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Immagine descritta nella didascalia sottostante




Uno degli avvenimenti più importanti di questi ultimi giorni, è stato l'uccisione del brigante Magrini che infestava con le sue gesta depredatorie e sanguinarie le montagne senesi e del grossetano. Avendo saputo i carabinieri che questo bandito si disponeva a passare allegramente l'ultimo giorno di carnevale in una casa rustica della frazione di Roccafederighi di Roccastrada, si recarono senz'altro sulle sue tracce. Non appena il Magrini notò la presenza dei carabinieri uscì risolutamente sulla porta della casa e affrontò senz'altro i militi, sparando contro di essi tre colpi che fortunatamente andarono a vuoto. Allora il brigadiere Malevolti gli tirò contro un colpo di rivoltella e nel tempo stesso un milite gli tirava una fucilata uccidendolo. Con la morte di Magrini, sul quale pesava una taglia di 5000 lire, è finito il malandrinaggio nella montagna di Siena e di Grosseto, e la tranquillità degli animi è ridonata a quella popolazione.

(Da "La Tribuna illustrata" del 28 febbraio 1904)