Rivista tecnico-scientifica ambientale dell'Arma dei Carabinieri                                                            ISSN 2532-7828

EDUCAZIONE AMBIENTALE
IL RUOLO DEL CFS NELLA PREVENZIONE DEL CONTRABBANDO DELLE TESTUGGINI
24/10/2013
Di Mauro Grano 

Le Tartarughe e le Testuggini sono sicuramente i Rettili più diffusi in cattività

IL RUOLO DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO NELLA PREVENZIONE DEL CONTRABBANDO DELLE TESTUGGINI APPARTENENTI AL GENERE TESTUDO
 
 

Riassunto

Le Testuggini sono animali di notevole valore commerciale. Per questo motivo sono sempre più spesso oggetto di prelievo in natura e di conseguente commercializzazione illegale. Il Corpo Forestale dello Stato riveste un ruolo fondamentale nella prevenzione di questi crimini. A questo scopo sono utilizzati con successo nuovi metodi (sorveglianza informatica e unità cinofile).

Abstract

The Tortoises are animals from high commercial value. For these reasons are increasingly object of collecting in the wild and a consequent illegal commercialization. The Corpo Forestale dello Stato retailed a fundamentals role in the prevention of these crimes. To this purpose, new methods are successfully used (informatics technology surveillance and dog’s unity).

 
 

 

 Le Tartarughe e le Testuggini sono sicuramente i Rettili più diffusi in cattività, in quanto da sempre hanno costituito per l’uomo un elemento di compagnia e di interesse e ciò sia per la loro indole pacata, sia per la loro longevità. Tuttavia, questi Rettili non hanno rivestito solamente il ruolo di animali da compagnia. Sono stati, e lo sono ancora, elementi importanti nella cultura gastronomica e nella medicina di diversi paesi. Nella cultura occidentale vi era nel passato l’abitudine di cibarsi di Tartarughe e Testuggini. Questo costume è invece attualmente molto diffuso presso diversi popoli orientali. Sempre in Oriente, inoltre, la medicina tradizionale fa largo uso di parti di questi animali come rimedio per diversi disturbi (Chen et al. 2009).
L’ordine Testudines Linnaeus, 1758, comprende oltre trecento specie tra Tartarughe e Testuggini (McDiarmid et al., 2012; Van Dijk et al., 2011), e molte di queste sono inserite negli Allegati I e II della Convenzione di Washington, normalmente denominata CITES (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora). Il genere Testudo comprende 5 specie: T. graeca, T. hermanni, T. horsfieldii, T. kleinmanni e T. marginata. La Convenzione di Washington nasce dall’esigenza di controllare e regolamentare a livello mondiale il commercio di specie animali e vegetali. Infatti, lo sfruttamento commerciale, unitamente alla distruzione degli habitat naturali, costituisce uno dei principali motivi di rarefazione e addirittura di estinzione di molte specie.
Ad oggi, ben 177 Nazioni aderiscono a questa Convenzione e, con l’ausilio delle organizzazioni istituzionali preposte, coordinano e controllano la conservazione di circa 36.000 specie di fauna e flora, soggette ad interesse commerciale. L’Italia ha ratificato le normative CITES nel 1975; a causa delle difficoltà emerse nella fase di elaborazione di un’idonea legge di regolamentazione, soltanto nel 1980 lo stato italiano riuscì a disciplinare totalmente tutte le norme (Mereu, 1992). Nel territorio italiano l’organo preposto al controllo delle regole CITES è il Corpo Forestale dello Stato (CFS).

 
 

 

Materiali e metodi

 
Il servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato opera sul territorio nazionale e negli ambiti doganali. L’ufficio centrale ha sede a Roma presso l’Ispettorato Generale e coordina e supporta le attività degli uffici periferici. A livello periferico sono attivi 28 Servizi CITES Territoriali, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Questi uffici svolgono la funzione di prevenzione, controllo e accertamento delle eventuali violazioni. Presso i varchi doganali sono attivi 24 Nuclei Operativi CITES, che hanno la funzione di verifica merceologica, controllo documentale e accertamento di illeciti (Corbetta & Corbetta, 2010). Negli ultimi anni si è evidenziato l’aumento del rischio dei traffici, riguardanti specie tutelate, a seguito dell’enorme utilizzo di Internet. Per contrastare questi traffici illeciti, nel 2011 è stato costituito, con un apposito decreto, presso il Servizio CITES Centrale, un gruppo di lavoro per il monitoraggio sistematico del commercio via web di esemplari protetti. Questo gruppo appositamente istruito ed affiancato dal personale della Polizia Postale, pone sotto controllo giornalmente tutte le transazioni commerciali che avvengono tramite Internet.
Oltre al Gruppo Cinofilo del CFS che utilizza cani della razza Lupo italiano, dal 2005 è attivo un progetto con i cosiddetti Wildlife Detector Dogs, che prevede l’impiego di una particolare unità cinofila. Questa unità utilizza cani di razza Labrador e Golden Retriever addestrati, in particolar modo al rilevamento di specie animali e vegetali occultate nei bagagli. Nel corso dell’addestramento dei Wildlife Detector Dogs, che ha una durata di oltre due anni, non sono mai utilizzati esemplari vivi di animali, ma soltanto il loro odore, ciò al fine di tutelare e salvaguardare il benessere delle specie che queste particolari unità cinofile si accingono a proteggere. Questi “sniffer dogs” sono impiegati nei porti, negli aeroporti e negli uffici postali, in ausilio ai nuclei operativi CITES che operano in ambito doganale. Inoltre costituiscono un concreto aiuto in tutte le attività di controllo nel territorio durante le operazioni di polizia giudiziaria, in particolar modo nella perquisizione di mezzi di trasporto e in qualunque altra circostanza gli uffici preposti ai controlli ne ritengano utile l’utilizzo.
Nell’ambito del presente studio sono stati raccolti i dati relativi ai controlli effettuati nel corso del 2011 e del 2012. Tali dati sono archiviati presso la sede centrale del Comando CITES del Corpo Forestale dello Stato e annualmente resi pubblici attraverso il rapporto denominato Dossier Attività Operative CITES.

 
 
Figura 1 Sequestri nell'anno 2011 suddivisi in classi sistematiche

Risultati

 
La Classe dei Rettili, per la sua natura silente e per l’alto valore commerciale, è molto soggetta a traffico illegale. Nel corso del 2011 sono stati sequestrati 5.275 specie animali e vegetali; di queste ben 3.180 erano costituite da Rettili (1.514 durante controlli territoriali e 1.666 durante controlli doganali). I rimanenti sequestri hanno compreso 429 Mammiferi, 842 Uccelli, 37 Pesci, 117 Invertebrati e 670 Piante.

 
 
Figura 2 Controlli su Testuggini

 
Nel periodo compreso dal 01 gennaio 2012 sino al 31 dicembre 2012, le attività di controllo del Corpo Forestale dello Stato si sono concretizzate in controlli su 21.928 esemplari appartenenti al genere Testudo. A parte 14 esemplari di identificazione incerta, le altre Testuggini controllate sono state 20.296 T. horsfieldii, 1122 T. hermanni, 386 T. graeca, 105 T. marginata e 5 T. kleinmanni.

 
 

 
Nello stesso intervallo di tempo, a seguito dei controlli effettuati, si sono verificati numerosi casi di confisca di animali detenuti illegalmente e privi delle relative documentazioni. I sequestri relativi al genere Testudo nel 2012 hanno riguardato complessivamente 569 esemplari e per la precisione: 124 T. graeca, 441 T. hermanni e 4 T. marginata. Le regioni che hanno avuto il maggior numero di controlli in ambito territoriale, sono state la Toscana e la Lombardia; per quanto riguarda invece gli ambiti doganali le regioni che hanno avuto i maggiori controlli sono state la Puglia ed il Lazio.

 
 

Discussione

 
Purtroppo il traffico illegale di wildlife è una delle cause fondamentali della perdita di biodiversità nel mondo: ogni anno milioni di esemplari di specie animali e vegetali vengono prelevate dal loro ambiente naturale e contrabbandati attraverso i mercati clandestini. L’instancabile lavoro del Corpo Forestale dello Stato, rappresenta una grande ed insostituibile risorsa nella prevenzione e nella repressione di questo genere di crimini. L’Unione Europea costituisce uno dei maggiori mercati mondiali per i traffici di specie protette. Le reiterate violazioni alle norme decretate dalla CITES riguardanti gli scambi commerciali, rendono indispensabile l’aumento degli impegni e dei mezzi per contrastare il commercio illegale. L’uso delle unità cinofile per ricercare animali si è rilevato particolarmente utile, per questo motivo le autorità di controllo della CITES dei vari paesi membri della Comunità Europea, hanno sviluppato un progetto finanziato dalla Commissione Europea denominato “Combattere il commercio illegale di fauna e flora in via di estinzione mediante l’utilizzo di unità cinofile e incoraggiare l’implementazione di progetti simili in tutto il territorio europeo”.

 

Bibliografia

 
Chen T.H., Chang H.C., Lue K.Y., 2009 – Unregulated Trade in Turtle Shells for Chinese Traditional Medicine in East and Southern Asia: The case of Taiwan. Chelonian Conservation and Biology: May 2009, Vol. 8, N° 1, pp. 11-18.
 Corbetta L., Corbetta C., 2010 – CITES Convenzione sul commercio internazionale di specie di fauna e flora minacciate di estinzione. Edagricole, Bologna. 215 pp.
 McDiarmid R.W., Foster M., Guyer C., Whitfield Gibbons J., Chernoff N., 2012  - Reptile Biodiversity. Standard methods for inventory and monitoring. University of California Press. 412 pp.
 Mereu U., 1992 – La Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione. Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste. Corpo Forestale dello Stato. Roma. Collana Verde 88/1992. 237 pp. 
 Van Dijk P.P., Iverson J.B., Shaffer H.B., Bour R., Rhodin A., 2011 – Turtles of the word, 2011 update: annotated checklist of Taxonomy, Synonomys, Distribution, and Conservation status. Conservation Biology of Freshwater turtles and tortoises. Chelonian Research Monographs 5: 000-165 – 000.242.