Cambio al comando dellaScuola Ufficiali Carabinieri

Il 2 ottobre 2008 il Gen. D. Massimo Iadanza ha ceduto il comando della Scuola al Gen. D. Ugo Zottin.
Alla cerimonia, svoltasi nel Piazzale delle Bandiere, ha presenziato il Comandante delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Corrado Borruso.

Un momento della cerimonia





Saluto del Gen. D. Massimo Iadanza, comandante cedente

Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri!Gen. D. Massimo Iadanza
Lascio oggi - dopo oltre due anni - il prestigioso comando della nostra Scuola Ufficiali.
Mi allontano da Voi con l’animo colmo di intensa emozione, ma anche con grande orgoglio e profonda soddisfazione, poiché in questo periodo ho avuto modo di constatare l’incondizionata disponibilità e la superba professionalità con cui tutti avete assolto il Vostro delicato compito, fornendo validissimo ed entusiastico sostegno allo svolgimento del mio incarico.
Esprimo sentimenti di riconoscenza e stima al Corpo Docenti, civile e militare, che, con encomiabile passione e tenace abnegazione, ha contribuito in maniera determinante al compimento della missione della Scuola.
Con Voi tutti abbiamo vissuto un biennio intensissimo, ma ricco di grandi soddisfazioni e caratterizzato da importanti innovazioni nella formazione degli Ufficiali e nell’ammodernamento delle strutture che hanno permesso di acquisire un prestigio sempre crescente e di raggiungere una maggiore efficienza complessiva.
Desidero rendere un deferente omaggio alla Bandiera dell’Istituto e rivolgere un pensiero commosso a quanti, qui formatisi, sono caduti nell’estremo adempimento del dovere.
Un particolare saluto invio ai commilitoni non più in attività di servizio che ci affiancano sempre con immutata fede e alla Rappresentanza Militare che, conscia del suo ruolo, mi ha offerto collaborazione costruttiva, attenta e molto apprezzata.
Al Generale Ugo Zottin, collega e amico di vecchia data, rivolgo il mio caloroso augurio per ogni futuro successo.
Agli Ufficiali frequentatori auspico affettuosamente di proseguire nel percorso formativo intrapreso con passione, stile ed entusiasmo, nella consapevolezza che il successo quali comandanti di uomini non potrà mancare se agiranno sempre con fede, onestà, lealtà, straordinaria generosità e silente operosità.
Viva la Scuola Ufficiali!
Viva l’Arma dei Carabinieri! Viva l’Italia!

Discorso del Gen. D. Ugo Zottin, comandante subentrante

Assumo oggi il Comando della Scuola con orgoglio, emozione ed entusiasmo, grato per la fiducia concessami nell’affidarmi tale esaltante incarico.Gen. D. Ugo Zottin
A voi Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, al personale civile ed alle vostre famiglie porgo il mio vivo e cordiale saluto, sicuro di poter contare sulla generosa, fattiva e convinta collaborazione di tutto il Quadro Permanente per poter assolvere compiutamente e degnamente gli impegnativi compiti che mi attendono.
Rivolgo il mio deferente pensiero alla Bandiera ed ai nostri Caduti di ogni tempo e luogo ed in particolare a coloro formatisi presso questo Istituto.
Un sentito omaggio e ringraziamento ai Comandanti che mi hanno preceduto ed ai militari dell’Arma in congedo per quanto hanno fatto e ancora fanno per l’Istituzione.
Ai docenti civili e militari, autorevole e qualificata compagine preposta alla formazione ed aggiornamento di tutti gli Ufficiali, il mio riconoscente saluto per la preziosa attività svolta.
Un saluto cordiale alla Rappresentanza Militare con l’auspicio di un sereno e proficuo lavoro per corrispondere al meglio alle esigenze del personale.
Al Generale Massimo Iadanza, al quale sono da tempo legato da sentimenti di profonda stima ed amicizia, l’augurio più fervido di ogni soddisfazione nel futuro incarico.
Ed infine a voi, in particolare, Ufficiali frequentatori tra i quali dopo tanti anni ritorno dopo esservi stato da Comandante di Sezione, assicuro la mia costante e attenta vicinanza professionale e umana, perché possiate seguire con dedizione, passione ed entusiasmo l’impegnativo percorso formativo che vi attende, ben consapevoli che rappresentate l’investimento più prezioso ed insostituibile dell’Arma.

Intervento del Comandante delle Scuole, Gen. C.A. Corrado Borruso

Desidero rivolgere il mio riconoscente saluto alle Autorità, alle gentili Signore, ai Colleghi dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Onaomac, alla Rappresentanza militare ed a tutti coloro che con sentimenti di amicizia hanno voluto partecipare a questa semplice cerimonia di avvicendamento nel Comando della Scuola Ufficiali.Gen.C.A. Corrado Borruso
La loro presenza è la più importante testimonianza dell’affetto che nutrono verso l’Arma ed, in particolare, verso questo prestigioso Istituto d’istruzione. Il passaggio delle consegne e della Bandiera tra due Comandanti è un momento di grande partecipazione emotiva per i due attori principali, ma è anche un momento estremamente importante per l’intero reparto, in quanto la peculiare fisionomia di un Comando è strettamente correlata alla personalità del suo Comandante, alle sue capacità, alle sue esperienze ed al suo carisma. Ed a distanza di due anni dalla cerimonia che ha visto il Generale Iadanza assumere il Comando della Scuola, posso dire, senza tema di essere smentito, che la fisionomia assunta dalla Scuola Ufficiali Carabinieri è quella di un Istituto ai massimi livelli ipotizzabili. Il Generale Iadanza ha messo a frutto la sua lunga esperienza presso gli Istituti d’istruzione dell’Istituzione, sia la Scuola Marescialli sia questa stessa Scuola, e, soprattutto, presso i Reparti Operativi per apportare, in primo luogo, al sistema formativo degli Ufficiali dell’Arma quelle piccole correzioni, quelle novità che erano necessarie per renderlo maggiormente attuale. Il sistema formativo, in relazione alla tipologia dei vari corsi, vede convivere insegnamenti universitari, finalizzati al conseguimento della laurea o di crediti formativi, materie professionali e materie militari, finalizzate a fornire gli elementi teorici di base utili all’esercizio delle funzioni proprie degli Ufficiali. Difettava, però, soprattutto per la sua durata, troppo breve in relazione agli ambiziosi obiettivi che si pone, di quegli aspetti pratici, indispensabili per mettere il personale in condizioni di svolgere subito ed al meglio, non appena giunto al reparto, le sue attribuzioni. Ed è in questa direzione, peraltro tracciata dal signor Comandante Generale, che il Generale Iadanza si è mosso con l’entusiasmo che gli è proprio, con la sua capacità organizzativa e con il suo calore umano, conseguendo risultati sicuramente importanti. Ne sia testimonianza per tutte l’esercitazione che lo scorso anno accademico ha concluso il periodo addestrativo e che ha visto coinvolti tutti i corsi in uno sforzo veramente notevole ottenendo risultati di piena soddisfazione. Nella formazione dei giovani Ufficiali quali Comandanti, il Generale Iadanza, con il suo personale contributo all’addestramento, ha dato il meglio di sé, mostrando come la via del dovere e dell’esempio è sempre la più idonea, anche oggi, a guidare i nostri reparti e il nostro meraviglioso personale verso l’obiettivo fondamentale della nostra Istituzione che è quello di garantire il valore della sicurezza, nello svolgimento della vita quotidiana di una società evoluta.
Ma anche l’aspetto infrastrutturale e logistico non è sfuggito alle cure del Generale Iadanza, talché tra interventi conclusi ed interventi in itinere la Scuola si presenta oggi ulteriormente migliorata e pronta ad accogliere tutte le più importanti manifestazioni dell’Arma. Di questo caro Massimo voglio darti atto, pur consapevole che non è in queste semplici e poche parole che si può esaurire il bilancio estremamente positivo della tua attività, ma l’occasione mi è propizia anche per ringraziare pubblicamente tutti i tuoi collaboratori che in mezzo a mille difficoltà ti hanno seguito, interpretando al meglio tutte le direttive da te impartite. A te, caro Ugo, che ti accingi ad assolvere l’incarico esaltante di Comandante di questa bellissima Scuola, rivolgo l’invito a dare continuità all’azione del tuo predecessore nel solco sinora tracciato, sicuro  che sarai agevolato dalla tua competenza, dalla capacità professionale, dalla serietà e grande  umanità che ti sono proprie e che ho avuto modo di apprezzare personalmente nel corso dei lunghi anni di conoscenza e stima che caratterizzano i nostri rapporti.
A voi, giovani Ufficiali, l’esortazione a trarre dall’esempio e dagli insegnamenti che quotidianamente ricevete dai vostri superiori, i valori che sono propri della nostra Istituzione, la fedeltà, la disciplina, l’onore, che vi consentiranno di fare sempre più grande la nostra Arma dei Carabinieri.