AMBIENTE
NON SI BUTTA NIENTE
27/04/2021


rimpiattino-1024x972La doggy bag, conosciuta anche come rimpiattino, termine proposto dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE), è un’abitudine virtuosa che stenta però a diventare molto diffusa in Italia a causa di diversi pregiudizi. Il suo nome inglese si riferisce agli avanzi portati a casa dal ristorante per il cane. Ma anche se non vivete con un quattrozampe, nessuno vi vieta di poter mangiare ciò che è avanzato che è ancora buono e, soprattutto, non merita di finire nella spazzatura. Molto praticata all’estero e nonostante l’Italia abbia sempre avuto molto interesse per le culture al di fuori dei propri confini, l’abitudine di chiedere di impacchettare gli avanzi al ristorante, siano essi cibo o vino, non riesce a decollare. Da un’analisi Coldiretti/Ixè risulta che il 18% degli italiani lo fa solo raramente mentre il 14% ritiene che sia da maleducati, da poveri e volgare, oppure si vergogna a richiederla. Infine un 21% degli italiani non lascia alcun avanzo quando va a mangiare fuori mentre il resto non li chiede perché non sa che farsene. Molte associazioni impegnate, tra l’altro, nella lotta agli sprechi alimentari, si sono fatte promotrici di questa buona abitudine che può contribuire non poco a diminuire l’increscioso fenomeno. Sempre secondo Coldiretti, gli sprechi domestici rappresentano in valore ben il 54% del totale e vanno aggiunti a quelli che avvengono nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell’agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%) per un totale di oltre 16 miliardi l’anno.

Si tratta di sfatare un luogo comune che fa percepire il fatto di portarsi il cibo avanzato a casa come sconveniente, poco educato oppure adatto alle persone meno abbienti. Occorre spezzare una lancia in favore della doggy bag perché il cibo che è stato pagato potrà essere mangiato a casa oppure essere utilizzato per preparare altre pietanze.

Nell’ultimo anno le uscite al ristorante sono state ridotte drasticamente a causa dell’emergenza pandemia, sono occasioni rare e pertanto più apprezzate rispetto ai tempi in cui erano frequenti ed ogni scusa era buona per mangiare in compagnia. In occasione della prima Giornata internazionale della Consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari celebrata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) lo scorso 29 settembre 2020 è emerso che più di un italiano su 3 (34%) quando esce dal ristorante si porta sempre, spesso o almeno qualche volta, a casa gli avanzi nell’apposita scatolina, per evitare così che finiscano nella pattumiera, a maggior ragione in un periodo di difficoltà in cui si ha maggiore consapevolezza del valore del cibo e di ogni altra cosa.