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  • Anno 2008
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  • N.4 - Ottobre-Dicembre
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Editoriale

Copertina del mese

Nell’assumere l’incarico di Direttore Responsabile della Rassegna dell’Arma, desidero inviare un caloroso saluto a tutti i nostri affezionati lettori ed un particolare ringraziamento a quanti collaborano alla rivista, contribuendo alla sua crescita e diffusione.
La Rassegna è ormai un riconosciuto patrimonio culturale dell’Arma, che va accuratamente custodito e vivificato. Da più di undici lustri la Rivista si occupa dell’aggiornamento tecnico, scientifico e dottrinale dei propri Quadri e dell’approfondimento della cultura professionale, recando contributi fecondi e significativi. Una Rivista pienamente partecipe dell’identità istituzionale dell’Arma, costituendo un valido punto di riferimento per tutti i suoi appartenenti e per coloro che intendono avvicinarsi ai temi professionali e culturali proposti.
I temi maggiormente curati saranno proprio quelli connessi con gli aspetti professionali, siano essi tecnici, giuridici o militari. La professionalità è una risorsa fondamentale per rispondere alle aspettative della comunità e svolgere la propria missione con competenza, sicurezza ed efficienza operativa. Non trascureremo della professionalità l’indispensabile componente etica che si radica nello spirito di servizio del Carabiniere e costituisce, da sempre, la tradizionale filosofia morale del comportamento istituzionale e personale dell’appartenente all’Arma.
Sarà anche esaltata l’importanza della prospettiva culturale, cioè della capacità di interpretare e valutare le esigenze della nostra società, dell’attitudine a comprendere e a farsi capire e, infine, della consapevolezza del proprio ruolo istituzionale in un mondo multiculturale, globale e complesso.
La cultura è importante per sviluppare “un’anima pensante” in chi è chiamato a dare risposte immediate e concrete, perché non manchi mai la capacità di riflettere in profondità e la possibilità di potersi confrontare con le tematiche più diverse e di ampio spessore. È anche necessario che la cultura sia “operativa”, sia cioè la materializzazione di un patrimonio di conoscenze e capacità applicative, utile ogni giorno per la costruzione della legalità e della civile convivenza. La preparazione tecnica, l’implementazione delle procedure, l’abilità pratica sono attitudini irrinunciabili che devono essere sedimentate e continuamente esercitate perché la cultura e la teoria generale producano frutti quotidiani.
L’impegno sarà oneroso, ma sicuramente entusiasmante. Lungo la linea tracciata dai miei illustri predecessori sarà, quindi, dato massimo impulso alle tematiche di carattere militare, giuridico e tecnico-professionale, proponendo nella rubrica “Studi” qualificati contributi di pensiero e nel settore “Attualità e Commenti” sintetiche e aggiornate informazioni sui temi d’attualità.
Ampio spazio continuerà ad essere dedicato alle rubriche di legislazione e di giurisprudenza, per un aggiornamento costante sulla produzione normativa e sulla sua interpretazione. La conoscenza esatta delle norme è il presupposto principale del nostro operare, ma anche il cosiddetto “diritto vivente” è necessario per orientarsi nel mondo giuridico: la sua complessità è pari all’attuale stadio dello sviluppo economico e sociale. È fondamentale sottolineare l’importanza della giurisprudenza penale che ogni giorno ci indica le migliori strategie investigative e i valori fondamentali da tutelare nell’interesse dell’intera comunità. Allo stesso modo ampio spazio sarà dedicato alla giurisprudenza amministrativa, gelosa custode della legalità dell’azione amministrativa e sempre attenta nel delineare i limiti del corretto uso del potere discrezionale riconosciuto ad ogni pubblica amministrazione, in un’ottica di garanzia e di efficienza istituzionale.  
Nella rubrica “Informazioni e Segnalazioni” si cercherà di proporre all’attenzione dei lettori quanto di meglio produce il mondo editoriale in campo militare, giuridico, professionale e delle scienze sociali, politiche e criminologiche.
Adeguato spazio continuerà, inoltre, ad essere conferito alla nostra storia per consolidare le nostre radici e consentire di intensificare il dialogo con il glorioso passato dell’Istituzione.
Questi gli intenti; gli auspici sono strettamente legati ai nostri lettori e ai nostri collaboratori. A loro una calorosa esortazione ad essere vicini alla Rassegna, a sostenerla con l’affetto e l’attenzione di cui sono capaci, a criticarla, perché no, se ciò vuole dire crescere e migliorare insieme.
Un augurio di buon lavoro ai componenti della Redazione.
Un rinnovato, caloroso saluto a chi mi ha preceduto e, in particolare, al Gen. D. Massimo Iadanza per la qualificata e appassionata opera svolta, che ha consentito alla nostra Rassegna di essere sempre più rispondente alle aspettative di tutti.

Gen. D. Ugo Zottin