FOTORACCONTO
LA STAGIONE DELL’AMORE
15/10/2021

di Andrea Boscherini


In autunno il bramito del cervo riecheggia per valli e radure. I maschi prediligono le zone aperte per il richiamo, così da essere ben visibili dalle femmine


FOTO A - Foto A. Gruzza

Con la fine del periodo estivo e il ritorno delle fresche giornate autunnali è possibile assistere, all’interno delle nostre foreste, ad uno dei più affascinanti e suggestivi eventi in natura: la riproduzione del cervo. I maschi di questo grosso ungulato iniziano a marcare con sempre maggior frequenza il proprio territorio.

Lungo i sentieri percorsi dalle femmine è facile osservare arbusti o giovani alberi con rami spezzati, spesso sporchi di fango: tecnicamente prendono il nome di fregoni, cioè marcature visive e olfattive effettuate grazie ai palchi. Sempre con la stessa funzione, all’interno di prati o di piccole alture, si possono notare delle vere e proprie raspate, cioè dei vistosi solchi tracciati a terra sia con i palchi sia con gli zoccoli; a volte le marcature sono talmente costanti da creare un’estesa area di terra battuta.

Foto A. Gruzza


FOTO B - Foto F. Lemma

Ciò che rende unico il periodo riproduttivo del cervo è sicuramente un terzo tipo di marcatura, quella acustica: il bramito. Questo possente richiamo, che ha lo scopo principale di attirare le femmine, si sente riecheggiare per tutte le valli, udibile da centinaia di metri di distanza. I primi timidi bramiti iniziano verso agosto per poi aumentare in maniera esponenziale alla fine di settembre. I maschi prediligono zone aperte dove bramire, così da essere ben visibili dalle femmine: un prato all’interno o al confine di una foresta può essere un luogo ideale dove mettersi in mostra.

Solitamente le femmine tendono ad essere attratte dai maschi più grossi, capaci di emettere bramiti ben più potenti rispetto ai giovani, più timorosi. Le emissioni vocali iniziano poco prima del crepuscolo, aumentano nelle ore che precedono la mezzanotte e iniziano a scemare verso l’alba; in realtà l’attività non cessa praticamente mai visto che, se è fresco o piovoso, si possono udire bramiti durante tutto l’arco della giornata.

Foto F. Lemma


FOTO C - Cervi
La conquista delle femmine dipende anche dalla difesa del proprio territorio: se la voce non dovesse bastare per tenere alla lontana eventuali rivali, si passa alle maniere forti. I maschi possono ingaggiare vigorose battaglie con i propri palchi, spingendosi con forza l’uno contro l’altro.
Solitamente gli scontri non causano ferite gravi ma, vista la foga della battaglia, può capitare che qualche esemplare venga accidentalmente ferito o persino ucciso; seppur raramente, due maschi possono persino restare incastrati tra loro, trasformandosi in un facile bottino per un branco di lupi. Quel che è certo è che per un maschio di cervo la stagione riproduttiva comporta un enorme dispendio energetico tanto che, in poco più di un mese, può perdere oltre un quarto del proprio peso corporeo.