Uno degli argomenti più importanti per le persone che si avventurano in natura è conoscere i fondamenti, le tecniche di orientamento e di interpretazione del territorio.
Per molti sembra una materia ostica poiché nella visione idilliaca della vita nei boschi appaiono d’improvviso reminiscenze di matematica e di geometria, come calcoli e angoli. Ma niente paura. In realtà tutto questo è solo uno stimolo in più per osservare nel dettaglio il bellissimo mondo naturale che ci circonda. L'orientamento diventa così una parte integrante e piacevole delle nostre escursioni.
Ci sono metodi naturali per orientarsi, che però richiedono una notevole abilità nell'interpretazione locale del territorio. Un esempio è la classica frase: "sugli alberi il muschio cresce a nord". Questa affermazione è falsa in innumerevoli casi e per la maggior parte della superficie terrestre, perché la crescita del muschio è influenzata da molti fattori ambientali.
Mettendo da parte la strumentazione GPS, sempre legata al livello di carica delle batterie, due sono gli strumenti basilari per potersi muovere in un territorio che non conosciamo: la bussola e la mappa, o carta topografica. Le due non hanno la stessa importanza però. Immaginiamo di camminare in un territorio sconosciuto e di aver perso il sentiero da percorrere a ritroso. A quel punto, per la prima volta, estraiamo la bussola dal nostro zaino. Senza una mappa l'unica informazione che questo strumento può darci è l’ubicazione dei punti cardinali. Ora, pur conoscendoli, se non riusciamo a individuare riferimenti nella zona, una direzione varrebbe l'altra e continueremmo a muoverci lì intorno senza un'idea precisa. Quindi, in un caso come questo la bussola non servirebbe a molto perché non sapremmo comunque in che direzione dover tornare!
Qualora avessimo, invece, soltanto una mappa, pur senza bussola potremmo comunque sapere dove andare, orientandola grazie alle informazioni che possiamo cogliere dalla natura (principalmente dagli astri come la stella polare, il sole e la luna). Senza bussola, il sole è per noi lo strumento più utile durante il giorno. Come noto, infatti, sorge sempre circa a est e tramonta circa a ovest. Inoltre, per tutte le aree geografiche a nord del Tropico del Cancro (e quindi anche alle nostre latitudini) passa sempre a sud a mezzogiorno.
Se infiliamo un sottile bastone nel terreno in un punto ben assolato, questo proietterà un'ombra a terra. Mettiamo un sassolino dove termina l'ombra proiettata. Con il passare del tempo la punta dell'ombra si sposterà verso un lato (est) rispetto a dove si trovava in precedenza. Attendiamo qualche minuto e segniamo con un altro sassolino il nuovo punto dove termina l'ombra. La linea che congiunge il primo sasso al secondo è la direzione ovest-est. La linea perpendicolare a questa ci indicherà il nord e sarà sulla parte opposta a quella in cui abbiamo infisso il paletto iniziale (sempre se ci troviamo al di sopra del Tropico del Cancro). Orientando in questo modo la mappa ed osservando attentamente il paesaggio circostante possiamo così individuare punti di riferimento verso cui muoverci e ritrovare la via del ritorno.
Il mio suggerimento è di allenarsi in questa piacevole attività anche durante le escursioni in cui si esplorano territori a noi familiari, in modo da far proprie queste conoscenze e poi poterle applicare in caso di reale necessità.