Tremori spontanei e artificiosi nelle scritture

Gennaro Pirone


1. Premessa

La rapida affermazione di nuovi mezzi di scrittura - che possono essere succintamente indicati negli svariati sistemi di video-scrittura, nelle stampanti ink-jet e laser, e nella scrittura eseguita mediante dettatura diretta agli elaboratori - non ha sostituito la scrittura a mano e tanto meno quella particolare configurazione di scrittura che è la firma.

Al contrario, alcuni aspetti della scrittura a mano assumono un particolare rilievo per vari motivi, come dimostrano l’aumento di pubblicazioni specializzate sulla scrittura in generale e in particolare il diffondersi di scuole di grafologia.
Lo studio della scrittura presenta problemi sotto vari aspetti, quali le disgrafie, che sono le sue più diverse alterazioni, i tremori (1) causati da malattie come il morbo di Alzheimer e da altri gravi problemi, tra i quali la vecchiaia (senèctus ipsa morbus), le intossicazioni da alcol e da stupefacenti, il morbo di Parkinson (2), altre malattie.

Gli esperti in esami e comparazione della grafia, come li definisce l’art. 67 delle Disp. att. del cpp (3), hanno frequenti occasioni di osservare nei manoscritti gli effetti di alcune malattie e di alcune intossicazioni da stupefacenti e da alcol.
Per quanto riguarda la polizia giudiziaria, ciò accade in specie quando vi sia il sospetto o la possibilità che si tratti di tremiti contraffatti: è noto a molti che chi voglia simulare la scrittura di un testamento olografo o di altro documento riferibile ad una persona anziana si ingegna a imitare il tremito senile, di cui infra.

Hanno l’occasione e/o la necessità di occuparsi di tremori nelle scritture anche i grafologi, vale a dire coloro che si occupano dello studio della scrittura per identificare la personalità e il carattere dell’autore.
Non è inoltre inutile rammentare che vige il divieto di perizie sul carattere e la personalità dell’imputato e in genere sulle sue qualità psichiche (art. 220 cpp) e sembra difficile impiegare conoscenze di grafologia senza argomentare su carattere e personalità ed anzi ignorandoli. Inoltre, un grafologo che volesse soltanto indagare - sia pure ai fini identificativi della mano scrivente - carattere e personalità dell’autore di una scrittura non avrebbe le speciali conoscenze ed esperienze di psichiatri e psicologi, non ne conoscerebbe a fondo le cognizioni e i principi teorici, né sarebbe in possesso delle allegazioni convenzionali degli studi compiuti.

Chi esamina le scritture a fini identificativi ovviamente può essere anche grafologo e provarsi ad identificare una mano in una scrittura, ma certo non esercita la grafologia, in altre parole l’arte (non la scienza) “di studiare la scrittura come elemento rivelatore del carattere, dei sentimenti, delle condizioni psichiche di una persona”. La perizia di scritture, tra i processi di identificazione di cui si occupa la criminalistica, non ha peraltro una reputazione indiscussa ed una delle ragioni ne è appunto l’indeterminatezza delle regole e dei “metodi”.

Infine, non può essere trascurata la circostanza che presso ogni tribunale è istituito un albo di consulenti diviso in varie categorie, tra le quali sono sempre previste le categorie di esperti in medicina legale, psichiatria, contabilità, ingegneria e sue varie specialità, infortunistica del traffico e della circolazione stradale, balistica, chimica ed esami e comparazione della grafia (art. 67 decr. leg. 27.7.1989 n. 271, modificato dall’art. 11 del d. lgs. 14.1.1991, n. 12). Questa norma, ha un sicuro significato chiarificatore, perché, nella prima stesura della legge, tra le categorie di esperti, era stata impropriamente inclusa quella dei grafologi, poi sostituita da quella degli “esperti in analisi e comparazione della grafia”.


2. Cause dei tremori

In relazione alle loro cause, i tremori possono essere distinti in:

  • occasionali;

  • degli illetterati;

  • simulati.

I tremori occasionali sono causati da tutti i fenomeni che sono causa dell’aumento momentaneo dello stato di tonicità muscolare, tra i quali il un colpo di freddo violento che provoca i brivido, che sono tremori involontari, ritmici e generalizzati, preceduti da una forte sensazione di freddo, dalla pelle d’oca e da scatti dei denti.
In genere i brividi compaiono più marcatamente nelle donne, che sono più sensibili alle variazioni di temperatura.

Un effetto del brivido è che molto spesso colui che scrive assume una posizione raggomitolata e la grafia diventa di dimensioni differenti da quelle abituali.
Un’altra causa dei tremori può essere l’instabilità del foglio o del supporto sul quale chi scrive si appoggia: se qualcuno scrive in un veicolo in movimento, gli sbalzi rendono la scrittura tremante e l’esperienza insegna che le lettere sono generalmente più grandi che in condizioni normali. Allo scopo di neutralizzare le scosse del veicolo, infatti la pressione grafica viene automaticamente accentuata per impedire allo strumento di staccarsi dalla pagina.

I tremori degli illetterati. La scrittura di questi ha essenzialmente le seguenti caratteristiche: tracciato forte molto calcato; insieme poco organico; numerosi intervalli; pochi o nessun collegamento tra le lettere; allineamento irregolare.
Il tremore simulato. Per identificare un tremore simulato, oltre a confrontarlo con tremori “ autentici “ , può essere riscontrato principalmente nei testamenti attribuiti alle persone molto anziane, e in altri documenti falsificati, nella presunzione che un anziano trema e che il proprio grafismo, con tale espediente, sia identificato più difficilmente (4).

Quando il tremore nella scrittura, come vedremo, è simulato, il falsario - esperto o improvvisato che sia - si ingegna di immettervi un tremore più o meno accentuato, se voglia imitare la grafia di una persona che sia affetta da un tremito e, spesso, anche al fine di nascondere le specie del proprio grafismo. Con questo procedimento e/o con altri, se il falso viene scoperto, l’autore può a buona ragione attendersi di non poter essere riconosciuto.

Come vedremo, però, non è semplice distinguere il tremore fisiologico, che appare come un fremito che consiste in una perturbazione continua o transitoria dell’apparato neuro-muscolare, dal tremore occasionale degli individui debilitati, dei convalescenti e dei nevrotici. Né è semplice distinguerlo dalle psicosi epilettiche e dagli stati di confusione e di annebbiamento di varia specie. Però le “perturbazioni nelle scritture” possono essere differenziate, con studi attenti e prudenti, se si disponga di modelli non troppo brevi di tremiti “ autentici “ e simulati.

Una minuziosa ricerca statistica dei sintomi (segni) provocati nella scrittura da malattie e da generici e transitori stati depressivi e lo studio delle oscillazioni dei tremori potrebbe probabilmente consentire ai medici di rilevare un concorso obiettivo e percepibile da tutti nella "diagnosi" di alcune condizioni patologiche (5).
Molte malattie e molti stati d'animo o anche determinate condizioni meteorologiche hanno certamente degli effetti sul grafismo, come ognuno di noi ha potuto riscontrare in varie occasioni. E non potrebbe essere diversamente.

Si possono tuttavia attribuire tali scritture a stati patologici, nei casi in cui tracciati anomali siano costantemente opera di persone affette dalle stesse malattie: praticamente, quindi, non sono gli effetti sulla scrittura a far diagnosticare la malattia, ma la malattia a produrre gli stessi effetti negli ammalati di determinati morbi o nelle persone in preda alle medesime intossicazioni.
Nel corso di indagini giudiziarie, si riscontrano con una certa frequenza scritture tremolanti.
Non se ne possono però trarre conclusioni, in quanto è noto che vige il divieto di eseguire indagini per stabilire l'abitualità o la professionalità nel reato, la tendenza a delinquere, il carattere e la personalità dell'imputato e in genere le sue qualità psichiche indipendenti da cause patologiche. Mentre sono ammesse perizie sulle qualità psichiche nel confronti del "condannato".

L’esatta identificazione delle malattie o delle intossicazioni è peraltro oggetto di molte e giustificate riserve e comunque non può che dar luogo quasi infallibilmente a polemiche.


3. Tremori orizzontali, tremori verticali e misti

Nel tremore orizzontale, le oscillazioni sono perpendicolari rispetto alla direzione del tratto, cioè perpendicolari all’asse delle aste e delle gambe delle lettere. Nelle estremità destre e sinistra delle parole il tremore si accentua. Una caratteristica di questo tipo di tremore è quella di osservare nell’insieme la forma generale delle lettere.

Nel tremore verticale, detto anche “colpo di frusta”, il senso dell’oscillazione si presenta come tratti grafici paralleli all’asse delle aste e delle gambe delle lettere.
Nei tremori misti ovviamente si riscontrano allo stesso tempo sia le oscillazioni orizzontali sia quelle verticali.
Qui si può anticipare che i segni che differenziano le scritture genuinamente tremolanti sono:

  • La presenza di oscillazioni piuttosto ampie: scrittura con tremore costante, cioè di dimensioni non modificate, ma piuttosto ridotta ed angolosa. Le persone anziane che tremano riducono le dimensioni della loro grafia quando si accorgono di tremare e ritengono che il tremore sarà minore se diminuiscono l’ampiezza del tracciato.

  • L’aumento della pressione: dovuto ad una pesantezza caratteristica della mano, che provoca degli annerimenti anormali delle lettere ad ovali come le a, le e, le o, le d, le q, ecc. Occorre tuttavia evitare le occasioni d’errore che possono essere causate dal tipo di carta o dallo stato dello strumento di scrittura. Anche l’irregolarità dell’appoggio che deriva da una mancanza di coordinazione dei movimenti provoca variazioni molto accentuate della pressione.

  • Lo schiacciamento della base degli ovali: la mano non ha più abbastanza forza e flessibilità per tracciare le forme arcuate. L’ovale diviene pertanto angolare o quadrangolare.

  • Il trascinamento: i meccanismi dei movimenti di alzata di penna non sono automatici; la penna, la biro o la punta pestano o trascinano sul foglio e depositano dei piccoli tratti leggeri parassiti somiglianti a dei fili di ragnatela.

  • La sinuosità dell’allineamento di base: la linea ideale che corre sotto la riga, la parola o la firma accentua il suo serpeggiamento, anche se si scrive su carta rigata.


4. Tremori genuini o "autentici"

Possono essere distinti quattro tipi di tremori “autentici” o genuini:

  • i tremori senili;

  • i tremori fisiologici;

  • i tremori meccanici;

  • i tremori essenziali.

Le caratteristiche dei tremori “ autentici “ interessano il mutamento della direzione del tratto di scrittura, le oscillazioni e la loro ampiezza, l’intensità e i cambiamenti determinati dal progredire dell’età.
I tremori senili sono quelli dovuti appunto all’invecchiamento di tutta la persona, ivi compreso ovviamente l’apparato neuro-muscolare.

Con l’avanzare dell’età, in tutti gli uomini, o almeno comunemente, questa anomalia compare in modo appena avvertibile e poi si accentua fino a destrutturare e disorganizzare la grafia e a produrre effetti molto visibili, specialmente negli allineamenti di base: nel tremore senile, infatti, il rigo non viene mantenuto, ma la scrittura “punta” a salire o a scendere sul foglio, senza regole né alternanza.
Nel confronto con i tremori di altra natura, quello senile è misto e discontinuo.
I tremori nelle scritture sono determinati inevitabilmente anche da varie accidentalità e da molte malattie (6).

Di conseguenza, si debbono differenziare i vari tipi di tremori. Nella stessa categoria, inoltre, si distinguono varietà per la frequenza e l’intensità delle “scariche” o scosse.
I tremori fisiologici sono causati da una perturbazione transitoria o continua della tonicità dell’apparato neuro-muscolare. Si tratta dei tremori occasionali, che colpiscono le persone debilitate, i convalescenti e i neuropatici.
Questi tremori possono essere causati da freddo intenso e improvviso, da una forte emozione, da uno “stordimento” e da sforzi violenti.

I tremori meccanici sono specifici di coloro che svolgono lavori molto pesanti e continui con le braccia. Il tremore degli arti superiori provoca appunto un effetto molto particolare sulla scrittura.
I tremori essenziali o “propri” dell’indole della persona che ne è affetta sono pure conosciuti sotto il nome di tremori ereditari neuropatici, o di degenerazioni. Si manifestano comunemente già nella prima infanzia o nella prima giovinezza, ma ancora più tardi ed eccezionalmente anche nell’età avanzata. Più di un componente di una stessa famiglia non di rado ne viene colpito alla stessa età.


5. Tremori senili

Prescindendo dai risvolti sanitari (7), che sono di pertinenza della scienza medica, nel campo della criminalistica nella scrittura si può e talvolta si deve distinguere il tremore spontaneo e il tremore artificiale.
Il tremore spontaneo, o “ autentico “ , viene spesso causato dallo stato di salute fisica e/o psichica di chi scrive. Se il suo corpo è in preda ad un insieme più o meno accentuato di movimenti oscillatori, ogni moto che lo agita è la causa delle oscillazioni che si riscontrano nella sua scrittura.

Le oscillazioni spontanee presentano di moti alternativi periodici quasi sempre ritmici.
Il tremore nella scrittura è dunque un disturbo del movimento caratterizzato da oscillazioni dell’arto con cui si scrive. È un movimento di “va e vieni” che va da sinistra a destra o dall’alto in basso. Come accennato, i tremori vengono distinti per l’ampiezza dei loro movimenti e perché sono orizzontali, verticali o misti. I tremori orizzontali sono perpendicolari alla direzione del tratto grafico; quelli verticali sono invece paralleli alla direzione del tratto e quelli misti sono ovviamente quelli che sono caratterizzati da oscillazioni sia orizzontali sia verticali: i tremori misti si riscontrano nella senilità e nei malati del morbo di Basedow.

Il riconoscimento della loro contraffazione è possibile con l’esame a mezzo di microscopi stereoscopici e anche mediante macrofotografie a cinque-sei diametri, che consentono di scoprire lo sforzo nel tracciare le firme e le scritture, e le ineguaglianze del movimento, dell’appoggio e dei tratti ascendenti e discendenti.
Le caratteristiche dei tremori “ autentici “ concernono il mutamento della direzione del tratto di scrittura, le oscillazioni e la loro ampiezza, l’intensità e i cambiamenti determinati dal progredire dell’età.


6. Tremori spontanei e tremori simulati

Una scrittura è detta tremolante allorché il tratto presenti degli scatti, che è un fenomeno dovuto a dei piccoli movimenti della mano (Crépieux-Jamin). Per l’esperto in scritture, il tremore è caratterizzato da una o più deviazioni del tracciato che normalmente segue un tratto di penna.
Il tremore - come ormai sappiamo - è spesso caratterizzato da una o più deviazioni del tracciato che seguono un tratto di penna.

Per stabilire se un tremore è simulato, lo si deve confrontare con un tremore “ autentico “. Quello simulato consente di notare, mediante idonei strumenti ottici e macrofotografie, disuguaglianze nel movimento e differenze sostanziali tra tratti ascendenti e tratti discendenti.
Diversamente da quanto è dato osservare nel tremore “ autentico “, in quello simulato è più accentuato “va e vieni” all’inizio che alla fine della scrittura. A quest’ultimo proposito, sono state fatte però anche rilevazioni opposte, sicché l’aumento e la diminuzione del tremore debbono essere esaminati e interpretati con intensa e reiterata attenzione.

Infine, il tremore simulato non è continuo, ma nei tratti orizzontali tende ad accentuarsi nei confronti dei tratti verticali di scrittura.
Il tremore spontaneo, o “autentico”, è determinato dallo stato di salute fisica e/o psichica di chi scrive. Se il suo corpo è in preda ad un insieme più o meno accentuato di movimenti oscillatori, ogni moto che lo agita è quindi la causa delle oscillazioni che si riscontrano nella sua scrittura.
Nel caso delle oscillazioni spontanee si tratta peraltro di moti alternativi periodici comunemente ritmici.

Il tremore spontaneo può essere provocato dalle seguenti cause:

  • colui che scrive è analfabeta e quindi copia scritti di altri come fossero disegni;

  • lo scrivente è in un’età avanzata o in ogni modo investito per altre ragioni, quali gravi malattie, dai segni propri della vecchiaia;

  • lo scrivente è debilitato perché alla mercé di stupefacenti o in stato di ebbrezza alcolica o sia stato colpito da una patologia di origine nervosa o psicosomatica;

  • il soggetto stia scrivendo su un foglio o su un supporto sul quale è poggiato il foglio collocato troppo in alto, o la sua mano è “condotta” da altri, come può avvenire quando una persona vecchia o debilitata scriva un testamento olografo, per cui si verifichi un conflitto tra la mano che conduce e quella condotta;

  • la situazione che si crea se specificamente la mano che “conduce” è scossa da tremiti.

L’altro tipo di tremore non è spontaneo ma simulato e vi si riconoscano le oscillazioni proprie della scrittura del falsario, che possono essere causate :

  • dallo sforzo di contraffare la scrittura altrui, circostanza che produce un tremore piuttosto impacciato, anche se il falsario non sia del tutto inesperto;

  • dall’imitazione di una scrittura nella quale si osservi un tremore, come ad esempio quando si contraffà la grafia di una persona vecchia o gravemente ammalata;

  • dal fatto che qualcuno sia costretto a scrivere sotto minaccia e ne derivi un tremore occasionale; causato dal fatto che la mano di chi scrive viene afferrata e costretta a tracciare il testo desiderato.

L’esame accurato di uno scritto, secondo alcune tesi, potrebbe consentire di accertare che l’autore sia dedito agli stupefacenti o sia momentaneamente sotto gli effetti di un droga, che sia un alcoolista, che sia una persona in età
molto avanzata, che sia affetto da depressione, o anche che sia un simulatore.
La ricerca dettagliata dei fenomeni di scrittura risultante dagli stati depressivi e lo studio delle oscillazioni dei tremori potrebbe permettere in ipotesi anche “diagnosi” di queste condizioni patologiche in senso lato.

In proposito si deve però ribadire fino alla noia che dev’essere evitata una confusione dei ruoli e, per ragioni di pertinenza, le ricerche a fini diagnostici debbono rimanere nella più stretta competenza dei medici, ai quali, secondo alcuni, gli studiosi della scrittura potrebbero fornire utili indizi, come elementi di sostegno nelle diagnosi di alcune malattie e intossicazioni.
Numerose malattie hanno certamente delle ripercussioni diverse sul grafismo. E non potrebbe essere diversamente. Si parla allora di scritture patologiche, come vengono definite quelle scritture nelle quali si possono rilevare, in maniera costante, dei tracciati anomali (8).


Nel corso di indagini giudiziarie, si verificano con una certa frequenza scritture tremolanti ma è noto che è in vigore il divieto di eseguire indagini stabilire l’abitualità o la professionalità nel reato, la tendenza a delinquere, il carattere e la personalità dell’imputato e in genere le qualità psichiche indipendenti da cause patologiche, mentre sono ammesse perizie sulle qualità psichiche nei confronti del “condannato”. Ma l’esatta identificazione delle malattie o delle intossicazioni è soggetta a molte riserve e comunque dà luogo a molte riserve e polemiche, pretestuose o fondate che siano.


7. Conclusioni

La scrittura pervasa da un tremore genuino è dunque contrassegnata dalla presenza di oscillazioni piuttosto ampie: scrittura oscillante ma in maniera costante, vale a dire di dimensioni non soltanto non modificate, ma anzi piuttosto ridotta ed angolosa.
Nei tremori naturali, la scrittura è caratterizzata dalla presenza di oscillazioni uniformi, ritmiche e di ampiezza variabile.

Alcuni tremori sono definiti “essenziali”, vale a dire connaturati alla natura stessa dell’autore. Questi tremori sono noti anche col nome di tremori ereditari, di degenerazioni o di nevrosi tremolanti: possono comparire sia nell’infanzia o nella giovinezza, sia più tardi, quando l’età procede. Coll’avanzare dell’età, le oscillazioni diventano sempre più ampie. In particolare, le persone anziane che hanno arti scossi da fremiti e sussulti riducono le dimensioni della loro grafia quando si accorgono di tremare e ritengono che il tremore sarà minore se diminuiscono l’ampiezza del tracciato.

In modo particolare, il tremore simulato è dunque discontinuo. Nei tratti orizzontali tende inoltre ad accentuarsi a paragone dei tratti verticali di scrittura.
Quando si osservano oscillazioni da tremore in un testamento e gli effetti del tramite scompaiono dalla “scrittura” o dalla firma eseguite in epoca successiva anche di pochi giorni o poche ore, come per un’improvvisa e miracolosa scomparsa del tremore, quella volta ci ritroviamo di fronte a una indiscutibile simulazione.

Le ineguaglianze sia del movimento, sia dell’appoggio e sia infine dei tratti ascendenti e discendenti danno luogo a elementi che, nel loro insieme, fanno scoprire scritture e firme falsamente tremolanti.
Colui che finge il tremore nella “sua” scrittura, trema più all’inizio che alla fine delle parole, al contrario di quel che si rileva nella scrittura in cui il tremore abbia cause patologiche, nella quale invece aumenta man mano che lo scritto va avanti. Il tremore simulato, infine, non è continuo e le oscillazioni non sono mai soltanto orizzontali, ma possono essere rilevate sui tratti ascendenti e discendenti.


(*) Avvocato ed esperto in esami e confronti di scritture, già Questore della Polizia di Stato e consulente della Commissione parlamentare antimafia.
(1) Tremiti e tremori. Gli studiosi della scrittura spesso si servono dei due termini, tremiti e tremori, quali sinonimi. Altre volte fanno uso esclusivo dell'uno e dell'altro. I dizionari defiscono tremiti le scosse o serie di scosse rapide e brevi della persona che trema e tremori i movimenti prodotti da chi trema: tremiti riferiti alla persona e tremori riferiti all'effetto dei tremiti. In medicina, tremore non e' l'effetto ma la causa di una contrazione ritmica e involontaria dei muscoli, che determina un'oscillazione di tutto o di una parte del corpo, in una particolare posizione di equilibrio: il tremito in questo caso viene distinto in statico, se compare nello stato di riposo; dinamico, se compare durante i movimenti volontari; e attitudinale, se compare durante un determinato atteggiamento volontario.
(2) Il morbo di Parkinson è una malattia che ha noti effetti nella manoscrittura, in quanto provoca la perdita progressiva delle cellule nervose di una particolare struttura del cervello. Sono cellule che producono la dopamina, che èuna sostanza fondamentale perché i movimenti possano essere rapidi e armonici. La malattia non colpisèe l'intelligenza, e non si verificano alterazioni intellettive in maniera differente dal decadimento che hanno tutte le persone con l'avanzare dell'età. Le due principali ipotesi sulle cause della malattia che vengono proposte sono l'origine tossica e quella ereditaria. Il tremore non è il sintomo principale del morbo, mentre lo sono invece il rallentamento dei movimenti ela rigidìtà. Si presenta anche con dolori a carico dell'arto interessato dai disturbi motori. E il dolore, a volte, compare prima degli altri sintomi, come stiramento dolos:oso ad esempio del coll'O'~ del braccio di un solo lato. Ci si può ammalare già a 40 anni, m~ generalmente i primi sintomi compaiono intorno ai sessanta anni e le sue manifestazioni aumentano con il passare degli anni.
(3) Gli esperti che studiano le scritture per stabilire se appartengano alla stessa mano, i periti grafici, e coloro che le esaminano per descrivere la personalità degli autori., i grafologi,sono tecnici che, nel loro insieme, non costituiscono un'unica categoria. Se si vuole, la distinzione è semplice, a condizione che si impari ad accettare che la grafologia è la disciplina che dal gesto grafico vuole individuare la personalità e il carattere dell'autore. La scientificità di questa disciplina non è ammessa da tutti: ad esempio lo psicologo E. SERV ADIO, La psicolqgiadell'attualità, Milano, 1963, pago 261, ha scritto che "in grafologianon è abbastanza chiarito il legame tra cosa osservata e cosa dedotta". Padre MORETrj- che ha fondato una propria, nota scuola grafologica -la definisce scienza-arte. In concreto, non si riscontrano due referti grafologici uguali della stessa scrittura.
(4) Questi argomenti, fra gli altri, sonco stati trattati da:ALTAVILLA, Psicologia giudiziaria, Torino, 1927; DEL TORRE, Periziagrafiqa, Roma, 1962; SIVIERI, L 'indaginegrafica, Padova; TARANTINO, I tremori in scrittura in GRAFOLOGlA MEDIC4, Roma, 1997, n. 1-2; BUQUET, Les tremblements dans l'écriture, Pàris, 1986; PIRONE, Il falso in scritture, Padova, 1996.
(5) Queste ricerche non sono di pertinenza della "criminalistica", che è un sinonimo di "polizia scientifica", in altre parole di quella disciplina che svolge il complesso di indagini -non necessariamente a opera di appartenenti alla forze di polizia, ma anche a opera di consulenti e cultori "esterni", quali ad esempio i medici legali, gli studiosi della scrittura, gli esperti in impronte papillari e altre tracce -tendenti a dimostrare l'identità o la non identità tra cosa osservata e cosa riferibile ad una persona, come la scrittura, la voce, le impronte papillari o digitali. Come è noto, la criminologia è invece la scienza che studia la criminalità considerata come fenomeno individuale e come fatto sociale.
(6) Gli effetti di alcune malattie e di altri stati morbosi sulla scrittura sono stati studiati, fI:a gli altri, da G. CAPRo1TI, L'identità del tremore, Milano, 1985; V. TARANTINO, 1986, cit.; M. HABj~~e cerveau!~,... singulier, Marseille, 1987; M. LEIBL, Grafologia psicologica, Milano, 1935, che ha approfondito gli studi di Freud, Kretshmer, Adler e ]ung e ha pubblicato scritture di depressi, di persone eccitate, di nevrastenici, di malinconici, di isterici, di persone dedite agli stupefacenti e di malati di mente: in tali saggi si evidenziano varie specie di ttemori che, insieme ad altri esami, possono fornire un suppotto obiettivo a psicologi e psichiatri per diagnosticare lo stato mentale degli autori.
(7) Anche Il tamoso graiologo, già cìtato,]. CREPIEUX-]AMIN, ne Il carattere dalla scrittura, Urbino, 1985, dedica un ampio capìtolo alla "Scrittura degli ammalati" e prospetta esempi di scrìtture con tremori di vario tipo e origine e ad esempìo nota che "le modificazioniapportate alla scrittura dal crampo degli scrivani meriterebbero di essere poste in evidenza, poiché possono indurre in errore a proposito deUa,definizione del carattere".
(8) Ancora una volta, è bene ribadire che dev' essere però respinta categoricamente una çonf?sione dei ruoli e, per ragioni di pertinenza, le ricerche a fini diagnostici debbono rimanere nella più stretta competenza dei medici che, con l'aiuto dei grafologi, possono forse diagnosticare alcune malattie e intossicazioni.