Oggi
Ieri
Associazioni ed Enti
Arma all'estero
Partners
Curiosità
Servizi
Informazioni
Consigli
Amministrazione Trasparente
Il Carabiniere
Rassegna dell'Arma
Calendario Storico
Notiziario Storico
Silvae
#Natura
Podcast
Pubblicazioni
Negozio Virtuale
di Andrea Boscherini
In autunno il bramito del cervo riecheggia per valli e radure. I maschi prediligono le zone aperte per il richiamo, così da essere ben visibili dalle femmine
Con la fine del periodo estivo e il ritorno delle fresche giornate autunnali è possibile assistere, all’interno delle nostre foreste, ad uno dei più affascinanti e suggestivi eventi in natura: la riproduzione del cervo. I maschi di questo grosso ungulato iniziano a marcare con sempre maggior frequenza il proprio territorio.
Lungo i sentieri percorsi dalle femmine è facile osservare arbusti o giovani alberi con rami spezzati, spesso sporchi di fango: tecnicamente prendono il nome di fregoni, cioè marcature visive e olfattive effettuate grazie ai palchi. Sempre con la stessa funzione, all’interno di prati o di piccole alture, si possono notare delle vere e proprie raspate, cioè dei vistosi solchi tracciati a terra sia con i palchi sia con gli zoccoli; a volte le marcature sono talmente costanti da creare un’estesa area di terra battuta.
Ciò che rende unico il periodo riproduttivo del cervo è sicuramente un terzo tipo di marcatura, quella acustica: il bramito. Questo possente richiamo, che ha lo scopo principale di attirare le femmine, si sente riecheggiare per tutte le valli, udibile da centinaia di metri di distanza. I primi timidi bramiti iniziano verso agosto per poi aumentare in maniera esponenziale alla fine di settembre. I maschi prediligono zone aperte dove bramire, così da essere ben visibili dalle femmine: un prato all’interno o al confine di una foresta può essere un luogo ideale dove mettersi in mostra.
Solitamente le femmine tendono ad essere attratte dai maschi più grossi, capaci di emettere bramiti ben più potenti rispetto ai giovani, più timorosi. Le emissioni vocali iniziano poco prima del crepuscolo, aumentano nelle ore che precedono la mezzanotte e iniziano a scemare verso l’alba; in realtà l’attività non cessa praticamente mai visto che, se è fresco o piovoso, si possono udire bramiti durante tutto l’arco della giornata.