AMBIENTE
RANGER AFRICANI
20/04/2018

L’Arma dei Carabinieri avvia la cooperazione con la Polizia Nazionale del Ruanda per aumentare la protezione ambientale del continente africano

FOTO BOre di studio, approfondimenti ed esercitazioni. Best practices per migliorare le funzioni istituzionali e tutelare in modo più efficiente e capillare il patrimonio ambientale e forestale dai crimini contro la natura. Lotta agli incendi e alla deforestazione, che contribuiscono ai cambiamenti climatici. Si è svolta a Kigali, capitale del Ruanda, la prima edizione pilota del corso “Ranger” nato dalla cooperazione tra l’Arma dei Carabinieri e la Polizia Nazionale del Ruanda.
Il progetto ha come finalità la formazione del personale della Polizia Nazionale, nonché di agenti preposti in via esclusiva alla sicurezza dei parchi africani.
L’iniziativa, di grande interesse non soltanto sotto il profilo istituzionale, ma anche culturale e addestrativo, ha visto la partecipazione di cinquanta poliziotti ruandesi, che hanno avuto la possibilità di far proprie le conoscenze messe a disposizione dall’Arma dei Carabinieri in diversi settori.
Il corso, al quale hanno preso parte cinque istruttori del comparto forestale, è stato articolato su due moduli, uno prettamente tattico curato dagli istruttori della 2^ Brigata Mobile Carabinieri, l’altro invece focalizzato su tematiche di natura ambientale e forestale.
Ad arricchire l’offerta formativa anche personale della FAO, così come previsto da un recente protocollo sottoscritto con l’Arma.

FOTO CLE MATERIE DI STUDIO
Il corso è durato cinque settimane, nelle quali gli istruttori hanno fornito ai partecipanti nozioni atte a formare operatori di polizia con elevate capacità di movimento e controllo del territorio anche in aree impervie o caratterizzate dalla presenza di elementi ostili, attraverso lezioni di topografia, navigazione terrestre diurna e notturna, tecniche di mimetizzazione e di primo intervento, tenute dal personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori dell’Arma. Ma non solo.
Grazie ai Carabinieri forestali sono state approfondite materie come la previsione e la prevenzione degli incendi boschivi, il contrasto al commercio internazionale di specie minacciate di estinzione (CITES), la tutela delle foreste, della flora e della biodiversità, nonché la normativa sui rifiuti e sulla caccia.
Gli istruttori FAO hanno, invece, illustrato tematiche legate all’importanza del corretto utilizzo del suolo, soffermandosi sui numerosi problemi legati ai cambiamenti climatici.
Obiettivo del primo corso “Ranger” era formare operatori di polizia africani in grado di contrastare, prevenire e reprimere quei fenomeni criminali responsabili di numerosi danni ambientali anche in Africa, aumentando il livello di sicurezza sul territorio. L’Arma dei Carabinieri, che oggi è la più grande polizia ambientale d’Europa, attraverso il proprio know-how e le proprie competenze sta provvedendo e continuerà a fornire l’appoggio e il sostegno per lo sviluppo di una maggiore cultura della tutela ambientale che miri alla sensibilizzazione della coscienza nonché al contrasto dei crimini commessi ai danni della natura e dell’umanità.