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Il processo Cuocolo

(Da 'La Domenica del Corriere' del 2 aprile 1911)
Da cinque giorni Viterbo ha le delizie di un grande dibattimento - il processo della camorra napoletana per l'assassinio dei coniugi Cuocolo. Un processone coi fiocchi quarantacinque imputati, due soli dei quali mancano all'appello nominale perché contumaci. Di questi due, uno è un giovine ladruncolo qualunque, l'altro è un pezzo grosso della camorra, Andrea Attanasio, detto 'ndriuccio e l'arsenale: riuscì a scappare, ed ora pare stia deliziando i compagni dell'onorata società nella lontana America del Sud.

Tutti gli altri sono uccelli di gabbia, comprese due donne e un prete, il famoso don Ciro Vitozzi. Il delitto avvenne quattro anni addietro; l'istruttoria di questo colossale processo si svolse per tali vicende, attraverso tali complicazioni ed intrighi creati dalla Camorra stessa, che c'è da meravigliassi, non che il pubblico dibattimento abbia tardato quattro anni dal delitto, ma che, finalmente, ne sia venuta l'ora. Segnamo la data del suo inizio - 10 marzo - e stiamo a vedere quanto durerà.

Ci sono voluti treni speciali per trasportare gli accusati da Napoli a Viterbo. Altri treni speciali hanno dovuto trasportare i testimoni a difesa e a carico a centinaia. Viterbo sembra diventata una città di soggiorno balneare o climatico.

Tutta una popolazione nuova e varia si è sovrapposta all'abituale, amabile e tranquilla: fotografi, reporters, corrispondenti, resocontisti, galoppini; avvocati, procuratori, scrivani; amici, parenti, conoscenti e cointeressati, per un verso o per l'altro, nelle sorti degl'imputati e di tutta la formidabile compagnia camorristica; rinforzo di carabinieri e di truppe; impianto straordinario di telegrafo e di telefono. Un particolare curioso: il giorno di apertura del dibattimento non era più possibile in Viterbo trovare un calamaio da comperare; tutti erano stati assorbiti dalla grafomania imminente dei reporters e resocontisti.

Si avvicinano al centinaio, e il presidente non ha fatto preparare il posto nell'aula che per trenta. Vi è poi il terrore dei giurati viterbesi: alcuni cittadini sono partiti insalutati per ignoti lidi; altri si sono dati che occorra per fare un viaggio intorno al mondo!... Una malati; altri hanno ricorso ad espedienti ingegnosissimi per cosa inverosimile, - possibile io credo, solo in Italia!... non essere compresi nel giuri, che alla terza udienza non era Viterbo può dire di avere anch'essa nel 1911 una bella attratti ancora formato! si prevede che il processo, se non accadranno rinvii, durerà cinque mesi!... Maggior tempo di quello che occorra per fare un viaggio intorno al mondo!...Una cosa inverosimile, - possibile io credo, solo in Italia!... Viterbo può dire di avere anch'essa nel 1911 una bella attrattiva!!..

(Da "L'Illustrazione Italiana" del 19 marzo 1911)