• >
  • Media & Comunicazione
    >
  • Rassegna dell'Arma
    >
  • La Rassegna
    >
  • Anno 2004
    >
  • Supplemento al N.4
    >
  • I Sessione
    >

Cap. Tiit Kirsipuu (delegazione estone)

Buongiorno, Signore e Signori, Generali, sono un rappresentante dell’Estonia, rappresento il Dipartimento di investigazioni e di polizia militare dello Stato Maggiore estone. Mi è stato chiesto di illustrarvi una breve presentazione sulla nostra esperienza di cooperazione con i Carabinieri. Oggi, il Dipartimento di investigazioni e di polizia militare dello Stato Maggiore estone è responsabile della cooperazione dell’MSU nell’ambito del Centro delle operazioni di pace estoni. Il compito principale è di coordinare tutte le attività in Estonia e nell’area di missione. Altro compito è la responsabilità dell’addestramento del personale. In ques’ultimo settore ci sono dei cambiamenti in corso e stiamo coordinando il processo di evoluzione. Abbiamo cominciato le missioni internazionali nel ’95, con una missione delle Nazioni Unite in Croazia; oggi siamo anche in Iraq. Attualmente, ci sono quasi 700 persone impiegate nelle missioni: per noi è un onore aver partecipato a queste missioni.

Oggi posso dire che abbiamo personale che ha già partecipato a sei missioni. Come molti Paesi stranieri, siamo buoni vicini con i Carabinieri, siamo parte della stessa famiglia: abbiamo le nostre truppe in Kosovo, oggi abbiamo un plotone, ESTPATROL-9, in Kosovo con 22 uomini in organico. Abbiamo impegnato in questa missione un totale di 200 persone. Queste truppe hanno capacità di condurre operazioni di polizia limitate. Per quel che riguarda i nostri piani futuri, vorremmo continuare a condurre queste missioni e la cooperazione con i Carabinieri italiani; vorremmo anche accrescere e migliorare le capacità di polizia del nostro personale per poter svolgere queste missioni. E da quest’anno il dipartimento di polizia militare estone si occupa dell’addestramento pre-missione. In futuro vorremmo miglAiorare il sistema di cui disponiamo oggi. Continueremo a lavorare con il Centro operazioni di pace, ma in futuro vorremmo assumerci tutte le responsabilità delle missioni. Ora vorrei parlarvi un po’ della nostra polizia militare. Abbiamo un dipartimento, uno stato maggiore, che è diviso in varie sezioni; abbiamo delle sottounità che chiamiamo pattuglie estoni.

Tra i principali compiti c’è quello del coordinamento delle sottounità, cioè delle pattuglie estoni. Per questo coordinamento è responsabile la sezione di polizia militare e io lavoro nell’ambito di questa sezione. Oggi abbiamo già dieci plotoni; è la prima volta in cui la polizia militare ha nominato un capo-plotone e un vice; nel futuro avremo anche dei capi squadroni scelti tra la polizia militare. Il centro di addestramento si trova a Tallin, la nostra capitale. Abbiamo un periodo di addestramento; abbiamo da uno a tre plotoni in addestramento contemporaneamente. È molto importante per noi poter creare unità di polizia militare professionali. Oggi ci avvaliamo soprattutto di personale di leva, ma questo personale non verrà inviato in missione. Le persone che vengono inviate in missione devono ricevere un addestramento specifico nel centro di peacekeeping. Questa è una parte della mia presentazione. Ora ho un messaggio da parte del mio Comandante, il Capo di Stato maggiore, un messaggio per il Corpo dei Carabinieri. Ecco il suo messaggio: “Vorrei ringraziare, a nome della polizia estone, dei soldati estoni, il Corpo dei Carabinieri e il suo Comandante. Sono molto lieto che alcuni nostri ufficiali possano partecipare a questo seminario.

L’esperienza che abbiamo acquisito lavorando con i Carabinieri è preziosissima per noi. L’Italia è uno dei Paesi che in questo campo hanno assunto un ruolo fondamentale. 50 L’Estonia apprezza molto questa esperienza; nei nostri Stati baltici noi siamo stati gli unici così fortunati ad avere questa possibilità: dal 1999, quando abbiamo cominciato la nostra cooperazione su larga scala con il CorApo dei Carabinieri, la nostra collaborazione con la NATO è diventata sempre più interoperativa. Noi oggi siamo orgogliosi di dire che abbiamo già reso omaggio alla pattuglia, nel Kosovo, e sono convinto che tutti loro portano alto l’onore dell’Estonia in queste operazioni e sono dei partner di rilievo per noi: le Forze della difesa dell’Estonia si stanno avvalendo dell’esperienza conquistata attraverso la cooperazione con l’MSU e il lavoro che fanno di coordinatori per la pace, per portare la cooperazione ad un livello molto alto. L’Estonia ha cominciato a instaurare una sua polizia professionista e quello che abbiamo ottenuto a livello nazionale ravviva l’interesse ad avere consigli professionali sempre e più che mai adesso.

La prossima missione sarà sempre sotto la guida italiana, dei Carabinieri italiani: è stata preparata in coordinamento con la polizia militare estone e noi abbiamo una grande attesa, ci aspettiamo molto dalla cooperazione con voi e apprezziamo sempre le esperienze dei Carabinieri italiani che sono sempre di alto livello e molto disponibili alla condivisione. Quindi, formulo i miei migliori auguri ai Carabinieri e ai soldati che sono al loro servizio a nome di tutta la mia Forza armata”. E ho anche un regalo della polizia estone e del nostro Capo di Stato maggiore per la sua cooperazione e il vostro aiuto. Grazie.


(*) - Trascrizione da registrazione audio.
(**) - Capitano del dipartimento di investigazioni e di polizia militare dello Stato Maggiore Estone.