La Terra è sofferente, le manca l’ossigeno. Abbiamo bruciato boschi e foreste, inquinato l’aria e l’acqua che la proteggono e la vestono, abbiamo avvelenato i mari, i laghi e i fiumi e Lei, si è ammalata, esattamente come sta succedendo a noi che respiriamo a fatica dietro auna mascherina e siamo costretti a restare chiusi in casa per non essere contagiati dal Coronavirus. Questo perché siamo “interconnessi” con il Pianeta sul quale abitiamo.
La pandemia da COVID-19 non ha fatto altro che mettere in luce la fragilità della “barca” e quella del suo equipaggio. La nostra vita dipende da equilibri naturali delicatissimi che, con azioni scellerate, abbiamo messo in pericolo.
Oggi ricorre il 50°anniversario della “Giornata Mondiale della Terra” e, ironia della sorte, festeggeremo senza poter godere pienamente delle bellezze della nostra Madre Terra.
La Giornata Mondiale della Terra, alla quale partecipa anche l’Arma dei Carabinieri, coinvolge miliardi di persone attraverso 75mila partner in 193 Paesi. Quest’anno spetta all’Italia il compito di aprire le celebrazioni mondiali dedicandole a Papa Francesco nel 5°anniversario della Sua lettera Enciclica Laudato si' che tanto ha contribuito a generare una consapevolezza mondiale sul Cambiamento Climatico alla vigilia dello storico Accordo sul Clima di Parigi.
L’emergenza Coronavirus purtroppo ha impedito all’organizzazione italiana, composta da Earth Day e Movimento dei Focolari, l’allestimento del tradizionale Villaggio per la Terra di Villa Borghese a Roma, al quale l’Arma dei Carabinieri ha sempre partecipato con stand dedicati all’educazione ambientale.
Al posto del Villaggio per la Terra ci sarà una lunga maratona multimediale #OnePeopleOnePlanet integralmente trasmessa sul canale streaming Rai Play, con un palinsesto live di 12 ore (dalle 8 alle 20), oltre che su altre emittenti. All’evento l’Arma parteciperà con una serie di interventi e video dedicati all’educazione ambientale e ai i compiti di tutela della natura e della biodiversità.
La Terra va rispettata, è la nostra casa, il nostro santuario, parte della nostra identità, il luogo in cui respiriamo, viviamo, ci riuniamo e lavoriamo, solo proteggendola la vita prospererà più a lungo. E’ necessario praticare uno stile di vita e di consumo che rispettino di più l’ambiente e la natura, incentivando l’uso di energie rinnovabili e adottando un’alimentazione più rispettosa delle risorse utilizzate e delle modalità di produzione, fino a cambiare le nostre abitudini prestando maggiore attenzione alle azioni quotidiane e perché è dai piccoli gesti che nascono i grandi cambiamenti.
Sarà ciò che faremo oggi a determinare il domani. Saranno gli alberi che pianteremo oggi a dare vita al nostro futuro. Tutti noi a prescindere dall’etnia, dal sesso, dal reddito o dalla provenienza geografica, abbiamo diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile.
Per il futuro del Pianeta la sfida è cambiare.
Il cambiamento climatico evolve più rapidamente di quanto previsto e ritrovare, quindi, l’armonia con la natura è fondamentale. Il riscaldamento globale costituisce la più grande minaccia alla sopravvivenza del Pianeta e della vita come la conosciamo. Moltissime specie sono a rischio, compresa la nostra. Oggi siamo a una svolta, dobbiamo osservare e imparare da ciò che l'ambiente ci sta dicendo.
Il "dopo" di cui parliamo è ora, è oggi.
Dobbiamo impegnarci e riconoscere che è possibile salvare noi e il nostro Pianeta, giorno dopo giorno.
Possiamo ancora fare la differenza!