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Libri

Antonio Pagliaro

Principi di diritto penale - Parte generale

Giuffè editore, 2000, pagg. 770, Lire 88. 000 (euro 45.45)


Il volume dedicato alla parte generale dei Principi di diritto penale del prof. Antonio Pagliaro, ordinario di diritto penale nell'Università di Palermo, giunge alla sua settima edizione.

Il taglio classico dell'opera, divisa in cinque parti (la norma penale, il reato, le forme di manifestazione del reato e il concorso di reati, il reo, le sanzioni), non deve far cadere in inganno sull'originalità dell'impostazione complessiva e del peculiare approccio dottrinale dell'Autore allo studio del diritto penale. In particolare nell'analisi dei reato emerge il concetto di condotta illecita come nozione superiore unitaria, di cui vengono attentamente esaminati l'aspetto subiettivo e l'aspetto obiettivo e dalla quale vengono estrapolati gli elementi estranei (particolari eventi, dolo specifico, condizioni obiettive di punibilità, presupposti, qualifiche subiettive).

Tra le cause di esclusione del reato vengono ricomprese le cause di incompletezza del fatto di reato, gli elementi negativi della condotta illecita e le cause di incapacità penale.

Il concetto di capacità penale, che ricomprende l'imputabilità, assurge a requisito necessario per poter attribuire un fatto di reato a un certo soggetto. Oltre a queste, esemplificative, posizioni dottrinali che qualificano l'opera del Prof. Pagliaro, il testo appare particolarmente interessante perché tratta tutti gli istituti penalistici in una prospettiva di riforma del codice penale. Proprio il progetto 1992 (o progetto Pagliaro, dal nome del presidente della commissione di studio) che contiene uno schema di delega legislativa, viene presentato come il parametro di riferimento nell'analisi dei più problematici istituti penalistici che da sempre hanno suscitato dibattiti ed opinioni contrastanti.

I profili del diritto positivo e dello ius condendum, lungi dal sovrapporsi, si confrontano costantemente, illuminando sia l'attività di interpretazione nel suo attuale sforzo di comprendere il diritto vigente, sia le future scelte legislative per un diritto penale più conforme agli orientamenti costituzionali.


Giuseppe Amato

Teoria e pratica degli stupefacenti - IV^ edizione

Edizione Laurus Robuffo, 2001, pagg. 311, Lire 50. 000 (euro 25.82)

L'opera rappresenta uno dei più aggiornati testi in materia di disciplina penale delle sostanze stupefacenti e psicotrope.

Il testo risulta di particolare utilità per l'analisi giurisprudenziale delle particolari fattispecie criminose, perché riporta le più recenti sentenze della Cassazione, anche quelle non massimate dal C.E.D., quindi non ancora edite da riviste specializzate. La maggiore novità di questa IVA edizione é costituita dal CD Rom allegato che consente di consultare l'intera opera con rapidità e per singole tematiche.

Il testo ha indubbiamente un approccio operativo con le problematiche penali connesse alle sostanze stupefacenti, ma non possiamo sottovalutare l'aspetto teorico teso ad una ricostruzione ragionata e coerente del sistema di prevenzione e repressione antidroga. Non solo, quindi, l'opera é quanto mai utile per gli operatori "pratici del diritto, ma risulta un ottimo strumento di orientamento ed approfondimento per la formazione professionale.


Enzo Fileno Carabba

Codice penale e Codice di procedura penale - XXIII^  edizione

Edizione Laurus Robuffo, 2001, pagg. 2981, Lire 140.000 (euro 72.30)

L'opera, curata da Loris D'Ambrosio e Pier Luigi Vigna, è stata completamente rinnovata nell'impostazione grafica ed aggiornata puntualmente nel contenuti. Ulteriore novità è rappresentata dall'introduzione di un CD?Rom allegato che rende ancor più agevole la lettura.

Gli articoli di entrambi i codici continuano ad essere accompagnati da commenti che rimandano a tutte le norme collegate.

il testo, pertanto, resta un strumento utilissimo e di semplice consultazione per quanti, soprattutto a fini operativi, intendano avere un panorama sistematico e completo della normativa vigente.

La parte dedicata alla normativa complementare, con le sue 66 voci tematiche, risulta particolarmente interessante e ricca di contenuti, offrendo un quadro aggiornato ed esaustivo della vigente legislazione penale speciale.


AA.VV.

Le recenti modifiche al Codice di penale e Codice di procedura penale - XXIII^  edizione

Edizione Laurus Robuffo, 2001, pagg. 2981, Lire 140.000 (euro 72.30)

L'opera, curata da Loris D'Ambrosio e Pier Luigi Vigna, è stata completamente rinnovata nell'impostazione grafica ed aggiornata puntualmente nel contenuti. Ulteriore novità è rappresentata dall'introduzione di un CD?Rom allegato che rende ancor più agevole la lettura.
Gli articoli di entrambi i codici continuano ad essere accompagnati da commenti che rimandano a tutte le norme collegate.
Il testo, pertanto, resta un strumento utilissimo e di semplice consultazione per quanti, soprattutto a fini operativi, intendano avere un panorama sistematico e completo della normativa vigente.
La parte dedicata alla normativa complementare, con le sue 66 voci tematiche, risulta particolarmente interessante e ricca di contenuti, offrendo un quadro aggiornato ed esaustivo della vigente legislazione penale speciale.


Giovanni Fiandaca e Enzo Musco

Diritto penale - parte generale - III^  edizione

Zanichelli, 2000 (rist.), pagg. 845, Lire 93. 000 (euro 48.03)

La ristampa della terza edizione del volume di Fiandaca - Museo costituisce un indispensabile aggiornamento, reso per l'appunto necessario dall'entrata in vigore del d. lgs. 30 dicembre 1999, n. 507.

L'opera dei due insigni autori rappresenta la più raffinata e completa elaborazione della cosiddetta costruzione separata dei fondamentali

tipi di illecito penale. Secondo questa impostazione dottrinale gli autori esaminano nel seguente ordine: il reato commissivo doloso, il reato commissivo colposo, il reato omissivo (distinto in reato omissivo proprio ed improprio).

L'analisi viene strutturata seguendo i dettami della teoria della tripartizione del reato, per cui, per ogni singolo tipo di illecito , vengono illustrate le tematiche relative alla tipicità, all'antigiuridicità obiettiva ed alla colpevolezza; inoltre, vengono prese in considerazione le varie forme di manifestazione dei reato (circostanze, tentativo, concorso di persone o cooperazione colposa) relativamente al singolo tipo esaminato.

A parte il volume tratta gli altri aspetti principali di teo~ ria generale del diritto penale, in particolare: diritto penale e legge penale, la responsabilità oggettiva, concorso di reati e concorso di norme, le sanzioni, gli strumenti amministrativi di controllo sociale (il diritto penale amministrativo e le misure di prevenzione).
Il volume è arricchito da un'introduzione sull'origine e l'evoluzione del diritto penale moderno che costituisce une vera e propria, sia pur breve, storia della dottrina giuridica penale.


Giorgio Lattanzi

Codice di procedura penale

Giufflè editore, 2000, pagg. 2127, Lire 110.000 (euro 56.81)

Il codice di procedura penale di Giorgio Lattanzi assume una nuova veste editoriale, completamente rivista nell'impostazione tipografica. La fortunata collana Biblioteca di base Giufflè, oltre ai testi di preparazione giuridica ed economia (tra i quali ricordiamo le seguenti opere, recensite su questa rivista: Tullio Padovani, Diritto penale, VA edizione; David Brunelli e Giuseppe Mazzi, Diritto penale militare, 11^ edizione) con il presente lavoro di Lattanzi iniziala pubblicazione dei codici annotati con la giurisprudenza.

Questa edizione si caratterizza per la semplificazione delle annotazioni giurisprudenziali e la conseguente esclusione delle massime relative a questioni marginali e di quelle ripetitive del medesimo indirizzo giurisprudenziale.

Le massime sono raggruppate il più possibile in paragrafi per rendere la consultazione più spedita ed organica, inoltre per ogni massima sono indicate le riviste giuridiche che hanno pubblicato la sentenza e le eventuali note di commento.

L'opera si presta ad essere particolarmente utile non solo per lo studioso della materia, ma anche per chi, operativamente, si deve confrontare con un testo legislativo sempre più complesso, aperto a soluzioni giurisprudenziali talvolta contrastanti.


Francesco Carta

Le operazioni di polizia su strada - II^ edizione

Laurus Robuffò, 2000, pagg. 133, Lire 30. 000 (euro 15.49)

Il volume illustra le competenze "quotidiane" degli operatori di polizia che svolgono servizio prevalentemente Il sulla strada".

L'esposizione chiara e schematica tocca i principali punti salienti dell'attività di polizia: relazioni di servizio, annotazioni, tutte le forme di perquisizione ed ispezione, misure precautelari, stupefacenti, armi, stranieri, controlli documentali, circolazione stradale.

Completa e di facile utilizzazione la modulistica che costituisce un vero e proprio sintetico vademecum.

Il testo è corredato da un CD-Rom che consente il riconoscimento dell'autenticità o della falsità del passaporto a lettura ottica e contiene una serie di vignette dei visti Schengen


AA.VV.

Le recenti modifiche al codice di procedura penale - Vol.1, le innovazioni in tema di indagini e di udienza preliminare

Giuffrè editore, 2000, pagg. 562, Lire 65. 000 (euro 33.57)

Il volume, strutturato su quindici capitoli raggruppati in due parti, analizza le innovazioni apportate dalla Legge Carotti, 16 dicembre 1999, n. 479, alla fase delle indagini ed all'udienza preliminare.

Il primo capitolo, dedicato all'ampliamento (definito l'apparente") degli spazi difensivi nelle indagini, anticipa per molte considerazioni le attuali problematiche sollevate dall'introduzione dei nuovi strumenti per le indagini difensive, previsti dalla recente legge 7 dicembre 2000,n.397.

Di estremo interesse anche gli argomenti contenuti nel capitoli successivi, tra i quali: la richiesta di trasmissione degli atti all'ufficio del pubblico ministero competente; la richiesta di archiviazione per gli ignoti; l'avviso all'indagato della conclusione delle indagini; i limiti all'attività integrativa di indagine; il divieto di pubblicazione di atti e di immagini; la ridefinizione dei parametri di utilità del giudizio nella nuova udienza preliminare; la costituzione delle parti all'udienza preliminare; l'integrazione investigativa e probatoria e la discussione nell'udienza preliminare; la sentenza di non luogo a procedere; il decreto che dispone il giudizio; la formazione del fascicolo per il dibattimento.

L'opera, che viene edita per la collana de "Te nuove leggi penali" "commenti a prima lettura", con il coordinamento di Andrea Antonio Dalìa e Marzia Ferraioli, presenta il pregio di fornire un primo orientamento nella convulsa produzione legislativa in materia penale, non disgiunto dai necessari riferimenti dottrinali e giurisprudenziali che rappresentano la continuità di una costante riflessione su di un settore giuridico in continua evoluzione.


Massimo Donini

La riforma della legislazione penale complementare

Cedam, 2000, pagg. 246, Lire 38. 000 (euro 19.63)


L'opera raccoglie i risultati di una ricerca sulla legislazione penale complementare, con particolare riferimento al diritto comparato.

In apertura un saggio di Massimo Donini sintetizza l'attuale dibattito politico e dottrinale sulla riforma della legislazione penale, indicando un'originale soluzione circa le problematiche connesse al rapporto tra il codice e la legislazione penale speciale nel quadro dei tentativo di rinnovare la centralità del codice penale.

Molto efficace l'illustrazione dei tre modelli generali di soluzione: il primo che prevede la scomparsa delle contravvenzioni e della legislazione penale speciale; il secondo che prevede l'attrazione nel codice di tutti i delitti con residue figure contravvenzionali nelle leggi penali speciali; il terzo che assegna al codice una funzione di orientamento per tutto il sistema penale, richiamando in esso per estremi i enti cativi i reati a quello esterni. La soluzione di Donini invece costituisce una sostanziale rinuncia alla centralità dei codice con il passaggio da un sistema penale policentrico ad un policentrismo dei sistemi.

Segue un saggio di Gaetano Insolera e Massimo Pavarini che rivisita criticamente il saggio precedente, sottolineando la necessìtà dì riflettere sugli scopi e le funzioni della pena nella ridefinizione del sistema penale, quindi per qualsiasi ipotesi di riforma, insistendo sulla necessaria correlazione tra riforma penale e sistema processuale. Nella parte seconda del volume sono riportati i contributi di difitto comparato che riguardano: il diritto penale complementare nel sistema tedesco, la riforma del diritto penale complementare in Francia, il diritto penale secondario in Portogallo, la legislazione penale speciale in Spagna e la legislazione penale complementare in Bosnia ed Erzegovina, in Croazia, in Jugoslavia ed in Slovenia.


Adelmo Manna

Riciclaggio e reati connessi all'intermediazione mobiliare

Utet, 2000, pagg. 446, Lire 110.000 (euro 56.81)


L'opera costituisce il 40° volume della pregevole collana editoriale "Il diritto attuale", curata dalla Utet.

Il testo rappresenta indubbiamente una pagina importante del diritto penale dell'economia , non solo per la profonda analisi delle più significative fattispecie di reato di questo settore penale, ma soprattutto perché costituisce un 1 opera completa sul fenomeno criminale del riciclaggio e sugli strumenti legislativi globalmente orientati alla sua repressione. Le tre parti in cui si suddivide il volume sono l'espressione dell'approccio metodologico alla problematica e scandiscono le diverse fasi della lotta al riciclaggio e a quelle manifestazioni criminose contigue e correlate.

La prima parte si occupa di riciclaggio e reimpiego (gli artt. 684 bis e 648 ter c.p.), in particolare vengono sviluppati i seguenti temi: il contributo delle organizzazioni internazionali nella definizione delle strategie di contrasto al riciclaggio; il problema del bene giuridico tutelato (patrimonio, amministrazione della giustizia, ordine pubblico, ordine pubblico economico); i rapporti tra condotte principali e reati presupposto (l'ampliamento degli stessi, la rilevanza delle cause di estinzione del reato e della pena, delle cause di esclusione dell'antigiuridicità, delle cause di non punibilità e di non imputabilità, delle ipotesi di abolitio criminis e delle dichiarazioni di incostituzionalità); i rapporti fra riciclaggio, reimpiego, ricettazione, favoreggiamento reale e associazione per deliriquere; l'elemento soggettivo nel riciclaggio.

Le altre due parti si occupano di particolari tipologie di reato e strumenti di contrasto: la seconda tratta delle fattispecie previste dalle leggi sul mercato finanziario più strettamente collegate al riciclaggio nella prospettiva "macroeconomica" della tutela dell'ordine pubblico economico, la terza di quelle più lontane dalla predetta prospettiva.

Tra gli argomenti più interessanti si segnalano: la disciplina normativa e sanzionatoria riguardante l'attività bancaria, l'attività finanziaria e la raccolta del risparmio; l'esercizio abusivo dell'attività d'intermediazione finanziaria ed in generale la tutela del mercato; la tutela dell'attività di vigilanza; le sanzioni penali in tema di informazione, identificazioni e registrazione; l'obbligo di segnalazione di operazioni sospette.

L'opera in sintesi è un indispensabile strumento di conoscenza di questo particolare fenomeno criminale, ricco altresì di utili indicazioni operative anche in un'ottica di analisi criminale strategica.


Leonardo Filippi e Giorgio Spangher

Diritto penitenziario

Giuffrè editore, 2000, pagg. 167, Lire 22.000 (11,36 euro)

Il testo mira a fornire al lettore una panoramica chiara ed esaustiva sul diritto penitenziario.

La struttura si compone di tre capitoli che si articolano, al loro interno, in ulteriori paragrafi e sotto-paragrafi che nella complessità della trattazione assicurano una lettura ed una comprensione sia ai conoscitori della materia specifica sia a coloro i quali ci si dedicano per la prima volta.

Il primo capitolo effettua un'articolazione storico-giuridica sul diritto penitenziario allo scopo di evidenziare le fonti legislative con particolare attenzione al principi costituzionali e agli atti internazionali in materia.

Nel secondo capitolo, si entra più specificatamente nella trattazione delle caratteristiche dei provvedimenti premiali, punitivi e d'emergenza inseriti nel complesso di regole che disciplinano l'esecuzione della pena detentiva.

Il terzo capitolo svolge in maniera dettagliata un'esemplificazione sul procedimento di sorveglianza sia tipico che atipico.

Tutto il resto segue un'impostazione linguistico-lessicale chiara e scorrevole; molto esemplificativi, infine, appaiono i riferimenti ai precisi articoli dell'ordinamento penitenziario.


Italo Ormanni e Aureliano Paciolla

Pedofilia. Una guida alla normativa Diritto penitenziario

Due Sorgenti editore, 2000, pagg. 388, Lire 48.000 (24,179 euro)

Gli Autori hanno esaminato il tema dello sfruttamento sessuale minorile sotto tre aspetti: legislativo, psico-giuridico e dello stesso pedofilo. Il libro presenta, nella prima sezione, un commento alla recente normativa sull'abuso sessuale: la legge 3 agosto 1998 n' 269 recante "Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù". Vengono analizzati gli aspetti su cui il legislatore ha voluto porre l'accento, per il crescente allarme sociale e le sollecitazioni di diversi organismi nazionali ed internazionali a tutela dei diritti dell'uomo e del fanciullo:
a) l'induzione della prostituzione nei minori;
b) la produzione, divulgazione e detenzione di materiale pornografico minorile;
c) il turismo sessuale all'estero in danno dei minori.

In questa prima parte, spazio notevole è offerto all'analisi di queste nuove fattispecie criminose ed alle attività di contrasto svolte dalle Forze di Polizia. In particolare, un capitolo è dedicato al lavoro e alle competenze del nuovo Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni nell'ambito delle intercettazioni dei siti telematici di pornografia pedofila.

Alla luce delle necessità di tutela del minore e della sua assistenza anche nelle fasi delle indagini e del processo, sono dedicati i capitoli riguardanti un modello di collaborazione tra la Procura della Repubblica di Roma e il Tribunale per i Minori e la
proposta di un protocollo operativo di intesa dialettica tra le diverse figure professionali coinvolte in casi di abuso sessuale minorile.

La seconda parte del volume illustra il punto di vista psicogiuridico evidenziando 911 elementi di valutazione della capacità di intendere e volere nei minori e la discussione su protocolli clinici in cui sono stati utilizzati test psicologici per la diagnosi di abuso in sede peritale.

La terza parte è sicuramente quella più originale in quanto si pone il problema di considerare il punto di vista dello stesso pedofilo, sia in un contesto psicosociale di particolare visibilità del fenomeno come quello dei dero, sia sotto il profilo clinico di valutazione della personalità e delle condotte pedofile. In questo ambito, particolare attenzione merita il contributo di uno studio sulle caratteristiche di personalità emergenti da un particolare test il Thematic Apperception Test (T.A.T.) somministrato ad un gruppo di detenuti accusati di violenza sessuale. Questa sezione illustra anche degli esempi tratti dalla cosiddetta "cultura pedofila" pubblicati su siti telematici allo scopo di fornire al lettore utili strumenti conoscitivi per la comprensione, la prevenzione e la cura dei soggetti pedofili.

Il lavoro presenta una complessa e ampia disamina sullo sfruttamento sessuale a danno dei minori e costituisce non solo uno strumento tecnico-conoscitivo, fondato sul contributo di diversi esperti dei settore, utile agli Il addetti ai lavori", ma contiene anche sezioni di facile fruibilità per i neofiti.
Ten. CC Barbara Vitale


Vito Ingletti

Dirtitto di Polizia Giudiziaria

Edizioni Laurus Robuffo, 2000, pagg. 572, Lire 52. 000 (euro 26,85)

L'autore, forte delle proprie esperienze vissute nelle differenti vesti professionali di Ufficiale dell'Arma dei Carabinieri prima, e di Avvocato e Docente ora, con la realizzazione di questa opera ha concretizzato l'intento di mettere a disposizione degli Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria un unico strumento di apprendimento e consultazione a carattere multidisciplinare.

Difatti il volume in questione, ed è questa una particolarità, tratta in un unico contesto divulgativo tre differenti discipline- giuridiche (diritto penale, procedura penale e diritto di polizia), i cui selezionati contenuti sono rivolti alle esigenze formative - informative di una specifica figura professionale del nostro Ordinamento : l'operatore di polizia.

Sono proprio le funzioni ed i compiti che l'operatore di polizia odierno è chiamato ad assolvere, in una realtà processuale profondamente mutata nell'arco degli ultimi dodici anni, che hanno costituito i criteri guida per la realizzazione dell'opera, sia sotto il profilo contenutistico sia sotto il profilo strutturale.

il testo, che si caratterizza per la diffusa capacità di trasmettere informazioni di base chiaramente ed organicamente esposte, si articola in tre parti:
- Parte Prima: Elementi di diritto penale (parte generale e speciale);
- Parte Seconda : Procedura penale;
- Parte Terza: Diritto di polizia.
Dalla lettura del volume emerge che l'autore, compiendo un considerevole sforzo creativo, è riuscito a trattare i vari argomenti in maniera sintetica senza che da ciò derivasse una minor completezza di trattazione degli stessi, specie per quanto attiene la parte relativa al diritto penale.
Il testo, oltre a comprendere una utile raccolta di schemi relativi alle verbalizzazioni di attività di polizia giudiziaria, contiene delle importanti e recenti innovazioni legislative tra cui si segnalano la L. 479/1999 (c.d. Legge Carotti) 1 in materia processuale - penalistica, e il d.lgs. n. 274 del 27/8/2000 in tema di processo penale avanti il Giudice di Pace (in proposito di notevole rilievo sono le funzioni innovative, di pertinenza della P. G.).
Da ultimo, giova rilevare che il presente volume, oltre a costituire valido strumento di apprendimento e consultazione per gli operatori di polizia in genere, potrebbe rappresentare anche valido ausilio di riferimento per il comparto di docenza del settore.


Magg. CC. Gianni Cuneo