
Avendo una squadriglia di carabinieri, comandata dal brigadiere Bonomi, incontrato sulla strada che da Caltanissetta porta a Piazza Armerina, due individui armati sino ai denti, li fermarono e chiesero le loro generalità. I due erano a cavallo, e quando i militi accennarono a perquisirli, essi misero mano alle rivoltelle, le puntarono contro i carabinieri, e quindi, approfittando della sorpresa di questi, si diedero alla fuga, fermandosi di tanto in tanto e sparando. Uno fu presto raggiunto, disarmato e ridotto all'impotenza; l'altro fu ancora per un pezzo inseguito: quando egli fu giunto sull'orlo del torrente Grangi, si ingaggiò un nutrito conflitto fra le due parti. Dopo i primi colpi, il malfattore non rispose più al fuoco; colpito alla testa ed al petto da diversi colpi era stramazzato giù nel torrente, cadavere.
(Da "La Tribuna Illustrata" del 20 marzo 1910)