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  • 1896 - 1905
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Immagine descritta nella didascalia sottostante




Un gravissimo fatto è avvenuto a Monte San Giovanni Campano (Roma) per la malvagia brutalità d'un ladro omicida. Tal Giuseppe Raponi denunziava all'autorità che dalla sua abitazione in contrada Cajamari era stato, rubato un prosciutto e che l'autore del furto era Giovanni Raponi. Il brigadiere del luogo, un giovane solerte e coraggioso di trentadue anni encomiato più volte solennemente e decorato di due medaglie d'argento al valor militare, si recò subito sul luogo per le indagini, e rinvenne la refurtiva tra i rami d'un albero. Il Raponi, vistosi scoperto, proditoriamente menò alla nuca del milite un terribile colpo di piccone, facendolo stramazzare al suolo; quando lo vide disteso ai suoi piedi, corse in traccia del suo delatore, minacciandolo di morte; poi tornò indietro e colpì nuovamente, con barbara violenza, ilpovero corpo già intriso di sangue, dandosi finalmente a fuggire perla campagna.

(Da "La Tribuna Illustrata" del 6 agosto 1905)