
L’istituzioni di tutto il mondo stanno dedicando tempo e risorse a occuparsi delle sfide che ad oggi, nonostante la pandemia, appaiono come prioritarie per salvare il Pianeta: il cambiamento climatico, l’accaparramento delle risorse idriche, le plastiche nei mari, il consumo di suolo, l’economia circolare e la tutela di ciò che abbiamo ricevuto in dono. Insomma la salvaguardia dell’ambiente è presente come tema prioritario nell’agenda politica ormai da oltre un decennio. Appare però chiaro che le classiche ricette dell’ambientalismo politico non siano sufficienti ad accelerare la transizione, un fenomeno ancora più chiaro in Italia dove la leadership green rimane rappresentata da minoranze civiche ed associazioni di giovani ecologisti. Una nuova generazione di volontari e professionisti sta emergendo, il web è un luogo di discussione costruttiva dove gruppi si confrontano su idee in costante evoluzione volte a rendere l'Italia un luogo più sostenibile e più Verde. Un mondo vasto ed eterogeneo, c’è chi ha sposato la causa vegan/animalista, chi promuove le energie rinnovabili, chi combatte le emissioni di CO2 e l'inquinamento da particolato. Tutti, e non solo quelli citati, con un fil rouge: l’ambiente. Intorno a questo concetto va analizzato il modo in cui i cittadini discutono, per tracciare in tempo reale chi, come e dove discute di ambiente, sfruttando l’analisi degli open data.
LE DISCUSSIONI SUI SOCIAL
Se il dato temporale può risultare banale, è comunque pregno di informazioni preziose, soggette chiaramente a molteplici interpretazioni. Nel primo grafico a pag. 16 viene rappresentata l’intensità delle discussioni relative al tema dell’ambiente su Facebook dal 2018 ad oggi. Tra i vari riferimenti social che possono aver influenzato l’andamento della discussione non possiamo ignorare come l’esplosione dell’interessamento dei giovani sui temi ambientali abbia influenzato le discussioni sul web, territorio dove essi rappresentano la maggioranza indiscussa. Ad oggi, per citare l’elaborazione di YouTrend su dati Istat, il 71,2% degli over 65 e il 22,3% della fascia di età compresa tra i 45 e i 65 anni dichiarano di non utilizzare questo strumento. Nell’agosto 2018 iniziano ad apparire online le prime discussioni relative alla protesta chiamata “Sciopero della scuola per il clima” che, durante gli ultimi mesi del 2018 ha iniziato a monopolizzare le discussioni sulla piattaforma di Mark Zuckerberg ed ha probabilmente contribuito all’impennata che vediamo nel grafico che cresce ancora nei primi mesi del 2019 in coincidenza con la riunione del Forum mondiale economico di Davos, dove l’ambiente ha occupato un ruolo primario. Il picco si mantiene per tutto il 2019 con un ulteriore rialzo dopo la primavera, quando, a Roma, gli studenti italiani avevano manifestato in Piazza del Popolo. Emerge dunque che il coinvolgimento dei giovani, che diventano testimonial di un tema ad alto valore, può essere la strategia vincente rispetto a quella utilizzata dalle istituzioni e dai media tradizionali per la sensibilizzazione delle coscienze su temi di fondamentale importanza.
IN ITALIA
Le regioni più verdi d'Italia? A tracciare una geografia della "coscienza verde" ci pensa Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico. Le regioni italiane più sensibili ai temi ambientali sono quelle maggiormente popolose. Ai primi posti nel grafico “Indice di Coscienza Verde” a pag. 17, abbiamo Lombardia e Lazio che risultano prime anche per numero di ricerche online su temi relativi all’ambiente. Altro dato che dimostra altresì il legame tra i surfisti del web e l’ambiente è l’analisi fatta sulle keywords relative alle ricerche sull’ambiente. In parole povere, cosa cerchiamo sul web quando pensiamo all’ambiente?
Se da un lato appare positivo l’interesse degli utenti a ricercare informazioni che siano volte all’attivismo ambientale e alla ricerca di soluzioni per salvare l’ambiente, non è confortante il fatto che a quanto pare l’ambiente sia visto da moltissimi come una vittima da salvare, un qualcosa che abbia estrema necessità di essere difeso, inserito come valore costituzionale, protetto da reati e delitti, come si legge nelle ultime parole chiave. La lettura dei dati nel grafico accanto ci aiuta ad indirizzare le nostre azioni, suggerisce attività di comunicazione istituzionale e ci allarma in tempo reale sulle preoccupazioni e le ricerche degli utenti.
Non ignoriamo il mondo online perché non è altro che il luogo dove il mondo reale discute quando non può interagire fisicamente e mai come ora le interazioni sono sbilanciate verso la dimensione virtuale.