
Dal 16 novembre le provincie di Messina, Reggio Calabria e Catanzaro vissero per più giorni nel terrore. I terremoti vi seminarono la desolazione. A Messina crollarono il campanile della cattedrale e il celebre faro; numerosi edifici rimasero danneggiati. In Calabria i danni sono maggiori; Bagnara presenta le tracce più vaste dello sterminio. Molte case diroccate, molte altre crollanti. Si piangono otto morti, si cercano i dispersi. La popolazione atterrita accampa alla marina. I carabinieri si prodigano nel soccorso ai feriti e nella ricerca dei corpi rimasti sotto le macerie.
(Da "L'Illustrazione Popolare" del 9 dicembre 1894)