Un curioso episodio dello sciopero dei barbieri a Treviso: gli scioperanti, che senza averne ottenuto il permesso, avevano invaso la Loggia dei Cavalieri, monumento nazionale, e servivano tranquillamente i clienti, vennero indotti a desistere dall'Intervento della forza.
(Da "La Domenica del Corriere" del 2 maggio 1920)