NATURA E BIODIVERSITA'
Un paradiso naturalistico nella regione dei parchi, La Riserva Naturale Statale “Lago di Campotosto”
07/12/2016
di Roberta De Luca

Il lago di Campotosto, oltre ad essere il maggiore bacino lacustre d’Abruzzo, è una Riserva naturale di popolamento animale ed è gestita dal Corpo forestale dello Stato

Lago di CampotostoDal 2006 l’Ufficio Territoriale per l’Ambiente de L’Aquila ha intrapreso un’importante attività di monitoraggio e inanellamento dell’avifauna e, oltre a controllare regolarmente le presenze vengono organizzate periodicamente delle giornate per far conoscere Campotosto ai birdwatchers che arrivano da varie parti d’Italia per la ricchezza di avifauna, visto che la Riserva Naturale di Campotosto è una delle aree di sosta più importanti dell’Appennino centrale. L’invaso venne realizzato nel 1938 per la produzione di energia elettrica, sommergendo un vasto altopiano sede un tempo di un antico lago pleistocenico che ha generato la più grande torbiera appenninica. La sede del lago presenta uno sviluppo perimetrale di oltre 42 chilometri e la profondità media è di 13 metri in corrispondenza della diga sul torrente Rio Arno.
Con il sistema di bacini artificiali satelliti lungo l’asta fluviale del Vomano (Provvidenza, Pagannoni e Villa Vomano), costituisce da sempre una delle maggiori direttrici di migrazione dell’avifauna acquatica, lungo la dorsale appenninica.
Il bacino, infatti, è ritenuto come la più importante area umida in Abruzzo per lo svernamento della Folaga con punte di circa 5.000 esemplari l’anno, del Moriglione, anche 1.000 esemplari l’anno, dell’Alzavola, del Fischione e della Moretta.
Il coregone rappresenta nel periodo invernale un’insostituibile fonte alimentare; adattato a vivere in acque con basse temperature, si riproduce da ottobre a dicembre, quando altre specie ittiche sono poco attive e in fase di semi letargo, quindi maggiormente concentrate sui fondali.
Di interesse botanico, una stazione relitta di betulla presente nell’area della riserva limitrofa al lago di Campotosto con una decina di esemplari in discreto stato vegetativo, grandi piante di agrifoglio e il bellissimo, appariscente e rarissimo, trifoglio fibrino. A queste se ne aggiungono moltissime altre inserite nelle Liste Rosse d’Italia, tra cui ricordiamo la peverina eretta, il morso del diavolo, la cariofillata dei rivi e l’elleborine palustre, che fanno di questo luogo un piccolo e perduto paradiso fiorito. I boschi sono invece impoveriti dai carichi eccessivi di pascolo nel passato, tagli furtivi e incendi.
Lago di CampotostoAl fine di favorire la fruizione naturalistica, sono state realizzate strutture illustrative e didattiche dislocate in un’area posta nel territorio della Riserva, nei pressi dell’abitato di Campotosto. Nel 2015 è stato ulteriormente sviluppato il programma che ha visto la realizzazione di un centro visitatori, di un’area picnic, con tavoli e punti fuoco, di un laghetto e una serie di sentieri didattici.
Tra questi il Sentiero Natura del laghetto e del saliceto. Il facile sentiero, corredato da pannelli esplicativi sulle caratteristiche ecologiche della Riserva, si sviluppa sopra un’area interamente pianeggiante con un percorso ad anello. Si attraversa più volte, con ponticelli e facili guadi, un canale artificiale che, prima di gettarsi nel lago, confluisce ed incrementa un corso d’acqua naturale, raccoglie le acque di una piccola sorgente, lambisce un’area periodicamente inondata caratterizzata da imponenti boscaglie a Salix alba e forma un’ansa intorno a un prato torboso che ospita specie vegetali rare. Lungo l’itinerario è frequente l’incontro con gli uccelli più tipici del lago. Il Sentiero Natura del ginepreto percorre la parte meridionale e più assolata del Colle di Monte Bove, con brevi tratti ripidi ma non esposti, attraversando bassi arbusteti di ginepro comune e praterie ricchissime di variopinte fioriture. Superata la piccola Sorgente Scritta, si raggiunge la sommità del Colle (m 1.561) nei pressi del confine tra le Regioni Abruzzo e Lazio, per poi ridiscendere il pendio meno ripidamente, seguendo un percorso ad anello.
Il Sentiero Birdwatching, invece, si addentra nel cuore della zona umida, dove sono presenti gli unici canneti relitti dell’intera area. Il capanno d’osservazione “Lo Svasso “, ospitato nella fascia ripariale arbustiva, a seconda della stagione permette una facile osservazione di germani reali, Moriglioni, alzavole e folaghe, ma non mancano gli svassi maggiori ed i gabbiani. Oltre all’avifauna acquatica, è possibile osservare anche i piccoli uccelli del bosco e non mancano i picchi ed alcuni rapaci. Lungo il sentiero sono appositamente posizionate delle mangiatoie e delle cassette-nido artificiali, che ospitano e contengono cibo per numerose specie di passeriformi.
Il Corpo forestale dello Stato organizza anche visite guidate nell’ambito della Riserva Naturale di Campotosto destinate a scolaresche che consentono di approfondire le conoscenze sull’ornitofauna e sui sviluppi dei programmi di monitoraggio condotti dalla Forestale. Tra queste ricordiamo le giornate Fauna e Flora d’altitudine Appenninica presso il Giardino Alpino Campo Imperatore, la giornata Ramsar, per ricordare la Convenzione firmata nel 1971, la giornata Anelli sulle Nevi per conoscere il Fringuello alpino attraverso un approccio scientifico o il monitoraggio mensile uccelli acquatici.

RISERVA NATURALE DEL LAGO DI CAMPOTOSTO
Capostosto cartina
Carta d’identità
Superficie: 1.600 ettari circa di cui1.400 occupati dalle acque e 200 di fascia rivierasca
Regione: Abruzzo
Provincia: L’Aquila
Comune: Campotosto-Capitignano
Istituzione: 15 marzo 1984
Altitudine: 1300-1400 m s.l.m.

Come arrivare in auto:
Da Nord: Autostrada A14 in direzione Ancona, percorrerla fino a San Benedetto del Tronto, seguire la direzione Ascoli Piceno, continuare sulla RA11, uscire in direzione Roma e prendere la SS 4 Salaria, proseguire per Amatrice e percorrendo la SS 577 seguire le indicazioni per Campotosto.
Da Sud: Percorrere l’autostrada A14 in direzione di Pescara, uscire a Teramo/Giulianova/Mosciano Sant’ Angelo, proseguire sull’autostrada A 24, uscire a Basciano - Villa Vomano, seguire la direzione Montorio al Vomano, prendere la SS 577 e seguire le indicazioni per Campotosto.
Da L’Aquila: Prendere la SS 17, proseguire per San Vittorino, continuare sulla SS 577 fino a Campotosto.

Numeri utili
Ufficio Territoriale per la Biodiversità di L’Aquila
Via delle Fratte, snc - 67100 - L’Aquila
Tel. 0862/419260
Fax 0862/404584
email: utb.laquila@corpoforestale.it
IL GIARDINO BOTANICO CAMPO IMPERATORE

Questo piccolo gioiello di alta montagna è localizzato lungo il pendio meridionale di Monte Aquila sul Versante occidentale del Gran Sasso d’ Italia – L’Aquila‚ in prossimità del valico tra Campo Imperatore ed i Tre Valloni‚ ad una quota di 2.117 m s.l.m., ed occupa un’ area di 3.500 mq. Fondato nel 1952 dal Prof. Vincenzo Rivera‚ docente di Botanica all’ Università di Roma e primo Rettore dell’ Università dell’ Aquila‚ è attualmente gestito dal Dipartimento di Medicina clinica‚ sanità pubblica‚ scienze della vita e dell’ ambiente – Sez. Scienze Ambientali dell´ Università degli Studi di L´Aquila e dall´ Ufficio Territoriale per la Biodiversità di L’Aquila – Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali‚ con la collaborazione del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Nel Giardino Alpino vengono coltivate le piante degli habitat altitudinali‚ che vivono oltre il limite del bosco‚ limitatamente al territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
L’ambiente è molto selettivo a causa delle bassissime temperature‚ dei venti spesso violenti e dell’elevato innevamento; la stagione vegetativa è brevissima‚ inferiore in media ai 130 giorni per anno.
Le severe condizioni climatiche permettono‚ quindi‚ la fruizione del Giardino per un breve periodo; l’apertura al pubblico va dal 15 giugno al 15 settembre‚ tutti i giorni, compresi i festivi‚ dalle 10,00 alle 17‚30.
I visitatori sono numerosi, oltre 500 al giorno nel pieno della stagione turistica.