
A Napoli, tre grossi bufali imbizzarriti si davano a precipitosa fuga per le vie della città, e dopo aver travolto un ferroviere e due vecchi, entravano in un cortile dove venivano rinchiusi. Qui diventavano sempre più furiosi, e non essendo accostabili, venivano uccisi a fucilate.
(Da "La Tribuna Illustrata" del 2 settembre 1928)