AMBIENTE
Le meduse creature gelatinose
01/05/2016
di Giula Corrado

Eleganti e sinuose ma dal loro incontro può nascere un'esperienza "scottante"

Le meduse sono esseri principalmente marini che popolano i nostri mari da milioni e milioni di anni e rientrano tra gli organismi pluricellulari primordiali: i primi fossili di medusa risalgono a 650 milioni di anni fa. Alcune preferiscono nuotare a pelo d’acqua, altre in profondità, ma le meduse si trovano ovunque! Appartengono al gruppo dei Celenterati e si riproducono per via sessuale. La loro struttura è estremamente pag56bsemplice: sono costituite da un corpo centrale che ha la forma di un fungo, con un’apertura sulla sommità del corpo per far entrare ed espellere cibo, da dove si diramano i filamenti che possono variare in numero, dimensioni e lunghezza, alcuni lunghi oltre 2 metri. I suoi tentacoli filamentosi risultano al contatto molto urticanti e dolorosi perché secernono del “veleno” e sono usati come unico strumento di caccia e difesa. Delle oltre 2.000 specie di meduse solo 72 sono dannose con la D maiuscola per l’uomo ed alcune perfino letali.


ACQUA AL 95%
La medusa è formata per il 95% da acqua, ecco perché quando troviamo una medusa spiaggiata , dopo poco tempo sembra scomparire, anzi, per meglio dire, evaporare sotto i raggi del solleone. Ce ne sono di bianche tendenti al rosa, di marroncine, di violacee e perfino trasparenti. Non hanno un cuore e sono senza cervello né sangue che scorre al loro interno. Ma pensate veramente siano così inutili in natura? Vi sbagliate. Un recente studio ha dimostrato come questi colorati invertebrati siano estremamente importanti per il ciclo del carbonio in quanto riescono ad assorbire un grande quantitativo di carbonio in modo biologico.

ANELLO PREZIOSO DELLA CATENA ALIMENTARE
La loro dieta alimentare è costituita principalmente da plancton, ma non disdegnano uova di pesci, piccoli gamberetti e alghe. Con i loro infallibili tentacoli afferrano la preda, la stordiscono e la inghiottono alla velocità della luce. Rappresentano anche il pasto quotidiano per diversi animali marini ma, soprattutto, sono cibo esclusivo di molte specie di tartarughe marine e anche Nemo, l’amico pesce pagliaccio, lo sa!

PERCHÈ HANNO INVASO IL MARE NOSTRUM ?
Secondo i biologi marini l’aumento esponenziale delle meduse e la conseguentepag56d alterazione dell’ecosistema marino, sono dovuti essenzialmente a tre fattori: -cambiamenti climatici e riscaldamento delle acque -inquinamento -pesca intensiva

QUALI CONSEGUENZE?
Le meduse, con le attuali condizioni dei nostri mari, si riproducono a dismisura, mangiano la stragrande quantità di plancton presente in mare togliendo quindi cibo ad altre specie marine che si estinguono in quell’area; inoltre con la pesca intensiva, che per gli esperti rappresenta la causa principale, di cui rimangono vittime di catture selvagge anche le tartarughe marine, le meduse non hanno più predatori e danno così origine a vere e proprie invasioni che prendono il nome di fioriture di meduse.

MEDUSA SCATOLA, PRIMATO LETALE
Se pensate che l’animale più pericoloso e velenoso del mondo sia un serpente vi sbagliate! E’ invece una medusa, chiamata Vespa di Mare o Medusa Scatola ed è presente nei mari che bagnano l’Australia e il Sud Est asiatico. Ha innumerevoli tentacoli lunghi oltre 3 metri e muniti di cellule con così tanto veleno che è sufficiente esserne sfiorati per passare a miglior vita. La Chironex flecker, questo il suo nome scientifico, causa shock anafilattico e arresto cardiaco in pochissimi minuti.

MEDUS- APP: METEO MEDUSE
Vuoi sapere se nel mare in cui ti andrai a tuffare sarai o no in compagnia delle galleggianti e insidiose meduse? Facile, basta scaricare sul cellulare l’apposita applicazione gratuita, e con un click scoprirai subito l’urticante verità. L’App è utilissima anche per segnalare la presenza di nuove meduse contribuendo così alla realizzazione di una rete di utile informazione per i bagnanti.

LA SOLUZIONE SI CHIAMA RETE ANTI-MEDUSA
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Il Progetto Europeo MEDJELLYRISK rappresenta un valido rimedio al Problema Medusa che si traduce con l’installazione di particolari reti, in armonia con l’ambiente marino, lungo i litorali capaci di garantire una balneazione sicura, creando zone protette per i bagnanti. Ad oggi sono numerose le coste italiane che hanno adottato questa soluzione traendo notevoli benefici anche dal punto di vista del flusso del turismo.

VADEMECUM DI PRIMO SOCCORSO: In caso di ustione da contatto con i filamenti di una medusa cosa bisogna fare?

DA FARE 

  1. Mantenere per prima cosa la calma ed uscire dall’acqua
  2. Rimuovere subito i tentacoli con le mani 
  3. Lavare abbondantemente la parte interessata con acqua salata (quella del mare appunto va benissimo) 
  4. Applicare se possibile del gel astringente al cloruro di alluminio: lenisce bruciore e blocca la diffusione delle tossine
  5. Tra i rimedi “fai da te” è consigliato l’utilizzo di bicarbonato e di aceto In caso di difficoltà respiratorie, pallore, sudorazione e disorientamento chiamare subito i soccorsi al 118

E COSA NON FARE!

  1. Non usare acqua dolce sulla bruciatura
  2. Non toccare occhi e bocca dopo aver rimosso con le mani i tentacoli 
  3. Non strofinare la parte colpita (attenzione alla sabbia)
  4. Non usare ammoniaca o alcool: peggiorano solo la condizione
  5. Non urinare sulla lesione: è solo una credenza popolare ma non è efficace, anzi molto dolorosa
  6. Non esporre al sole la zona interessata per qualche giorno

MEDUSE A TAVOLA
pag57aMeduse al sapore di mare, il piatto cult dell’estate. Sono ricche di proteine e di collagene e molto simili al polipo per consistenza, basta togliere i filamenti urticanti per poi gustarne il cappello! La medusa rappresenta, fin dai tempi più remoti, una risorsa alimentare per i paesi dell’estremo oriente. Presente da sempre nella cucina cinese, dove viene ancora oggi usata per realizzare fresche insalate, mentre in Giappone la medusa trova la sua espressione massima sotto forma di tempura e di sushi ed infine in Thailandia dove questa creatura prende le sembianze di spaghetti.