Cambio al Comando della Scuola Ufficiali Carabinieri

Il 3 febbraio 2001 il Gen. B. Mario Mori ha ceduto il comando della Scuola Ufficiali Carabinieri al Gen. B. Giorgio Piccirillo. Alla cerimonia, svoltasi nella Biblioteca dell'Istituto, ha presenziato il Comandante delle Scuole dell'Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Giorgio Cancellieri. Il Cambio del Comandante della Scuola


Saluto del Generale Mario Mori, comandante cedente

Signor Generale Comandante delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri,
Gentili ospiti,
Signori Ufficiali,
porgo loro il saluto di benvenuto a questa cerimonia che rinnova un rito antico e sempre nuovo della vita militare: il cambio del comandante. Fatto che segna un momento comunque significativo per la vita di un Reparto e quindi, nella circostanza, per questo Istituto.
Sono trascorsi due anni da quando ho assunto il comando della Scuola Ufficiali, cosciente dell’impegno ricco di problematiche di alto profilo didattico, formativo e culturale che mi attendeva.
La Scuola, in questo periodo, ha consolidato le sue proposte addestrative e le ha adeguate al profilo di dirigente che oggi l’Arma richiede per i suoi ufficiali.
La rapidità del processo evolutivo ed il conseguente alto indice di competitività nei vari settori della società, spingono verso il primato della formazione dei quadri e del loro costante aggiornamento, condizione essenziale questa per affrontare le dinamiche dell’immediato e preparare energie congrue per il futuro.

Il Generale Mario MoriLa nostra Istituzione, per la sua affermata presenza nella società nazionale, mentre si pone l’obbligo di salvaguardare i propri valori fondanti, mira a definire i caratteri peculiari del cambiamento, così da adeguare il suo assetto organizzativo alle emergenti aspettative della collettività.
Questo Istituto, quindi, ha avuto il compito di tradurre le scelte dell’Arma in una pianificata attività addestrativa così da rendere i dirigenti, attuali e del domani, adeguati ai molteplici impegni da assumere.

In questo compito non facile, ho avuto il decisivo sostegno di tanti che sento il dovere di ringraziare per la collaborazione fornitami.
Il mio primo attestato di gratitudine va agli insegnanti civili e militari, che hanno quotidianamente offerto il loro sapere con passione e competenza, interpretando l’attività di docenza come una vera e propria missione formativa ed educativa.
Un vivo grazie a tutto il personale del quadro permanente:

  • allo Stato Maggiore che mi ha sempre validamente sostenuto nelle decisioni e nelle scelte qualificanti per il Reparto;

  • ai Comandanti di ogni livello che, con grande senso di responsabilità, hanno efficacemente svolto la loro opera di indirizzo e orientamento nei confronti dei frequentatori;

  • al personale, civile e militare, che ha contribuito fattivamente a far diventare questa Scuola una delle sedi più prestigiose dell’Arma dei Carabinieri.

Soprattutto un riconoscimento a voi ufficiali frequentatori, per aver dimostrato costantemente che le nostre energie non sono state consumate inutilmente, ma alimentano saldi propositi di fare bene; che i nostri insegnamenti non si perdono nell’indifferenza, ma si radicano in un mondo di valori morali sentiti e vissuti; che le nostre speranze non sono vane, ma ci lasciano intravedere un futuro ancora favorevole per le Istituzioni in genere e l’Arma in particolare.

In questo giorno che per voi rappresenta un momento del percorso ancora lungo nella Scuola e che per me, invece, ha il significato del commiato, permettetemi di testimoniare la soddisfazione dell’esperienza personale qui maturata e l’orgoglio di essere stato il vostro Comandante.
Concludo con un saluto deferente alla nostra bandiera, simbolo di fedeltà e di onore, che tutti ci unisce ed in cui tutti ci riconosciamo.

Al Generale Giorgio Piccirillo che mi succede nell’incarico l’auspicio sincero di ogni miglior fortuna.
A me la Bandiera !
Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati, Carabinieri, in nome del Capo dello Stato, riconoscerete il Generale Giorgio Piccirillo quale Comandante della Scuola Ufficiali Carabinieri.
Il Reparto presenti le Armi.


Discorso del Generale Giorgio Piccirillo , comandante subentrante

Il generale Giorgio PiccirilloAssumo oggi con orgoglio il comando della Scuola ufficiali.
Saluto con commozione la Bandiera dell’Istituto ed il mio pensiero si porta a quanti qui formati hanno offerto la propria vita per il bene del Paese.
Il mio riconoscente ringraziamento, è poi, per quanti mi hanno gratificato con questa scelta.
E’ un traguardo ambito che ho sentito sempre a me particolarmente vicino sia per il mio iter formativo che per gli incarichi ricoperti nel corso della mia carriera.
Ho guardato sempre alla Scuola con reverenza, consapevole del determinante ruolo che essa svolge nell’ambito dell’Istituzione e fiducioso nella crescita progressiva di tale ruolo per rendere quanto più aderente possibile la professionalità degli ufficiali ad una realtà istituzionale in continua crescita.
Assumo oggi con orgoglio il comando della Scuola ufficiali.
Saluto con commozione la Bandiera dell’Istituto ed il mio pensiero si porta a quanti qui formati hanno offerto la propria vita per il bene del Paese.
Il mio riconoscente ringraziamento, è poi, per quanti mi hanno gratificato con questa scelta.
E’ un traguardo ambito che ho sentito sempre a me particolarmente vicino sia per il mio iter formativo che per gli incarichi ricoperti nel corso della mia carriera.
Ho guardato sempre alla Scuola con reverenza, consapevole del determinante ruolo che essa svolge nell’ambito dell’Istituzione e fiducioso nella crescita progressiva di tale ruolo per rendere quanto più aderente possibile la professionalità degli ufficiali ad una realtà istituzionale in continua crescita.

E’ qui che si creano le premesse per una maggiore credibilità dell’Arma ed è qui che si predispongono le basi culturali e professionali perché i futuri dirigenti di vertice sappiano perseguire con passione e competenza i propri compiti, salvaguardando prerogative e funzioni dell’Arma.

Oggi che sono investito personalmente della responsabilità di questo Istituto spero di poter contribuire alla crescita del suo ruolo, sia formale che sostanziale, anche utilizzando l’esperienza che mi deriva dalla precedente sede di servizio, nella quale ho potuto verificare di persona l’impatto dei giovani ufficiali e della loro formazione con una realtà ad elevata intensità operativa.
Sono sicuro che potrò contare sempre sull’incoraggiamento dei miei superiori per l’individuazione delle linee strategiche che possano consentirmi di adottare le scelte più adeguate in questo momento di epocale trasformazione dell’Arma e di assolvere il mio incarico con concretezza di intenti e di risultati.

L’orgoglio e la gratificazione che provo oggi sono garanzia del mio impegno in tal senso.
Sono sicuro che potrò contare sull’esperienza di tutti voi Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati, Carabinieri e dipendenti civili del quadro permanente, per la necessaria attività di supporto e gestionale, e dello Stato maggiore, per l’analisi delle problematiche e l’individuazione delle soluzioni più coerenti con le direttive ricevute.

Sono fiducioso che insieme riusciremo a realizzare compitamente quanto più ci sta a cuore nell’interesse dell’Istituzione.
Ed in questo contesto, particolarmente attenzione dedicherò alle esigenze del personale, che ritengo sia sempre al centro delle problematiche e condizioni il buon esito di qualsiasi progetto.
Determinante, a tal fine, ritengo sia l’organismo di base della rappresentanza militare al quale rivolgo il mio più cordiale saluto e l’augurio più sincero di buon lavoro in un clima di assoluta serenità e collaborazione.

Il mio più sentito saluto all’altra essenziale componente della Scuola: il corpo docenti.
Memore del rispetto e della considerazione che gli insegnanti meritano nel mio ricordo di ufficiale frequentatore e riconoscente per coloro che si sono avvicendati negli anni, mi avvicino oggi con discrezione a quanti ancora assolvono questa determinante funzione, trasferendo nei nostri giovani conoscenze e valori, dando lustro all’Istituto ed all’Istituzione.
So con quanta passione e quanta disponibilità assolvono il proprio incarico in queste aule. So anche con quanto affetto seguono le attività delle Scuola e ne salvaguardano l’immagine e la tradizione.

Sono sicuro che con la loro collaborazione riusciremo a rafforzare ulteriormente questi vincoli, acquisendo le conoscenze necessarie per mantenere l’insegnamento sempre aderente alle nuove esigenze.
Ma penso che il mio saluto più affettuoso e caloroso vada a voi Ufficiali frequentatori, voi che siete la ragion d’essere della Scuola e rappresentate le nostre speranze per il futuro.
L’entusiasmo e la gioia di vivere che si leggono nei vostri occhi sono sicuramente pari alle aspettative che ciascuno di voi custodisce nel proprio animo.
Sarà mio dovere esaltare i vostri sentimenti e consentirvi di acquisire tutti gli strumenti per la realizzazione dei vostri progetti.

Impegno e lealtà è quanto vi chiedo in questo momento, nella certezza che mi avrete sempre al vostro fianco per percorrere questa comune, magnifica esperienza nella consapevolezza della sua rilevanza per la vostra professione e per il futuro dell’Arma.
Al Generale Mario MORI il ringraziamento più affettuoso per aver portato la Scuola ai livelli attuali di efficienza e di funzionalità.
Che il nuovo, prestigioso incarico territoriale possa offrirgli tutte le gratificazioni ed i successi che meritano la sua professionalità e la sua umanità.
A tutti noi il più caloroso augurio di buon lavoro!


Intervento del Comandante delle Scuole dell'Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Giorgio Cancellieri

Il Generale Giorgio CancellieriA conclusione della cerimonia, dopo i discorsi del Generale Mori e del Generale Piccirillo, ha preso la parola il Comandante delle Scuole dell'Arma d ci Carabinieri per una breve allocuzione.
Il Generale Cancellieri ha colto l'occasione della significativa cerimonia per sottolineare l'importanza del ruolo svolto da tutte le componenti della Scuola Ufficiali nel complesso iter di formazione dell'Ufficiale dei Carabinieri.L'Istituto di formazione, ampliando ancora di più lo spettro della sua vocazione formativa, è diventato un punto di riferimento di costante eccellenza nel variegato percorso destinato a rendere l'ufficiale - nei vari gradi e funzioni - sempre più preposto ad affrontare le sfide che la professione quotidianamente gli impone.

La Scuola, Attraverso la costante e competente attività del quadro permanente e del corpo docente - ha continuato il Comandante delle Scuole - la Scuola Ufficiali ha approfondito, modellato ed adattato a crescenti esigenze la preparazione di base dei suoi ufficiali allievi; ha risposto alle richieste di qualificazione di coloro che sono chiamati a ricoprire importanti responsabilità di comando; è diventata un centro di arricchimento culturale anche per le componenti che partecipano alla complessa attività nel campo della sicurezza pubblica e della difesa.

Il Generale Cancellieri non ha omesso - nel corso della sua allocuzione - di rilevare che l'Istituto non è solo un polo culturale di eccellenza ma è anche custode severo delle tradizioni militari e morali che, dalla fondazione dell'Arma, sono il patrimonio degli ufficiali che sono passati nelle sue aule. Il Generale Cancellieri, concludendo, ha quindi rivolto un caloroso saluto di commiato al Generale Mori, ringraziandolo per la proficua azione di comando svolta e per i risultati conseguiti, augurando al subentrante Generale Piccirillo un altrettanto fecondo periodo alla guida della Scuola Ufficiali.