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  • Anno 2011
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  • N.3 - Luglio-Settembre
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Editoriale

Copertina del numero


Lo studio di apertura esamina un argomento di attualità: la tossicodipendenza dei minori sotto il profilo criminologico. Il consumo giovanile di stupefacenti nelle sue diverse forme e i relativi comportamenti devianti e criminali hanno assunto ormai dimensioni preoccupanti per la complessità dei fenomeni. I ragazzi, oltre ad essere soggetti ad alto rischio di tossicodipendenza, sono anche soggetti ad alto rischio di controllo sociale: l’adolescenza rappresenta, infatti, quel periodo in cui si ha voglia di sperimentare, trasgredire, sentirsi adulti e indipendenti. Diventa, quindi, necessario affrontare il problema della prevenzione, aiutando i giovani a stimolare la propria autostima e a rafforzare le proprie capacità di autocontrollo.
L’articolo successivo affronta una materia assai complessa: l’attività di Polizia Militare nell’ambito delle basi militari alleate in Italia. La mancata redazione/aggiornamento degli accordi tecnici, previsti per ogni installazione straniera, e le mutate condizioni storico-politico-sociali hanno creato nella gestione della specifica attività investigativa non pochi dubbi interpretativi in ragione del principio di extraterritorialità e della competenza giurisdizionale dello Stato ospitante. Dopo l’introduzione e l’esposizione dei riferimenti normativi, l’Autore ha comunque privilegiato un profilo assolutamente pratico in relazione alle competenze devolute alle Autorità militari italiane.
L’approfondimento sul fenomeno della ‘Ndrangheta costituisce il tema seguente della rubrica. Con particolare riferimento alla situazione della provincia di Reggio Calabria, gli Autori dello studio, Ufficiali dell’Arma, analizzano l’articolazione dell’organizzazione mafiosa in quella realtà. Le infiltrazioni negli enti pubblici e lo strapotere economico acquisito, condizionano l’andamento delle stesse istituzioni: assunzioni di lavoratori socialmente utili, impieghi a tempo indeterminato, controlli amministrativi ed in materia urbanistica, edilizia e appalti. L’obiettivo è l’opportunità di riciclaggio e gestione delle risorse locali nonché l’acquisizione del "consenso popolare" per il controllo del territorio. Lo scioglimento dei Consigli comunali per infiltrazione mafiosa costituisce, pertanto, l’azione di contrasto più efficace attraverso la quale lo Stato interviene in tali situazioni di illegalità anche se da questo provvedimento non deriva necessariamente un procedimento penale.
In chiusura proponiamo un interessante spunto di riflessione in materia di appalti pubblici elaborato da un Ufficiale in forza al Servizio Amministrativo della nostra Scuola. L’Autore, attraverso una panoramica della dottrina che regola il particolare settore, analizza le modalità dell’aggiudicazione nella contrattualistica pubblica, sottolineando come la distribuzione delle risorse ad essa destinate influenzi fortemente le economie degli Stati: a livello europeo, ad esempio, sono quantificabili in un terzo del PIL.
Buona lettura.