants, today it has more than 700 specimens of tree and shrub species and represents a real educational gym for the students who carry out courses of the forestry specialty at this training institute and for students of schools of all levels who have joined the environmental education projects presented by the Naturalistic Dissemination Office at the beginning of the School Year. 

 

FOTO 1La parte più antica della Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale (Rieti) è rappresentata da due costruzioni del XIV secolo quali l'ex Convento francescano, la Chiesa sconsacrata di San Francesco e dal suo arboreto didattico un tempo orto dei frati che, nel 1811 in seguito alle soppressioni degli ordini religiosi, venne ceduto da Gioacchino Murat, Re di Napoli e Maresciallo dell’impero con Napoleone Bonaparte, al comune di Civita Ducale, in quel periodo suddivisione amministrativa del Regno delle due Sicilie subordinata alla Provincia “Secondo Abruzzo Ulteriore” con Capoluogo L'Aquila.

Si riporta integralmente il testo dell’atto notarile di cessione del 29 luglio 1811 del giardino del soppresso Convento di San Francesco:

Regno di Napoli –  Oggi, 29 luglio 1811, regnante Gioacchino Napoleone, Re di Napoli e di Sicilia, Principe e Grande Ammiraglio di Francia, costituiti personalmente avanti di me Remigio Fabi, pubblico Notaio nella Comune di Antrodoco, il Sig. Gioacchino Bonafaccia del fu Carlo, attuale sindaco di questa Comune di Civita Ducale, domiciliato nella stessa Comune, strada S. Maria Numero 33 e da me notaio conosciuto, ed il Sig. Salvatore Gioia del Signor Angelo, della città di Napoli, domiciliato in questa Comune di Civita Ducale, strada suddetta numero 46, ricevitore della Registratura e dei demani di questa città, anche a me, notaio, ben cognito, stanno essi costituiti assieme che, avendo la detta comune di Civita Ducale supplicata la Maestà del Re per avere la concessione perpetua il giardino per uso vivaio sito in detta Comune, di spettanza del Real Demanio succeduto ai beni e vendite del soppresso Convento di S. Francesco della istessa Comune di Civita Ducale, con pagarne il canone annuale ne ha ottenuto il presente Real Decreto: Napoli, 3 Giugno 1811 – Gioacchino Napoleone, Re delle Due Sicilie, sui rapporti dei nostri Ministri dell’Interno e delle Finanze, abbiamo decretato e decretiamo quanto segue: Art. 1 – Il comune di Civita Ducale nel secondo Abruzzo Ulteriore è autorizzato di poter censire dai nostri Reali Demani un giardino sito in detta Comune, che prima apparteneva al soppresso Convento di S. Francesco per adibirlo ad uso di vivaio. L’annuo canone da corrispondersi è fissato a Ducati 16,30 giusto l’apprezzo dei periti destinati di concerto dalle parti. Art. 2 – I nostri Ministri dell’Interno e delle Finanze sono incaricati dell’esecuzione del presente decreto. Firmato Gioacchino Napoleone”.

FOTO 2A partire dal febbraio del 1806, molti furono i conventi e i monasteri del Regno confiscati con un crescendo di provvedimenti normativi avversi agli Ordini religiosi. Le cause che determinarono la soppressione degli Ordini religiosi erano legate in parte al bisogno di raccogliere denaro per le casse dello Stato al fine di attuare  indispensabili riforme, in parte alla necessità di denaro per sostenere spedizioni militari, per coprire spese per il riordino dell'apparato statale e per supportare le varie iniziative culturali quali la creazione di biblioteche, musei ecc. Le soppressioni riguardarono quindi anche il complesso conventuale di S. Francesco e il terreno adiacente ceduto al comune di Civita Ducale al fine di crearne un vivaio.

Tutto ciò probabilmente come conseguenza ad un decreto a firma di Gioacchino Murat del 16 febbraio 1810  con il quale venne disposta l'istituzione in vari luoghi del Regno di speciali scuole di agricoltura, l'indicazione della città di Napoli come sede dell'orto botanico e soprattutto la creazione di vivai di piante in ogni comune del Regno di Napoli (BIANCHINI L., 1958; AMICO A., 1958; MESSERI A., 1965).

 Il Decreto sanciva inoltre che ogni capoluogo di provincia dovesse avere una Società di Agricoltura (tramutata con decreto del 30 luglio 1812 in Società Economica) con orto annesso al fine di sperimentare e coltivare piante agrarie e ornamentali.

FOTO 3Lo scopo era quello di dare basi scientifiche al lavoro agricolo e favorire lo studio dell'agricoltura. Infatti, in un articolo del 1839 del barone Durini negli “Annali civili del Regno delle Due Sicilie - Volume XIX Napoli”, si legge: “…........ Le nostre Società economiche pongano studio particolare ne' miglioramenti agrari più acconci a ciascuna provincia, e non con le sterili dottrine, ma dando l'esempio e l'istruzione a' loro concittadini....

Le stesse Società s'incarichino di acquistate le semente più utili, ed i loro orti addivengano semenzai e vivai di belle pianticelle” (MORONTI S. e al., 2011).

Considerata anche la promessa di un premio di vari ducati a chi si cimentasse in nuove coltivazioni, nel terreno dell'ex convento di San Francesco, oltre alle colture iniziate dai monaci non è escluso che siano state sperimentati impianti di nuove specie esotiche, alcune delle quali ancora presenti nell’arboreto.

Il terreno, insieme ai locali dell'ex convento di San Francesco e al mobilio, venne successivamente concesso gratuitamente dal comune all’amministrazione forestale per l’istituzione di quella che divenne nel 1903, la “Scuola pratica di selvicoltura per le Guardie Forestali”.

Nella deliberazione del consiglio comunale di Cittaducale 26 maggio 1905 per approvazione in 2° lettura di deliberazione del 26 febbraio 1899 si legge infatti: “Il consiglio, udita la lettura della propria deliberazione in data 26 febbraio 1899, con la quale si concedeva gratuitamente il locale l'orto sperimentale e tutto ciò che poteva essere necessario compreso il mobilio per l'impianto della scuola delle guardie forestali. Visto l'art. 16r della legge comunale e provinciale con l'unanimità si vota la conferma pienamente in ogni sua parte”.

Le specie arboree e arbustive impiantate nell’orto sperimentale dell’antica Scuola Forestale, costituiscono l’attuale arboreto didattico che conta più di 700 esemplari di piante, palestra didattica dove poter svolgere, durante i corsi di formazione e di aggiornamento dei Carabinieri della specialità forestale, esercitazioni di botanica speciale, dendrometria e selvicoltura nonché incontri di educazione ambientale con le Scuole di ogni ordine e grado con cui collabora l’Ufficio Divulgazione Naturalistica della Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale.

BIBLIOGRAFIA

 

- AMICO A., 1958- Cenni storici dell’orto botanico in Bari. In: Giorn. Bot. It.

- Annali Civili del Regno delle due Sicilie, 1839- Vol. XIX, Napoli.

- Archivio di Stato di L’Aquila- Notaio Fabi 1811- Volume 3405.

- Archivio di Stato di L’Aquila- Prefettura, Serie 1, Affari generali, VII versamento (1900-1917) Categoria 6, Boschi e miniere, Anni 1898-1909- busta 141, Fascicolo 26, Deliberazione del Consiglio Comunale 26 maggio 1905.

- BIANCHINI L., 1839- “Della Storia delle finanze del Regno di Napoli”- Seconda edizione.

- MESSERI A., 1965- L’orto botanico di Bari. Orti botanici delle Università italiane - Istituto di   tecnica e propaganda agraria.

-MORONTI S. e al., 2011- L’amministrazione forestale nella provincia di Rieti dal periodo unitario fino ai nostri giorni. In: Rieti e il suo territorio 150 anni di storia nell’Italia unita. A cura di Roberto Lorenzetti, Archivio di Stato di Rieti, Pp. 477- 498, Rieti.

 



[1] App. Sc. Q. S. Silvia Moronti Scuola Forestale Carabinieri Cittaducale, Biologa, PhD Università degli Studi della Tuscia di Viterbo