Frutto profumatissimo che in molti scambiano per lime o mandarino verde, il bergamotto è il re degli agrumeti di Reggio Calabria. In esso è racchiusa l’anima del Sud, tanto da essere stato rinominato dagli agricoltori calabresi, che ne hanno fatto un’eccellenza del territorio, “Oro Verde”.
Dalle origini poco note in quanto non tutti i botanici concordano sulla nascita e l’epoca della sua comparsa in Italia, il nome deriva dal turco, beg armudi, e significa “pero del Signore”.
L’ALBERO
Il bergamotto è il piccolo agrume della pianta Citrus bergamia, un albero sempreverde

alto tra i tre e i quattro metri con foglie lucide e carnose e dai fiori bianchi davvero molto profumati. Dalla forma rotondeggiante e leggermente schiacciata ai poli, il colore del bergamotto varia dal verde al giallo, a seconda del grado di maturazione. Prevalentemente coltivato nella fascia costiera calabrese, il 90% della produzione globale si concentra proprio in un piccolo territorio nel cuore della Locride. Il primo agrumeto coltivato a bergamotto in Calabria risalirebbe al 1860. Ogni albero rappresenta un piccolo miracolo. La coltivazione richiede pazienza e tecniche precise.
È un albero che non ama le basse temperature e ha trovato il suo ecosistema ideale in quella zona della Calabria jonica-reggina, definita geograficamente come Locride e Grecanica.
L’OLIO ESSENZIALE

Solo da quest’area del profondo Sud si ricava il vero olio di bergamotto, un prodotto unico dalle innumerevoli proprietà benefiche, al punto da meritare il prestigioso riconoscimento comunitario della DOP. Il terreno, ma soprattutto il microclima di queste zone, rendono l’olio essenziale di bergamotto di una qualità e di una consistenza non riscontrabile in nessuna altra parte del mondo. Il tesoro di questo piccolo agrume risiede nella sua sottile buccia. Per ottenere un chilo di essenza occorrono 200 chili di frutti. L’olio si estrae per spremitura a freddo dalle bucce che contengono minuscole sacche ricche di oli essenziali. Una volta questa spremitura veniva fatta a mano e assorbita da spugne naturali, oggi si usano macchine apposite per velocizzarne la produzione e la raccolta.
Intorno agli anni Venti l’olio essenziale di bergamotto diventò uno degli ingredienti principali e più importanti per i migliori profumi circolanti all’epoca e, ancora oggi, le industrie della profumeria di lusso se ne contendono l’acquisto. Drive principale è quella nota verde, aspra, amara e trasparente che la pregiata essenza conferisce al profumo o alle creme. L’essenza di bergamotto in profumeria è un ingrediente fondamentale, non solo per la classica colonia, ma anche per numerosissimi altri prodotti di bellezza. Ciò che lo rende unico è il suo potere fissativo. Oggi l’essenza è la più contraffatta al mondo ed è facile imbattersi in prodotti annacquati o provenienti da miscelazioni chimiche, per questo è importante porre molta attenzione durante l’acquisto.
SI USA TUTTO
La pianta di bergamotto si sfrutta in ogni sua parte, dopo l’estrazione dell’essenza, le bucce vengono trattate per la produzione del succo che presenta caratteristiche organolettiche particolari e proprietà medicamentose. Dai frutti immaturi si producono l’essenza di bergamottella, il distillato di bergamottella e il nero di bergamotto. Dalla zagara di bergamotto si ottiene una pregiatissima essenza chiamata neroli. E, nel caminetto, il legno di bergamotto brucia con una fiamma continua e scoppiettante producendo una particolare e piacevole fragranza.
LE PROPRIETÀ
Sono innumerevoli le proprietà benefiche di questo frutto diventato una delle icone

identitarie della Calabria. A parte la ricca presenza di vitamine come la A, la C, quelle del gruppo B e flavonoidi, nonché di proprietà antibatteriche, antimicotiche, cicatrizzanti, antivirali e antiossidanti, una delle più interessanti è senza dubbio l’azione preventiva sulle malattie cardiovascolari. Nel corso del tempo, vari studi condotti da enti accademici come l’Università romana di Tor Vergata e le calabresi UNICAL e Università della “Magna Graecia” hanno messo in evidenza una capacità di azione regolatrice del colesterolo LDL, cosiddetto “cattivo”, proprietà peraltro già nota alla medicina popolare del reggino ma mai prima d’ora scientificamente avvalorata. La ricerca condotta dall’UNICAL ha accertato la presenza di due statine naturali nel succo e nell’albedo, la parte bianca del bergamotto. Le due molecole, battezzate brutieridina e mellitidina, sono risultate in grado di abbassare il livello di colesterolo nel sangue con un’efficacia, in termini di dose/risposta, non dissimile da quella dei farmaci chimici utilizzati in terapia, ma col vantaggio di non avere controindicazioni.
GASTRONOMIA

Dal punto di vista alimentare, si usa nell’industria dolciaria come eccellente aromatizzante per torte, pan di Spagna, creme, biscotti, caramelle, canditi, torroni, gelati, liquori e bibite. Buone e gustose anche le marmellate e le confetture. Grattugiato su un filetto di pesce o insalate rende i piatti meno banali. Molti gli chef blasonati che hanno sperimento l’agrume in cucina dai primi fino al dessert per piatti davvero unici e profumati. Ottimi anche tè e tisane che apportano benefici a tutto l’organismo.
BEAUTY FARM
Per le sue proprietà l’olio essenziale di bergamotto viene impiegato molto nelle beauty farm e nei centri estetici per massaggi drenanti e anticellulite. Un vero toccasana per le signore che soffrono di cattiva circolazione. Purifica la pelle e riduce il prurito. Aggiunto allo shampoo sembrerebbe contrastare la formazione della forfora. Nell’aromaterapia il profumo di bergamotto stimola il rilassamento e allevia gli stati d’ansia e di depressione.
IL CONSORZIO
Nel 2007 nasce il Consorzio di Tutela del bergamotto di Reggio Calabria, con il compito di vigilare che il prodotto venga fatto secondo le rigorose regole stabilite dal disciplinare di produzione, per tutelarlo dalle imitazioni e promuovere la conoscenza e il consumo di questo frutto. “Quello del bergamotto è stato un percorso tutto in salita, afferma il Presidente del Consorzio Ezio Pizzi, solo in questi ultimi anni sta riscuotendo il giusto successo, in termini di valorizzazione e visibilità, per le innumerevoli proprietà. Oltre ai tanti riconoscimenti già ottenuti, si sta avvicinando per il prezioso agrume reggino uno dei più attesi e pregiati titoli, quello di Patrimonio dell’Unesco. Abbiamo avuto – continua il Presidente - numerosi incontri con i rappresentanti del Ministero della Cultura che sono serviti a consolidare l’interesse dell’Unesco e la valenza del processo di valorizzazione e di identità dell’oro verde”.
RISOTTO AL BERGAMOTTO

In una padella versate l’olio e fatevi appassire un cipollotto di Tropea. Aggiungete il riso carnaroli e mescolatelo fino a quando inizia a “saltare”. Unite il sale e poco per volta un cucchiaio di succo di bergamotto, lasciate evaporare per far dissolvere il retrogusto amarognolo. Versate due mestoli di brodo bollente e portate il riso a cottura, aggiungendo, se necessario, altro brodo. A cottura ultimata aggiungete il burro e il Parmigiano Reggiano mescolando per mantecare. Grattugiate finemente nel piatto la buccia di bergamotto non trattato e spolverate con poco pepe. Decorate il piatto con alcune julienne di buccia di bergamotto fresca tagliata sottile.