Cambio al Comando della Scuola Ufficiali Carabinieri

Il 5 settembre 2012, il Gen. D. Ugo Zottin ha ceduto il comando della Scuola al Gen. D. Giovanni Nistri.
Alla cerimonia ha presenziato il Gen.C.A. Clemente Gasparri, Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e Comandante delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri, che ha rivolto un indirizzo di saluto ai due Ufficiali Generali in avvicendamento.

Saluto del Gen. D. Ugo Zottin, comandante cedente

Volge oggi al termine, dopo circa quattro anni, questa straordinaria ed esaltante esperienza professionale ed umana.
Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, personale civile della Difesa e delle imprese assuntrici, a voi il mio ringraziamento per avermi sostenuto nella quotidiana attività ed in particolare un grazie colmo di affetto a voi Ufficiali frequentatori, per il giovanile entusiasmo trasmessomi che ha rinvigorito il mio, consentendomi di riversarlo su di voi unitamente alla mia esperienza professionale e di vita.
 Se quattro anni fa avevo espresso l’orgoglio ed in particolare l’emozione di tornare alla Scuola quale Comandante dopo avervi trascorso altrettanti anni da Comandante di Sezione, potete ben comprendere i sentimenti e le emozioni che oggi, in maniera ancor più intensa e tumultuosa riempiono il mio animo.
Desidero manifestare i sentimenti della mia riconoscenza al Corpo Docenti, civile e militare, che con encomiabile passione e straordinario impegno ha fornito in misura determinante il proprio contributo al compimento della missione della Scuola.
Abbiamo con voi tutti vissuto e condiviso quattro anni intensissimi, ricchi di tante soddisfazioni e caratterizzati da importanti innovazioni nella formazione degli Ufficiali (e tante ancora da attuare dal corrente anno accademico) nonché nell’ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture che hanno consentito di raggiungere una maggiore efficienza complessiva.
Nel rendere un deferente omaggio alla Bandiera della Scuola, rivolgo un pensiero commosso a quanti, qui formatisi, sono caduti nell’adempimento del dovere, ed invio un particolare saluto ai militari dell’Arma in congedo che, in varie circostanze ci sono stati vicini e di esempio con immutata fede nell’Istituzione.
Un saluto ed un ringraziamento alla Rappresentanza Militare che mi ha affiancato in questi anni con una collaborazione sollecita e costruttiva.
Al Generale Nistri, al quale sono da tempo legato da sentimenti di profonda stima ed amicizia, l’augurio più sentito di ogni soddisfazione nell’incarico che si accinge ad assumere.
Ed infine mi rivolgo ancora a voi, Ufficiali frequentatori, con l’auspicio più affettuoso di proseguire con passione, dedizione ed entusiasmo nell’impegnativo percorso formativo intrapreso, con la sicura consapevolezza che costituite l’investimento più prezioso ed insostituibile per l’Arma.

Discorso del Gen. D. Giovanni Nistri, comandante subentrante

Rivolgo anzitutto un riverente omaggio alla Bandiera d’istituto e un commosso pensiero ai nostri Caduti e a quelli di tutte le altre Forze Armate e di Polizia. Saluto con rispettosi sentimenti il Signor Generale di C.A. Clemente Gasparri, Vice Comandante Generale e Comandante delle Scuole, le Autorità civili, militari e religiose, l’intero Corpo Docente e i gentili ospiti intervenuti, nonostante la data e l’orario insoliti. Esprimo sentimenti di grata vicinanza ai commilitoni dell’Associazione Nazionale Carabinieri qui presenti, a testimoniare un impegno che travalica le vicende temporali di ognuno, e formulo espressioni di sincera deferenza a tutti i Comandanti che mi hanno preceduto nell’incarico, consapevole della gravosa eredità che mi viene da loro trasmessa in termini di professionalità, di stile, di competenza, di capacità.
 Ringrazio sin da ora tutto il quadro permanente, militari e personale civile, per la collaborazione che, ne sono certo, ciascuno intenderà fornirmi senza riserve mentali, per agevolare da subito il mio inserimento e per supportare nel tempo la mia azione di comando. Parimenti, nel salutare il Consiglio di Base della Rappresentanza Militare, rivolgo a tutti i delegati il fiducioso auspicio di una franca e proficua collaborazione, conscio dell’importanza dei compiti loro devoluti.
Al Signor Generale D. Ugo Zottin, a cui ho il singolare privilegio di subentrare per la terza volta in un incarico e che mi gratifica della sua sincera amicizia, auguro ogni ulteriore meritata soddisfazione, a premessa di futuri riconoscimenti professionali e personali, e ogni bene per la sua bella famiglia.
A mia moglie, Raffaela, e ai miei due figli, Simona e Riccardo, rinnovo il mio più caldo e affettuoso ringraziamento per essere vicini a me anche in questa nuova esperienza, così come lo sono stati stamane, alla omologa cerimonia presso la Legione Carabinieri Toscana, e come lo sono sempre stati nei momenti più belli come in quelli più difficili della mia vita. Quando, da giovane Sottotenente, insieme con i miei colleghi di corso e con i nostri anziani inaugurammo questa sede, non avrei mai potuto immaginare che, 36 anni dopo, avrei assunto il comando della Scuola, scelta che mi onora e per la quale desidero esprimere un fervido ringraziamento al signor Comandante Generale. Soprattutto, 36 anni fa non avrei mai potuto immaginare l’emozione che sto ora provando e che credo costituisca il lascito più prezioso degli insegnamenti allora ricevuti, pregni certamente di conoscenze giuridiche, professionali, tecniche, ma, soprattutto, di tensione morale e di motivazione.
La stessa tensione morale e la stessa motivazione che vorrei trasmettere a ognuno di Voi, giovani e meno giovani Ufficiali frequentatori, perché esse sono, in definitiva, la cifra distintiva della nostra professionalità, laddove l’inestimabile prerogativa del comandare non può limitarsi all’impartire ordini che siano chiari, logici, esaurienti, eseguibili, ma dev’essere sostenuta dall’amore in ciò che si sta facendo e avvalorata dall’esempio. Spero di riuscire in questo mio intento, e assicuro il mio impegno più entusiasta, sapendo che in ciò sarò ben supportato da tutti i collaboratori e che, per il resto, avete la ineguagliabile fortuna di poter godere degli insegnamenti di Docenti civili di primo piano e di Insegnanti e Istruttori militari di pari livello. Tuttavia, cari Ufficiali frequentatori, molto dipende da Voi, forse la maggior parte. E su questo, ognuno è costantemente chiamato a una profonda riflessione. Ricordo infatti a noi tutti le parole di Khalil Gibran Khalil sull’insegnamento, ne “Il Profeta”:
“Nessuno può rivelarvi alcunché, eccetto ciò che già riposa semiaddormentato alle radici del vostro sapere…. L’astronomo può parlarvi di ciò che conosce dello spazio, ma non può consegnarvi la sua conoscenza. Il musicista può cantarvi del ritmo che pervade il creato, ma non può donarvi l’orecchio che arresta quel ritmo, né la voce che lo riecheggia. E colui che è abile nella scienza dei numeri può illustrarvi il mondo dei pesi e delle misure, ma non può condurvici.
Perché la visione di un essere umano non presta le sue a un altro essere umano. E, come ognuno di voi è da solo nella coscienza di Dio, così ognuno deve essere solo nella sua conoscenza di Dio e nella sua conoscenza della terra”.
A tutti, a me per primo, auguro buon lavoro. Grazie.