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  • Anno 2006
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  • N.2 - Aprile-Giugno
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Editoriale

Copertina del numero

Copertina della Rassegna dell'Arma - N. 2 - Aprile - Giugno 2006



Proponiamo con questo fascicolo il testo della conferenza tenuta, presso la Scuola Ufficiali, dal Presidente del Consiglio di Stato, dott. Alberto De Roberto, sui motivi di fondo della nuova legge sull’azione amministrativa. La novella legislativa ha certamente ricercato ed ottenuto un delicato equilibrio tra sempre più pressanti esigenze di speditezza dell’attività delle pubbliche amministrazioni e istanze di partecipazione democratica da parte dei cittadini alla formazione dei provvedimenti che, comunque, li riguardano. Segue un interessante articolo, di estrema attualità, sugli aspetti legali delle operazioni di mantenimento della pace.

Lo studio analizza la normativa internazionale e nazionale sulle missioni militari all’estero, non dimenticando alcun aspetto giuridico inerente ad operazioni così complesse e articolate, compresi quelli riguardanti le regole di ingaggio, il trattamento delle eventuali persone catturate, la tutela dei dati sensibili e le richieste di risarcimento di danni subiti. L’analisi delle memorie digitali, al fine di individuare indizi ed elementi probatori che possano supportare l’attività investigativa è il contenuto del successivo articolo, condotto con particolare rigore e completezza da due qualificati ufficiali del Reparto Investigazioni Scientifiche di Roma. L’articolo tratta i principali problemi applicativi del Forensic computing con particolare riguardo al processo di identificazione, alla conservazione delle prove digitali e all’analisi forense dei dati. Chiude la rubrica "Studi" un saggio storico sulla preparazione e la mobilitazione generale dell’Esercito italiano all’inizio della Prima guerra mondiale.

L’interessante studio analizza il difficile momento organizzativo dell’Esercito, le linee fondamentali della controversa "Operazione Camoscio", gli aspetti relativi alla difesa territoriale e agli armamenti e, infine, le operazioni di mobilitazione finale e della radunata. Con il presente fascicolo concludo la mia esperienza di direttore responsabile della Rassegna dell’Arma dei Carabinieri. Lascio la direzione della rivista con la profonda convinzione del valore della cultura, della sua insostituibile funzione di orientamento nelle scelte concrete, di formazione morale e spirituale, di guida sicura ed illuminante, nella quotidiana missione di servizio che ogni carabiniere adempie giorno dopo giorno, in tutti i contesti operativi nei quali viene chiamato ad agire. La Rassegna ha sempre rappresentato un valore culturale per l’Istituzione e il luogo elettivo del confronto dialettico, dove idee, opinioni, proposte, studi hanno trovato sempre adeguato spazio per la loro esposizione e la loro divulgazione.

Particolarmente orgoglioso di aver potuto dirigere la Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, esprimo la mia gratitudine a quanti l’hanno costantemente sostenuta con autorevoli apporti di pensiero o, soltanto, con affetto e dedizione da lettori interessati ed appassionati. L’esperienza che si conclude con questo numero della rivista, coincide anche con un altro momento per me significativo ed emozionante: lascio, infatti, il comando della Scuola Ufficiali Carabinieri che ho retto con altrettanto orgoglio ed incondizionata passione. Un sentito grazie a tutti i miei collaboratori che hanno alacremente ed incondizionatamente sostenuto il mio lavoro e condiviso le mie responsabilità. Al generale Massimo Iadanza che mi sostituirà nell’incarico di comandante della Scuola Ufficiali e che dal prossimo numero assumerà la funzione di direttore responsabile di questa gloriosa e storica rivista, gli auguri più sinceri di ogni migliore successo.