
A San Giuseppe Jato, presso Palermo, dei malfattori in pochi mesi avevano commesso numerosi delitti e cinque omicidi per vendetta. I soldati stavano dando loro la caccia. Una sera il carabiniere Nosenza e il bersagliere Mordio si imbatterono in tre uomini armati; all'intimazione di fermarsi quelli presero a sparare, uccidendo il carabiniere. Il bersagliere a sua volta uccise un malandrino, egli altri due fuggirono; l'indomani uno venne ritrovato morto.
(Da "La Domenica del Corriere" del 16 agosto 1908)