
Risvolti imprevisti sono emersi durante il processo a Pietro Acciarito, autore dell'attentato a Re Umberto, alle Assise di Roma. L'uomo per il quale è stato chiesto l'ergastolo, è stato vittima di ingiuste accuse da parte di persone senza scrupoli che hanno tentato di trarre vantaggi personali, attribuendogli dei complici. Il tribunale ha rifiutato la perizia psichiatrica di Acciarito, e per ciò gli avvocati difensori hanno rinunciato all'Incarico. Finora non è provato che Acciarito abbia avuto dei complici.
(Da "La Tribuna Illustrata" del 9 luglio 1899)