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Editoriale

Copertina del numero
Copertina della Rassegna dell'Arma - N.4 - Ottobre-Dicembre


L’articolo di apertura, redatto da un Consigliere della Sezione regionale di controllo per il Lazio della Corte dei conti, affronta il complesso tema dei controlli nei confronti delle Regioni e degli altri enti territoriali, che gestiscono il 75% della spesa pubblica.

I principi della “buona amministrazione” e della “sana gestione finanziaria”, e quindi del “buon andamento” di cui all’art. 97 della Costituzione, ispirano l’attività di governo a tutti i livelli e la loro applicazione concreta è verificata dall’apparato della giustizia amministrativa e dal sistema dei controlli amministrativi, sia interni sia esterni.

In tale ambito appare fondamentale l’esame preventivo della Corte dei conti degli atti di programmazione/pianificazione per l’uso delle risorse pubbliche dell’ente controllato, fase in cui si possono verificare eventuali sperperi di denaro pubblico, sino alla verifica globale degli effetti sui destinatari dell’attività amministrativa. D’altra parte, l’attuale dettato normativo non delinea esattamente le tipologie di controllo all’interno dei diversi contesti organizzativi e istituzionali e, soprattutto, non fornisce strumenti efficaci per testare la “managerialità” della dirigenza nella fase di esecuzione dell’attività di programmazione/pianificazione.

Sembra, pertanto, indispensabile sensibilizzare ulteriormente i funzionari all’adozione di nuovi metodi e tecniche di gestione e disporre di un sistema di controlli sicuro e pertinente. Da quest’ultimo punto di vista, può comunque dirsi che la Corte dei conti, grazie alla sua diffusa presenza sul territorio, sta da tempo esercitando un ruolo di garanzia del rispetto di tali principi in tutti gli ambiti della pubblica amministrazione.

Lo studio successivo, redatto da un Ufficiale in servizio nella nostra Scuola quale Insegnante di Psicologia nell’ambito della Cattedra di servizio di Stato Maggiore e Tecnica Professionale, esamina lo Stress Inoculation Training (SIT), tecnica utilizzata nell’ambito di alcune forze armate per la gestione dello stress in contesti operativi ed in particolare per quei militari impiegati, con sempre maggior frequenza, in operazioni “fuori area” ad alto rischio.

Tale metodica, in sostanza, ha lo scopo di fornire al personale interessato gli strumenti di conoscenza e di competenza per limitare gli effetti dannosi derivanti dallo stress, preventivamente e successivamente all’impiego in zona di combattimento.

Il programma SIT, attraverso procedure ben distinte, si propone di “somministrare” al soggetto quegli “anticorpi” che possano prevenire gli effetti dannosi dello stress, a similitudine di un “vaccino”.

Questa interessante analisi del trattamento cognitivo-comportamentale utilizzata in ambito militare, ideata negli anni ’70 e tuttora utilizzata, ci fa ben comprendere l’importanza del supporto psicologico nelle operazioni belliche moderne e, per conseguenziale estensione, anche in quelle attività istituzionali caratterizzate da episodi originatori di forti situazioni di stress.