SALUTE
INTEGRARE È MEGLIO CHE CURARE
26/11/2017
di Monica Di Loreto

L’esperto di integratori alimentari Filippo Ongaro spiega come mantenere al meglio la nostra salute

FOTO BIntegratori sì, integratori no. fanno bene, fanno male. Come sceglierli? Come farci guidare a un consumo consapevole? Capita di provare stanchezza, sbalzi di umore o di dover affrontare momenti di negatività e confusione mentale, legati spesso a qualche carenza nutrizionale a cui gli integratori giusti potrebbero porre rimedio. La prestigiosa rivista Nature in un recente supplemento sulla HYPERLINK "https://www.filippo-ongaro.it/nutrigenomica-e-alzheimer/" nutrigenomica, sostiene come HYPERLINK "https://www.filippo-ongaro.it/nutrizione/integratori-nutraceutica/" integratori e nutraceutici possano essere d'aiuto nel mantenere la nostra salute. Abbiamo chiesto un consiglio ad un pioniere della medicina antiageing, già medico degli astronauti ed esperto di integratori alimentari, il prof. Filippo Ongaro.

Il boom degli integratori alimentari a cosa si deve? Soprattutto a un’abile campagna di marketing o c’è anche un fondamento scientifico? Sicuramente il boom è frutto anche di molto marketing ma io credo che la ragione alla base sia da ricercare nel fatto che la nostra alimentazione è basata su prodotti industriali come non mai e per questo ricca in calorie ma poverissima in nutrienti. Siamo circondati da cibi dallo scarso valore nutrizionale e questo ha un peso sul nostro metabolismo. Il fatto che siano scomparse malattie da carenza vitaminica come lo scorbuto o la pellagra non significa assolutamente che non siano molto comuni le carenze croniche. Sono meno gravi, non provocano patologie acute, ma accelerano l’invecchiamento e ci rendono più fragili ed esposti al rischio di malattie degenerative.

FOTO CProfessore, non sarebbe meglio integrare con una dieta alimentare, magari mangiando più frutta e verdura? Questa è senza dubbio la base: integrare mangiando male è del tutto inutile. Tuttavia non è detto che assumere alimenti basti. La vitamina C per esempio si inattiva a 40 gradi e quindi quella contenuta nelle verdure che cuciniamo sparisce. Insomma mangiare bene è la base ma non è detto che sia sufficiente, in più la gente ha sempre poco tempo e la verdura viene mangiata in dosi sempre minori.

I consumatori percepiscono gli integratori come sostanze prive di effetti collaterali, anche perché, a differenza dei farmaci, non hanno bisogno di prescrizione medica. Non è del tutto corretto: hanno un profilo di rischio basso, ma non nullo, altrimenti non potrebbero nemmeno produrre effetti. Dunque occorre saperli usare ed è sempre bene farsi aiutare da un medico esperto o da un farmacista. questo è soprattutto vero se ci sono patologie o se si assumono farmaci.

Molto popolari tra gli sportivi sono la carnitina e la creatina: nel loro caso, hanno una qualche utilità? Sulla creatina esistono moltissimi studi e certamente è molto efficace nel migliorare la prestazione negli sport di potenza. La carnitina invece è utile a migliorare il metabolismo dei grassi e a migliorare la produzione di energia da parte dei mitocondri.

La panacea per tutti i mali – dalla prevenzione delle patologie cardiovascolari ai tumori – sembrano essere gli acidi grassi Omega 3. È davvero così? Panacea assolutamente no, ma nutrienti importanti e con effetti preventivi molto vasti sì. Del resto sono modulatori dell’infiammazione, che sappiamo essere coinvolti nella genesi di molte malattie cronico-degenerative.

FOTO DProfessore anche chi assume farmaci regolarmente può aver bisogno di integratori? A volte sì. Certi farmaci riducono l’assorbimento di alcuni nutrienti o alternano la produzione di sostanze necessarie per il metabolismo.

Facciamo un esempio: le statine riducono la biodisponibilità di coenzima Q10 che a sua volta è fondamentale per la produzione di energia da parte dei mitocondri. Spesso le statine danno effetti collaterali come la stanchezza e i dolori muscolari, in questi casi assumere coenzima Q10 può essere utile.

Professore sono tanti i prodotti pubblicizzati che promettono un dimagrimento. Non cadiamo nelle truffe, ma capiamo cosa davvero può aiutare il nostro metabolismo. In questo caso poche cose, a parte regolare la dieta e fare sport. Possono essere utili il tè verde e il caffè verde come attivatori del metabolismo lipidico, ma gli effetti sono modesti.

Diamo un consiglio adatto a tutti. Ci sono degli integratori chiave per la salute, per vivere fino a cent’anni? Un multivitaminico ad ampio spettro, Omega 3, antiossidanti come l’acido alfa lipoico e la vitamina D, sono esempi di sostanze che possono aiutare ad invecchiare meglio. Vale la pena ricordare però che i fondamenti su cui puntare sono 4: alimentazione, allenamento fisico, gestione dello stress e integrazione alimentare. Puntare su un aspetto solo non è sufficiente.