FOTORACCONTO
A FORMA DI CUORE
10/02/2022

di Annalisa Maiorano


L'amore è una tela fornita dalla Natura e abbellita dall'immaginazione…
Voltaire


FOTO A - lago-di-scanno-Abruzzo

Anche la Natura parla d’Amore, e lo fa con il simbolo più universale che ci sia, il Cuore.

Il nostro caro Pianeta non smette mai di sorprenderci e osservandolo sia dall’alto, sia dal basso, svela luoghi davvero meravigliosi che, in alcuni casi, strizzano l’occhio agli innamorati. Nel corso dei secoli, infatti, la Natura è riuscita a creare un vero e proprio catalogo di scenari romantici che ispirano amore e passione. Questi posti fanno sognare, suscitano stupore e incantano i viaggiatori. Isole, laghi, rocce, tronchi d’albero: tutto ci parla d’Amore. Il mondo è disseminato di luoghi a forma di “heart”, risultati puramente casuali generati da fenomeni che agiscono su una scala estranea all'intervento dell'Uomo, eppure non possiamo far altro che ammirarli e restarne affascinati.

Il lago di Scanno è una gemma nel cuore dell'Abruzzo, un luogo suggestivo nelle vicinanze del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Originatosi da una frana del Monte Genzana, la sua storia è avvolta da miti e leggende. Noto come il “lago dei misteri a forma di cuore” si estende tra il comune di Scanno, dal quale prende il nome, la Comunità Montana Peligna e il comune di Villalago. La leggenda più famosa narra la storia di un combattimento tra i romani e Re Battifolo. Il sovrano, trovandosi in difficoltà con il nemico e vedendo il suo esercito stremato, invocò l’aiuto del Mago Bailardo che rispose alla richiesta ricoprendo il campo nemico con l’acqua da cui nacque il “Lago di Scanno”. Un altro mito è legato alla coraggiosa Fata Angiolina. La storia narra che Pietro Bailardo, potente stregone dell’epoca, fosse talmente invaghito della fata da ordinarne il rapimento. Quest’ultima, bella e coraggiosa, riuscì a sfuggire ai suoi rapitori proprio grazie a un incantesimo facendo materializzare il lago sotto i piedi dei suoi inseguitori, che morirono annegati. Secondo altre fonti, Madama Angiolina morì a causa dell’ardente pioggia e, nel luogo dove cadde inerme, sorse il famoso lago. In realtà il lago si sarebbe originato circa 3.000 anni fa da un’antica frana che sbarrò il corso del fiume Tasso. Il mistero avvolge queste splendide acque favorendo la diffusione di nuove storie in tempi più recenti, come gli avvistamenti degli ufo o di alcune anomalie elettromagnetiche. Proprio a causa di questi strani fenomeni, come la presenza di onde anomale, il lago ha attirato l’attenzione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma che, attraverso l’uso dei magnetometri, ha individuato dei campi magnetici concentrati nella zona nord del fondo del lago. Il Lago di Scanno è famoso per essere il lago a “forma di cuore” più fotografato d’Italia ed è facilmente raggiungibile grazie ad un percorso costruito appositamente, chiamato “Sentiero del Cuore”.


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In Corsica si cela una finestra naturale a forma di cuore, con una magnifica vista mare, perfetta meta per gli amanti del trekking e per gli innamorati. Si scorge facilmente percorrendo la strada D81, nel sud dell’isola francese e fa parte di una serie di meraviglie realizzate dalla forza della natura, che ha scolpito il granito rosso come un artista. Oltre al cuore, in appena 2 km, tra le località di Porto e Piana, la strada offre numerose e insolite conformazioni rocciose. Teste di animali, uomini, camini, addirittura c’è chi vede un vescovo! Preparatevi a giocare di fantasia. La zona delle Calanche o Calanchi di Piana è riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Numerosi i sentieri che, dipartendosi dalla D81, consentono di raggiungere e ammirare da vicino queste sculture naturali. Il consiglio è di recarsi al cuore nelle ore del tramonto, quando i colori risultano più magici, evitando i periodi estivi con maggior afflusso turistico.

FOTO C - Cuore San Lucano

Tra le Dolomiti Bellunesi si nasconde il Cuore di San Lucano, un arco naturale di roccia situato sulla Pala dei Balconi, nel Gruppo delle Pale di San Martino, sospeso a 2.392 metri sulla Valle di San Lucano. La finestra a cuore rappresenta una delle attrazioni più famose della Conca Agordina. Il tracciato per raggiungerlo è impervio ed esposto, richiede alcune nozioni di arrampicata, è fuori dalla copertura telefonica ed è particolarmente insidioso a causa della nebbia che spesso avvolge la zona.

Non è volutamente né segnato, né ferrato e la via per raggiungerlo viene tradizionalmente tramandata di padre in figlio dagli abitanti di Taibon e Canale d’Agordo. Per i giovani rocciatori della zona si tratta di un luogo mistico, il cui raggiungimento segna l’inizio della carriera alpinistica. Molti innamorati salgono al “Cuore” con l’amata per farle la proposta di matrimonio. Un luogo sacro e carico di significato, sopravvissuto incredibilmente intatto alla frenesia della contemporaneità.